Gli OCCHIALI di PIERO

Torra Efis e mera atru (…CONTINUA)

  • ESULI
  • Incontro ieri due del Pd, stessi miei anni, qualcuno in più, provenienza Pci.
    Amareggiati, uno sfogo senza pause. Non riesco a dir niente, e non potrei comunque dire niente di più sferzante di quel che dicono loro. Al momento di salutarci ho la sensazione di aver incontrato due esuli dalla madrepatria.

    Audrey Hepbrurn (4 maggio 1929-20 gennaio 1993), deliziosa nel film che la rivelò, Vacanze romane del 1953. Ancora oggi, a 60 di distanza, nelle bancarelle di Roma si vendono le sue fotografie con Gregory Peck. Seguì Sabrina nel 1954, un capolavoro di Billy Wilder (se un ricco sposa una ragazza povera tutti dicono che è democratico, ma nessuno dice che la ragazza è democratica). Le ragazze di nome Sabrina nascono tutte dopo il ’54. Premio Oscar al primo film, la Hepburn è considerata la terza più grande attrice di sempre.

    SPOSTAMENTI
    Biancofiore spostata. Dalle Pari Opportunità Sport e Politiche Giovanili, come era previsto, va alla Pubblica Amministrazione e Semplificazione.
    Scene di sconforto nel mondo dello Sport, proteste dei giovani.
    Entusiasmo orgiastico nella Pubblica Amministrazione: cori di impiegati e scrivani intonano “O Biancofiore, simbol d’amore…”

    BRUNO EUGENIO BALLAN (4 maggio 1922 – 25 agosto 2004)
    Figlio di contadini, operaio, partecipa alla Resistenza con una compagnia da lui stesso formata. Arrestato una prima volta è liberato dai compagni, la seconda volta fugge saltando da un auto in corsa miracolosamente illeso dai colpi sparatigli dietro.
    Protagonista di una delle più importanti battaglie partigiane contro i fascisti, l’11 ottobre del ’44, che gli valse la Medaglia d’Argento al Valor Militare. Nel 1946 iscritto al Partito Comunista, consigliere comunale del PCI a Milano dal 1956, rieletto ancora per quasi 40 anni, quando il PCI cambia nome passa a Rifondazione Comunista. Funzionario sindacale di base, dalla parte “dei poareti”, aveva il suo ufficio nella Confederazione italiana agricoltori, che in tutta la provincia di Venezia era chiamato “ufficio sindacale di assistenza Ballan”.
    “Al comando della sua compagnia, attaccato da forze dieci volte superiori impartiva ai suoi uomini disposizioni e resisteva bravamente per più ore, seriamente ferito manteneva intrepido il suo posto di comando e di combattimento”,
    (Dalla motivazione della Medaglia d’Argento).

    ANTONIO CAO (4 maggio 1929 – 21 giugno 2012)
    Ricordiamoci di questo grande scienziato cagliaritano. Medico, docente, pediatra, ricercatore e grande divulgatore. Egli ha contribuito in maniera fondamentale alla lotta alla talassemia. Il modello sardo di studio della talassemia ha permesso la prevenzione e il controllo della malattia non solo in Sardegna, ma anche in altri paesi dell’area Mediterranea. Ha ricevuto vari riconoscimenti, tra cui il premio Allan Award della American Society of Human Genetics, uno dei più importanti per un genetista.
    La Regione Sarda lo ha insignito del titolo di Sardus Pater.

    FRANCO CALAMIDA
    Oggi è il suo compleanno, 75. Figlio di un partigiano, ingegnere, socialista lombardiano fino al 1963, quando il Psi va al governo con la Dc. Aderisce le 1969 ad Avanguardia Operaia, licenziato nel 1975, lavora al Quotidiano dei lavoratori.
    Eletto due volte deputato per Democrazia Proletaria, di cui fu uno dei fondatori.
    Consigliere comunale a Milano negli anni ’90, per Rifondazione Comunista, dove milita tuttora. Nel febbraio dell’anno passato ha scritto un commovente ricordo del nostro caro compagno Pino Ferraris, in occasione della sua scomparsa. Ne cito un passo:
    “Parlava con slancio travolgente, si infuocava. Di ogni fatto, piccolo del vivere quotidiano, o grande della realtà del mondo o della storia o evento politico, dava un originale, inattesa lettura; acuta, coltissima, senza la minima traccia di supponenza. Episodi di lotta operaia o contadina, un paesaggio o il quartiere di una città, un’esperienza di vita,prendevano forma nella sua narrazione, uscivano dal manto delle nebbie che le occultava, nascevano perchè narrati da Pino e colpivano l’immaginazione”.

    TORRA EFIS

    PO SANT’EFIS
    Pustis chi gai s’est fattu ribellu
    che prima no l’apprezzan ne rispettan,
    l’ispozan, lu ligan, che lu ‘ettan
    in oscura presone cun flagellu.
    E torturadu l’han pubblicamente
    e cun su corpus totu piagadu
    est in s’oscuru carcere torradu
    de famene po morrer lentamente.
    Flavianu no fit cuntentu ancora,
    lu cundennat a esser isconcadu,
    Efisiu totu a pe’ e insultadu
    dae Casteddu che l’han giutu a Nora.
    Casteddu ancora oe faghet festa…
    su prim’e Maju su festeggiamentu
    su prus solenne in totu sa Sardigna.

    (Istevene Casula)

    RINGRAZIO, MA DECLINO L’INVITO
    Ricevo su Fb un gentile invito ad iscrivermi al Pd. Non mi aspettavo una campagna di tesseramento in questa fase sciagurata. L’invito specifica che si tratta di non lasciare il partito in mano a certa gente. Dice quindi: iscriviti per contare. Io non conto molto, perciò ringrazio, ma declino. Sono curioso però di sapere quanta gente vorrà prossimamente contare quanto il due di picche.

    One Response to Gli OCCHIALI di PIERO

    1. […] Di Antonio Cao, Bruno Eugenio Ballan, Franco Calamida, Audrey Hepburn, ho parlato un anno fa (vedi Aladin Pensiero). Ho anche citato i versi di Istevene Casula in onore di S.Efisio (oi est sa torrada ‘e […]

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