ELEZIONI AMMINISTRATIVE 2019 PER IL RINNOVO DEL CONSIGLIO COMUNALE DI CAGLIARI CONFRONTO CON I CANDIDATI ALLA CARICA DI SINDACO

42b6d617-82d5-4d15-9210-bd55521e84e5CASA DEL QUARTIERE IS MIRRIONIS
TEATRO TSE VIA QUINTINO SELLA 1 – CAGLIARI

10 GIUGNO 2019 ore 19.00
ELEZIONI AMMINISTRATIVE 2019
PER IL RINNOVO DEL CONSIGLIO COMUNALE DI CAGLIARI

CONFRONTO CON I CANDIDATI ALLA CARICA DI SINDACO

Angelo CREMONE, Francesca GHIRRA, Paolo TRUZZU

Moderatore: Franco Meloni
Introduzione: Terenzio Calledda, Presidente CASA DEL QUARTIERE IS MIRRIONIS

…Un saluto a tutti i presenti a nome dei cittadini e delle Associazioni aderenti alla CASA DEL QUARTIERE IS MIRRIONIS.

….Un ringraziamento ai Candidati presenti che hanno accolto la nostra richiesta e che si confronteranno questa sera qui al Teatro TSE di S. Eusebio per illustrarci i loro programmi per la città e per rispondere alle domande sulle problematiche del Quartiere che abbiamo preparato.

…Il Nostro quartiere di Is Mirrionis è spesso presente nelle cronache dei giornali e nelle tv per i problemi legati al disagio sociale, alla povertà, ai tanti episodi di violenza e criminalità organizzata, ma non è più solo un quartiere dormitorio di periferia, ha ospitato tanti studenti che oggi da laureati ci abitano…

… e Noi cittadini e Associazioni di Is Mirrionis ai Candidati chiediamo:

- attenzione ed impegno per la riqualificazione del quartiere che ha il 67% di edilizia popolare, e tante scuole e strutture chiuse ed abbandonate;

- di migliorare la qualità dei servizi e della vita dei cittadini residenti;

- di promuovere la partecipazione dei cittadini… …. e vogliamo essere coinvolti nelle scelte future.

Per questo chiediamo ai Candidati tutto l’impegno possibile perchè si rendano protagonisti ed attivino le azioni adeguate per armonizzare e fare sistema con la importante presenza del settore pubblico: città metropolitana, Università e ERSU, la presenza delle strutture sanitarie, 3 parrocchie ed il Seminario, i parchi di S. Michele e Monteclaro con biblioteca ed impianti sportivi, le scuole presenti e le tante attività commerciali, ma sopratutto con i cittadini..

Noi ci siamo e vogliamo essere protagonisti al vostro fianco.

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RELAZIONE DI FELICE CARTA (VEDI LE SLIDE)

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Domanda n.1– Domanda n.2– Domanda n.3– Domanda n.4–Domanda n.5–

1. SCHEDA FELICE CARTA

ANALISI URBANISTICA

Il quartiere di Is Mirrionis, sorto sulla spinta della ricostruzione postbellica, è connotato da una presenza massiccia di edilizia popolare, stretto fisicamente tra le barriere dell’ex Ospedale Psichiatrico, del cimitero di S. Michele e delle ex casermette dell’Ospedale SS Trinità, si attesta in 12.594 abitanti (dato aggiornato al 2018 ), dopo un periodo di decremento per effetto dei processi migratori legati allo sviluppo economico, interagisce e si compenetra con i quartieri di La Vega, San Michele e Sant’Avendrace.

Punti deboli:

- Eccesso di edilizia residenziale pubblica con il suo carico di ceti sociali disagiati che solo in un tempo lungo si evolve e si emancipa dalla sua condizione di ghettizzazione, ora conserva sacche di marginalità legate al malaffare dipendente prevalentemente dalla mancanza di lavoro e controllo sociale in assenza di servizi e spazi di aggregazione, favorite anche dai provvedimenti e lentezza degli enti pubblici.

- Carenza di servizi e difficolta di trasformazione dell’edilizia residenziale pubblica che rende impossibile la creazione di piccole iniziative di commercio, artigianato e servizi che potrebbero dare sfogo ai bisogni di lavoro e alla creatività imprenditoriale.

- Carenza di spazi di aggregazione per attività sociali e culturali per le numerose associazioni di quartiere.

- Carenza di impianti sportivi e spazi di gioco attrezzati per i giovani e per gli anziani. Punti di forza:

- L’edilizia pubblica mantiene una geometria ordinata permeata di spazi verdi che possono essere valorizzati con processi

di riqualificazione per diventare piazze e orti urbani, spazi per lo sport ed il tempo libero.

- Gli edifici fatiscenti, come la Scuola Popolare, già teatro di vivaci iniziative sociali possono essere recuperati e destinati a

scopo sociale.

- Gli edifici ERP possono essere riqualificati e ospitare, sotto i pilotis, spazi per i servizi di prima necessità, negozi e

laboratori. Le coperture e le facciate riqualificate possono diventare superfici captanti per il fotovoltaico.

- La presenza della vicina università porta ricadute positive nel quartiere sia per la permeazione di giovani e ceti sociali variegati provenienti dall’intera Sardegna, sia per l’iniezione nell’economia delle famiglie e del quartiere. Tuttavia

questo dato è sottovalutato.

- La presenza di due parchi urbani, San Michele e Monte Claro, posti a due estremità con il quartiere intercluso, permette

disgressioni progettuali creative su possibili trasformazioni e valorizzazione di percorsi tra i due parchi per una maggiore

integrazione e funzionalità degli spazi urbani di pregio a favore del quartiere.

- Presenza attiva di numerose e variegate associazioni, giovanili e anziani, dedite a diverse attività sociali e culturali,

musica, sport, spettacolo, che richiedono spazi di aggregazione e luoghi di espressione che possono svolgere un ruolo positivo per la vita del quartiere.

DOMANDA:
Mentre sembra scontato enucleare le iniziative del passato per gli amministratori uscenti, quali l’ITI , o la costruzione di nuovi alloggi sul modello dell’edilizia pubblica, su cui si esprimono dubbi sull’esito delle iniziative, l’una perché slegata agli interessi ed ai ritmi del Quartiere, l’altra perché aumenta il carico residenziale in negativo. Mentre nulla si sa della Piscina Comunale e poco si è mosso per il recupero della Scuola Popolare, edificio storico costruito su progetto dell’Architetto Maurizio Sacripanti, appartenente ad AREA, e abbandonato allo stato di rudere.
Ora si domanda:

- Quali possono essere gli impegni e le azioni amministrative per dare conto dei temi sollevati o quali altre iniziative per migliorare la qualità della vita nel quartiere e rigenerare edifici e spazi urbani a vantaggio della cittadinanza.
- Quale ruolo e iniziativa più specificamente i candidati, se eletti, pensano di svolgere per il recupero della Scuola Popolare, obiettivo simbolo e primario posto dal Comitato Casa del Quartiere.

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2. SCHEDA GIORGIO SEGURO

1) Uno degli elementi che, tra altri, possono contrastare la marginalità di un quartiere, consiste nel renderlo più bello, funzionale e sicuro. Cosa vi proponete di fare in merito:

a) alla regolamentazione del servizio porta a porta,

b) alla pulizia e alla cura del verde,

c) al potenziamento delle piste ciclabili,

d) all’istituzione di un poliziotto di quartiere?

2) Il fenomeno della tossicodipendenza in quartiere è drammaticamente presente. Lo testimoniano i ricorrenti blitz della polizia soprattutto in certe zone (via Timavo, via Seruci dove si calcola che 1 casa su 3 è un market di droga). In un’intervista, don Carlo Follesa, dichiarò che ormai dei padri di famiglia ammettono candidamente di ricorrere allo spaccio di droga per garantire un reddito di sussistenza per la propria famiglia. Come intende il futuro Sindaco far fronte, per quanto nelle sue competenze, oltre alla doverosa repressione, a questo devastante fenomeno?

3) Degli oltre 12.500 abitanti del quartiere, il 27% sono anziani oltre i 65 anni. Si calcola che tra gli anziani il tasso di depressione arriva al 12%. Nella popolazione generale, a Cagliari, è del 10%. Il rischio di suicidio tra di essi arriva al 33%, mentre il tasso di suicidio nella popolazione generale cagliaritana è del 10%. Le famiglie con un anziano sofferente in casa cercano supporto rivolgendosi, per chi può, ad una badante. Fuori di casa, in quartiere, c’è il vuoto. Ancora più grave la condizione degli anziani che vivono da soli. Su cosa si impegna, il futuro sindaco, per attenuare questa problematica ingravescente?

4) Il mondo del Volontariato è, a nostro parere, uno strumento imprescindibile per contrastare le criticità che ritroviamo nelle condizioni di varia sofferenza sopra elencate: degrado sociale e solitudine. Le Associazioni presenti in quartiere si ritrovano in locali angusti, precari (vedi il nostro Comitato), isolati, con scarse risorse economiche per lo più autofinanziate. Ne sono esempi diversi la sede delle Acli che, nel silenzio istituzionale, nell’agosto del 2018 ha dovuto chiudere i locali perché pericolanti, dopo essere stata una presenza viva in quartiere dal giugno del 1957. E ne è esempio la vicenda della Scuola Popolare che, condotta tra gli anni ’70 e ’80 ad Is Mirrionis, rappresentò una forte presenza identitaria e socializzante in quartiere. Ebbene, dal 2016, inascoltati, cerchiamo di riattivare quella sede per costruire un luogo di aggregazione per la popolazione, come una piccola MEM gestita da giovani di Is Mirrionis. Come si propone di intervenire, il futuro sindaco di Cagliari, iniziando dall’istituzione di un Regolamento cittadino (per la partecipazione dei cittadini alla cura, alla gestione condivisa e alla rigenerazione dei beni comuni urbani) di cui Cagliari è tuttora privo, valorizzando il mondo del terzo settore a Is Mirrionis come in tutta la città ?

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3. SCHEDA FRANCO MELONI

La partecipazione dei cittadini alla cura, alla gestione condivisa e alla rigenerazione dei beni comuni urbani è prevista dalla nostra Costituzione e dagli Statuti comunali, anche di quello del Comune di Cagliari. Ma per essere resa effettiva ha bisogno di strutture e spazi dedicati, di personale comunale che ne curi il presidio e, ovviamente, di un regolamento apposito. Ci riferiamo proprio a detto regolamento, adottato finora da circa 200 Comuni italiani (buon ultimo il Comune di Milano con delibera del Consiglio comunale del 20 maggio u.s.), per segnalare che Cagliari ne è tuttora privo. Le domande: 1) Quali impegni assume il candidato Sindaco per colmare tale lacuna normativa? 2) Quali strutture e spazi civici intende mettere a disposizione (in attesa di un elenco completo almeno qualche esempio, tra i quali la struttura della Scuola Popolare dopo il passaggio di proprietà da Area al Comune)? Quale dotazione di personale intende assegnare a tali funzioni? Infine: cosa pensa il candidato Sindaco della proposta di istituire un Assessorato alla partecipazione popolare?

Domanda n. _______ .RIDOTTA
La partecipazione dei cittadini alla cura, alla gestione condivisa e alla rigenerazione dei beni comuni urbani è prevista dalla nostra Costituzione e dagli Statuti comunali, anche di quello del Comune di Cagliari. Ma per essere resa effettiva ha bisogno di strutture e spazi dedicati, di personale comunale che ne curi il presidio e, ovviamente, di un regolamento apposito. Ci riferiamo proprio a detto regolamento, adottato finora da circa 200 Comuni italiani, per segnalare che Cagliari ne è tuttora privo. Le domanda: Quale sarà l’impegno del candidato Sindaco per colmare tale lacuna normativa e garantirne l’attuazione anche con l’attribuzione di un’adeguata dotazione di personale?
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4. SCHEDA TERENZIO CALLEDDA
Domanda n.5– IL CONTROLLO DEL TERRITORIO:

L’Amministrazione comunale svolge il controllo del territorio dal punto di vista della sorveglianza edilizia – ambientale- commerciale… per contrastare i reati ambientali, l’abusivismo edilizio e commerciale, applica i regolamenti di igiene urbana (es. rifiuti e raccolta differenziata..ecc.).

Favorisce il coordinamento di tutte e Forze di Polizia nel contrasto alla criminalità organizzata, droga..

Quali risorse finanziarie e strumentali, quali azioni intendono promuovere e quali forze mettere in campo.

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5. SCHEDA ANNA PORCU
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6. SCHEDA STEFANO LEDDA
La mancanza di alternative tra ombre e indifferenza.

Cosa può fare il teatro, in che modo sostenerlo.

Faccio una premessa, la faccio perché credo sia importante per poter essere onesti con voi e con chi è qui in sala.

Sono di parte, ogni cosa che dirò sarà “inquinata” dal mio vissuto quotidiano, da questo mio essere parte in causa.

Credo fermamente che due dei malanni, insieme ai molti altri, che il quartiere di Is Mirrionis ha sia la mancanza di alternative e l’indifferenza.

Se non proprio mancanza, la carenza di alternative nel senso più ampio, alternative culturali, sociali, sportive, ludiche, perché no estetiche.

Non credo manchino invece le realtà associative, le cooperative, i comitati, le compagnie teatrali, le società sportive, che agiscono e stanno nel quartiere e nei quartieri della città in generale.

Ci sono, fanno, vogliono fare, vogliono impegnarsi, ma spesso il fare è molto complicato.

Credo che se non tutte, molte di queste associazioni, comitati, cooperative, vorrebbero dall’amministrazione comunale un nuovo modo di relazione.

Sicuramente sarebbe una grande rivoluzione, mettere in atto, un nuovo dialogo, un nuovo modo si ascoltare.

Una grande rivoluzione sarebbe se amministrazione comunale, i suoi assessorati, i suoi uffici fossero per ciascuna di loro un compagno di viaggio.

Si certo un compagno di viaggio, serio, pragmatico, severo, irreprensibile, che ti ascolti però come un interlocutore attento a ciò che vuoi fare, e non come qualcuno che ti ascolta attraverso un software capace di analizzare cifre e punteggi ma non di cogliere il valore “umano” di un idea, le potenzialità “terapeutiche”, per il nostro intorno, della “quotidiana” presenza del bello che l’arte e la cultura portano sempre con loro.

Chiudo proponendovi:

Semplificate i vostri schemi se è possibile, non diminuendo, in nessun modo, l’attenzione al rispetto delle regole, non sia mai. Ma semplificate le griglie di accesso al sostegno economico, a quello logistico, agli spazi comunali.

Prima di pretendere da chi vuole proporre un’idea di presentare una mera tabella di calcolo fate in modo che vi possa raccontare il suo progetto culturale, il suo un obbiettivo, e se questi vi piacciono e li valutate, e questo è il compito al quale vi state candidando, una buona idea, un buon progetto, allora chiedetegli di inserirsi nelle griglie.

Aiutatelo con un vostro ufficio, anche se dovrei dire nostro ufficio, creato apposta per guidare chi si occupa di cultura, d’arte o di interventi sociali a continuare a fare bene il proprio lavoro, senza invece dover imparare a schivare i tranelli di un bando o le macchinosità di un portale.

In questo modo molte più “presenze” abiteranno il quartiere e la città, molti più spazi della nostra quotidianità saranno sottratti all’ombra del degrado e dell’indifferenza. Credo che questo il teatro e le attività culturali, con la loro presenza, quotidiana, contigua, nel tempo, negli anni, possano farlo.

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LE CINQUE DOMANDE
IS MIRRIONIS A CHI APPARTIENE IL FUTURO
1)- Quali impegni e azioni amministrative e quali altre iniziative per migliorare la qualità della vita nel quartiere e rigenerare edifici e spazi urbani a vantaggio della cittadinanza?

TOSSICODIPENDENZA-SPACCIO-VIOLENZA
2)- I ricorrenti blitz della polizia testimoniano che il fenomeno della tossicodipendenza in quartiere è drammaticamente presente. In un’intervista, Don Carlo Follesa, dichiarò che ormai dei padri di famiglia ammettono candidamente di ricorrere allo spaccio di droga per garantire un reddito di sussistenza per la propria famiglia e in certe zone si calcola che 1 casa su 3 è un market di spaccio. Per quanto nelle sue competenze, oltre alla doverosa repressione, come intende il futuro Sindaco contrastare, questo devastante fenomeno?

SOSTEGNO-ASSISTENZA-SERVIZI AGLI ANZIANI – POVERTA’ EDUCATIVA e CURA dell’INFANZIA. GIOVANI
3)- Degli oltre 12.500 abitanti del quartiere, il 27% sono anziani oltre i 65 anni. Si calcola che tra gli anziani il tasso di depressione arriva al 12%. Nella popolazione generale, a Cagliari, è del 10%. Il rischio di suicidio tra di essi arriva al 33%, mentre il tasso di suicidio nella popolazione generale cagliaritana è del 10%. Le famiglie con un anziano sofferente in casa cercano supporto rivolgendosi, per chi può, ad una badante. Fuori di casa, in quartiere, c’è il vuoto. Ancora più grave la condizione degli anziani che vivono da soli. Quali politiche di sostegno e assistenza e quali servizi per gli anziani e per le famiglie negli impegni del futuro sindaco? Problematica altrimenti destinata ad aggravarsi progressivamente?
- Nel nostro quartiere non è presente un nido, quello di via Premuda è stato chiuso tempo fa. Quali politiche educative per la prima infanzia?
- Come intendete affrontare il tema dei giovani? Anche considerando l’alto numero di dispersione scolastica, quali politiche pensate di adottare affinché il quartiere diventi opportunità per i giovani e non un luogo dal quale fuggire?

CONTROLLO DEL TERRITORIO-SICUREZZA
4)- L’Amministrazione comunale svolge il controllo del territorio dal punto di vista della sorveglianza ambientale- edilizia – commerciale… per contrastare i reati ambientali, l’abusivismo edilizio e commerciale, applica i regolamenti di igiene urbana (es. rifiuti e raccolta differenziata, ecc.). Favorisce il coordinamento di tutte le Forze di Polizia nel contrasto alla criminalità organizzata, droga… Quali risorse finanziarie e strumentali, quali azioni intendono promuovere e quali forze mettere in campo? Per garantire la sicurezza e il controllo del territorio?

PARTECIPAZIONE DEI CITTADINI
5)- Può la città di Cagliari sperare di avere un Regolamento cittadino per la partecipazione dei cittadini alla cura, alla gestione condivisa e alla rigenerazione dei beni comuni urbani? …QUESTO consentirebbe la valorizzazione del mondo del terzo settore a Is Mirrionis come in tutta la città. Il mondo del Volontariato e le Associazioni presenti in quartiere potrebbero rappresentare uno strumento imprescindibile per contrastare il degrado sociale e la solitudine, invece si ritrovano in locali angusti, precari (vedi il nostro Comitato), isolati, con scarse risorse economiche per lo più autofinanziate. Ne sono esempi diversi la sede delle Acli che, nel silenzio istituzionale, nell’agosto del 2018 ha dovuto chiudere i locali perché pericolanti, dopo essere stata una presenza viva in quartiere dal giugno del 1957. E ne è esempio la vicenda della Scuola Popolare che, condotta tra gli anni ’70 e ’80 ad Is Mirrionis, rappresentò una forte presenza identitaria e socializzante in quartiere. Ebbene, dal 2016, inascoltati, cerchiamo di riattivare quella sede per costruire un luogo di aggregazione per la popolazione, come una piccola MEM gestita da giovani di Is Mirrionis… In ultimo… Quale ruolo e iniziativa per il recupero e riqualificazione dei locali dell’ex-asilo e Scuola Popolare di via Is Mirrionis, obiettivo simbolo e primario posto dal Comitato Casa del Quartiere?

GRAZIE.

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