Gli OCCHIALI di PIERO

LENIN, RITA LEVI MONTALCINI e anche LICIO GELLI

LENIN 
Nasce il 22 aprile 1870 a Simbirsk, Vladimir Ilic Uljanov
Aveva 17 anni quando suo fratello Aleksandr fu impiccato per aver progettato un attentato allo zar. Si diploma un mese dopo, allievo “più degno per esito, profitto e comportamento”. Quello stesso anno partecipa a un’ assemblea non autorizzata e viene arrestato ed espulso dall’Università. Frequenta circoli rivoluzionari, legge Marx.
Ottenuta l’autorizzazione, in un anno e mezzo prepara tutti gli esami dei quattro anni e si laurea in giurisprudenza. Durante la carestia dell’inverno ’91-’92 si scaglia contro i populisti criticando “le illusioni della filantropia”. Pietroburgo, Svizzera, Parigi, Berlino, lo vedono impegnato in contatti tesi a costruire un’organizzazione rivoluzionaria. Gli scioperi del ’96 a Pietroburgo gli costano 3 anni in Siberia.
Va a Monaco, Londra, Zurigo. Fonda le riviste “Iskra”, la Scintilla, e “Zarjà”, l’Alba.
Fallisce la rivoluzione borghese del 1905, secondo Lenin perchè la borghesia non cerca il potere democratico, ma la divisione del potere con l’aristocrazia, timorosa di una rivoluzione popolare proletaria. La guerra offre l’occasione rivoluzionaria su semplici parole d’ordine: “pane e pace”, “la pace e la terra”. Il 25 ottobre 1917 si assalta e si conquista il Palazzo d’inverno, sede del governo. Alla presa del potere seguirà la guerra civile. Nel 1918 si riconosce la libertà di coscienza e di religione, separazione tra Chiesa e Stato, abolito l’insegnamento obbligatorio della religione e i privilegi e sussidi alla Chiesa. E’ abolito lo sfruttamento dell’uomo sull’uomo, la proprietà privata della terra, affermato il controllo operaio delle fabbriche.
Nel ’22 un ictus provoca a Lenin una parziale paralisi del lato destro. Impara a scrivere con la sinistra. Le sue condizioni si aggravano nel ’23. Si pone il problema della successione: Lenin diffida di Stalin, mentre apprezza Trosky. Sappiamo come è finita. La storia mostra altri esempi di partiti che nascono con ottime persone e vanno a finire in mano a prepotenti, opportunisti, burocrati e nemici della felicità popolare. Lenin muore il 24 gennaio 1924, non ha ancora 54 anni.

RITA LEVI MONTALCINI
Era nata il 22 aprile 1909 a Torino, neurologa, Premio Nobel e senatrice a vita, esempio straordinario di longevità e di lucidità di pensiero, scientifico e politico, fino all’ultimo. Ci ha lasciato, rimpianta da tutti noi, il 30 dicembre scorso.

LICIO GELLI
Licio Gelli compie oggi 94 anni. Nato a Pistoia, a 18 anni è volontario in Spagna coi fascisti per Francisco Franco. Nel ’39 impiegato del GUF a Pistoia, scheda gli studenti.
Nel ’42, ispettore del PNF, ha l’incarico di portare in Italia il tesoro requisito di re Pietro di Iugoslavia. Alla consegna mancheranno 20 tonnellate di lingotti d’oro.
Repubblichino, è ufficiale di collegamento coi tedeschi, alla vigila della disfatta passa ai partigiani e fa il doppio gioco. Dopo la guerra arruolato nella CIA. Nel ’56 direttore della Permaflex, intrattiene rapporti con ministri, vescovi e generali.
E’ sospettato di aver avuto un qualche ruolo nel fallito golpe Borghese e un ruolo di primaria importanza nell’Operazione Gladio (Nato e Cia contro i comunisti italiani).
Dal 1976 al 1983 (e poi fino all’87) ha rapporti coi generali della dittatura argentina.
Capo della Loggia P2, affiliati: i servizi segreti, Berlusconi, Cicchitto, Costanzo, Vittorio Emanuele, Michele Sindona. Scoperto, Gelli scappa in Svizzera, arrestato fugge e ripara in Sudamerica. Si costituisce nel 1987. E’ condannato a 10 anni per depistaggio al processo per la strage di Bologna, a 12 anni per bancarotta del Banco Ambrosiano (collegato allo IOR, e collegato alla mafia e alle morti di Sindona e Calvi), a 3 anni per la Loggia P2. Fugge mentre è in libertà sulla parola, ma viene arrestato a Cannes. Nella sua villa si scoprono lingotti d’oro per 2 milioni di dollari.
Dal 2001 vive agli arresti domiciliari nella sua villa sulle colline di Arezzo.
Ha dichiarato: ho una vecchiaia serena. Leggo i giornali e penso: ecco che tutto si realizza poco a poco, pezzo a pezzo. Forse dovrei chiedere i diritti d’autore.

One Response to Gli OCCHIALI di PIERO

  1. […] Di Lenin, di Rita Levi Montalcini, di Licio Gelli, ho parlato un anno fa (vedi Aladin Pensiero, 22 aprile 2013). Di quest’ultimo (95 anni ieri, agli arresti domiciliari) voglio però ricordare una frase a […]

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