Che succede?
… “TUTTI GIÙ PER TERRA”?
22 Agosto 2019 su C3dem.
Arturo Parisi, “Accordo Pd-M5s. Il rischio è che gli elettori non capiscano” (intervista a La Stampa). Stefano Folli, “Zingaretti-M5S, due punti chiave” (Repubblica). Antonio Spadaro sj, “Possibile un governo anche tra forze diverse” (intervista al Sole 24 ore). Andrea Monda, “Un’occasione per ripartire” (Osservatore Romano). Antonio Polito, “Un esame di serietà per tutti” (Corriere della sera). Daniela Preziosi, “Tutti con Zingaretti, anche i renziani. Purché non si voti” (Manifesto). Norma Rangeri, “Pd-M5S, vietato fallire” (Manifesto). Paolo Pombeni, “Il problema vero non è trovare l’intesa ma un premier e una squadra di governo” (Il quotidiano). Lina Palmerini, “Mattarella mette alle strette Pd e M5S: vuole un governo entro lunedì” (Sole 24 Ore). Antonio Padellaro, “La tentazione di far fuori i 5 stelle” (Il Fatto). Emma Bonino, “M5S? Preferirei di no” (Il Foglio). Fabrizio Cicchitto, “La guerra è ancora lunga, il leader leghista può vincerla” (Libero). Stefano Passigli, “La ricerca possibile di una maggioranza stabile” (Corriere della sera). Michele Ainis, “Un governo di decantazione” (Repubblica). Mauro Calise, “I paletti e l’asticella da alzare” (Mattino). Michele Salvati, “Il circolo vizioso di ristagno e populismo” (Corriere).
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LA CADUTA DEL GOVERNO. IL VANGELO IN PARLAMENTO
21 Agosto 2019 su C3dem.
Franco Monaco, “Conte-Salvini: amuleti e simboli cristiani” (Settimana news). Antonio Spadaro, “Quei rosari strappati alla devozione popolare per pura propaganda” (intervista a Repubblica). Alberto Melloni, “Vangelo in Parlamento” (Repubblica). Rosy Bindi, “Salvini profana i simboli religiosi. Con i 5stelle serve discontinuità” (intervista a Repubblica). Matteo Truffelli, “La fede non divida. Adesso servono scelte coerenti” (intervista all’Avvenire). IL REBUS DELLA CRISI: Paolo Pombeni, “Rebus difficile. La vera incognita è il Pd” (Il quotidiano). Stefano Ceccanti, “Nota del 21 agosto”. Stefano Folli, “Crisi, tempi stretti soluzione lontana” (Repubblica). Franco Monaco, “Pd-M5s? Solo se è una cosa seria” (Huffington post). Emilia Patta, “Zingaretti frena sul Conte-bis. Ipotesi Letta commissario Ue” (Sole 24 ore). Federico Geremicca, “Zingaretti rischiatutto” (la Stampa). Massimo Cacciari, “M5S-Dem: strada impraticabile. Ora governo tecnico e poi voto” (intervista al Mattino). Alfio Mastropaolo, “Le acrobazie dell’intesa tra M5S e Pd” (Manifesto).
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Il paradosso italiano? Il M5S è il riferimento per il paese
23 Agosto 2019
A.P. su Democraziaoggi.
Dal primo giro di consultazioni emerge un dato, che solo chi vuole essere cieco, non vede. Paradossalmente in Italia l’unico partito esistente, inteso come organizzazione che concorre alla politica nazionale, è il M5S. Ha un linea, una responsabilità verso gli italiani, e una accettlabile compattezza. Gli altri sono o bicipiti come il PD o, come la Lega, privi di senno e di responsabilità dopo l’impazzimento di Salvini. Il riferimento per mantenere in asse il Paese sono i musi gialli. Chi l’avrebbe detto?
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