Addio Antonio. Hai rappresentato e rappresenti l’Europa che vogliamo

luttoantonio-ciao-antonioLa morte di Antonio Megalizzi. E’ molto triste morire in questo modo con l’unica colpa di essersi trovato casualmente in un determinato luogo nel quale un essere umano ha programmato l’uccisione di altri individui con l’unico obiettivo di ucciderne il maggior numero possibile. Al di là della follia dell’omicida e delle pseudo ragioni politico-religiose dei criminali, ci troviamo di fronte al solito attacco alle libertà degli altri solitamente considerate da alcuni “il male assoluto” da eliminare in qualunque modo e a qualunque costo e chiamando a testimone del proprio operato il Dio di riferimento. Non si riesce a far maturare l’idea del rispetto di scelte e opinioni differenti dalle proprie dalla quale nasce il concetto del nemico da annientare per difendere le proprie scelte e opinioni, considerate in pericolo. Pensateci bene, è cosi anche nella vita di tutti i giorni pure nel mondo cosiddetto evoluto. Chi è contrario all’aborto può rinunciare a praticarlo e basta ma si sente maggiormente realizzato se fa di tutto perché chi ritiene utile tale pratica smetta di farci ricorso. Anche a costo di uccidere i medici pro aborto. Le libertà di costumi, soprattutto delle donne occidentali, non costringono nessun ad adeguarsi forzatamente a tali comportamenti. Non basta, le donne emancipate rappresentano il male per una parte consistente di popolazioni e per sistemi sociali , retrogradi, sono il diavolo. E sono un pericolo anche i giovani delle nuove generazioni che ignorano i confini e si sentono cittadini del mondo. Una interminabile guerra in difesa della libertà e della democrazia che, purtroppo, sta mietendo molte, troppe vittime innocenti. (V.T.)
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- La foto di Antonio Megalizzi è tratta da fb, ripresa da L’Unione Sarda di oggi.

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