Oggi domenica 27 gennaio 2019 – Giornata della Memoria.

01aacf1f-8f0a-4df8-911f-9a46d0acb916LA GIORNATA DELLE GIORNATE DELLA MEMORIA – La giornata è fatta di tante giornate… la memoria di tante memorie. Tornando indietro nel tempo ricordiamo il genocidio di ebrei, lo sterminio dei rom, la sistematica eliminazione di comunisti, omosessuali, disabili perpetrata dai nazisti (e non solo), ma ricordiamo nella giornata delle giornate lo sterminio degli “Indiani d’America” compiuto dai coloni e dai governi americani, quello degli armeni compiuto dai governi turchi, quello dei curdi ancora oggi in atto, quello dei palestinesi eliminati dai governi israeliani. E nella giornata delle giornate non dobbiamo escludere gli stermini che interessano diverse popolazioni africane e quello degli immigrati che cercano uno scampolo di vita attraversando il Mediterraneo contro la volontà di molti politici nostrani. Simbolicamente, la giornata della giornate della memoria potrebbe essere intitolata a GIULIO REGENI, richiamando con la sua vicenda anche lo sterminio di giornalisti che un po’ ovunque sono eliminati perché fanno bene il loro lavoro.La memoria è memoria perché resta terribilmente presente e perché la verità non è mai cosa del passato, ma è il senso del nostro presente e del nostro impegno quotidiano. Dire oggi “verità per Giulio Regeni” significa invocarla e cercarla per ogni crimine, perché ogni crimine si compie contro la verità, che ha la v minuscola perché non deve stare nel mondo delle idee né tanto meno depositata su una testata giornalistica equivoca. [Antonello Zanda su fb].
5d0417c0-efea-45e4-985b-d16919437b5fL’ANPI invita alla Giornata della Memoria
La leggi razziali del 1938 e la società italiana: le memorie dei perseguitati
La persecuzione degli ebrei da parte del regime fascista è stata a lungo edulcorata e rimossa nella memoria pubblica dell’Italia repubblicana. Solo in una fase relativamente recente la storiografia ha messo in piena luce il pieno coinvolgimento degli apparati dello Stato, la pervasività e gli effetti devastanti delle leggi antiebraiche e la corresponsabilità del fascismo di Salò nell’arresto e nella deportazione degli ebrei dall’Italia ad Auschwitz.
Un altro aspetto che si è segnalato all’attenzione degli storici è l’atteggiamento complessivo della popolazione italiana. Se l’adesione attiva alla persecuzione riguardò soprattutto l’ala militante del Partito fascista, tuttavia l’atteggiamento prevalente degli italiani non ebrei fu il distacco, l’apatia, l’indifferenza. Soltanto dopo l’8 settembre 1943 e lo sviluppo del movimento della Resistenza si attivarono estesi comportamenti e vere e proprie reti di solidarietà da parte di militanti antifascisti, enti religiosi, cittadini comuni.
Una seconda pagina difficile e dolorosa fu la difficile reintegrazione dei perseguitati nei loro diritti, in particolare negli impieghi pubblici, nei primi anni della Repubblica.
A questi temi sarà dedicata la Giornata della memoria 2019, con le relazioni di Anna Foa, Gli ebrei italiani tra persecuzione, jhisolamento, indifferenza, e di Micaela Procaccia, La difficile reintegrazione degli ebrei dopo il 1945.
Verrà anche proiettata una video testimonianza di Settimia Spizzichino, che fu l’unica donna deportata dal ghetto di Roma sopravvissuta ad Auschwitz, e che è stata una delle più eminenti testimoni della Shoah.

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Grande migrazione”: ospiti o nemici?
27 Gennaio 2019
Gianfranco Sabattini su Democraziaoggi.
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