Andrea Murgia con Autodeterminatzione: avanti ostinatamente!
Aladinews, saldamente collocata a Sinistra, non parteggia per nessuna delle Organizzazioni che saranno presenti nell’agone elettorale. Insomma, non diamo alcuna indicazione di voto. Manteniamo una “terzietà”, ma nello stesso tempo segnaliamo e appoggiamo tutte le Organizzazioni collocate a sinistra che si battono per gli interessi dei sardi e della Sardegna e lo fanno senza condizionamenti di sorta, sia di consorterie romane, sia di potentati locali. In questo ambito è senz’altro situata, per ora in solitaria, AutodetermiNatzione, con Andrea Murgia, candidato presidente della Regione Sardegna. Ad Andrea Murgia va il nostro apprezzamento, per le ragioni più volte riportate su questa News, che non celiamo anzi enfatizziamo. Nessuna indicazione di voto specifica a “balla sola”, confermiano, se non giocoforza per il fatto di essere Autodeterminatzione con Andrea Murgia allo stato la sola formazione presente ufficialmente nell’agone elettorale. Riteniamo fare cosa giusta nel pubblicare una dichiarazione di Andrea Murgia, riportata oggi nella sua pagina fb come risposta alle notizie stampa che accrediterebbero una sorta di segreto negoziato tra lo stesso Andrea Murgia e Massimo Zedda, possibile candidato della coalizione di centro sinistra per elezioni regionali, di tuttora incerta composizione. Andrea Murgia con cortesia e determinazione respinge tale ipotesi, cioè quella che prevederebbe la partecipazione di AutodetermiNatzione alla coalizione del centro sinistra.
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MASSIMO, IN QUESTO PERIODO TI VEDO DI PIU’ COME UN BUON AMICO
Non sono un collezionista di articoli di giornale e non li raccolgo neppure quando, come succede di questi tempi, riportano il mio nome o la mia foto.
Bisogna pur commentarli però, non foss’altro per il rispetto che si deve alle centinaia di persone che in tutta la Sardegna si stanno mobilitando per il progetto che rappresentiamo.
AUTODETERMINATZIONE è nata per raccontare il progetto che stiamo presentando, per costruirlo insieme ai SARDI. Anche per riprendere quelle tradizioni importanti dell’autonomismo e dell’indipendentismo. Da Lussu a Melis, a oggi. Nasce per unire e non per dividere, mette insieme persone e movimenti “rivali”, leader carismatici e intellettuali erranti. [segue]
AUTODETERMINATZIONE vuole raccontare che possiamo farcela da soli, che non siamo collaterali, che non siamo inferiori per nessun sistema di governo. Vuole un’Isola limpida, con un paesaggio tutelato, libera da servitù militari o energetiche, connessa ed interconnessa col Mediterraneo. Marittima, insulare, colta e operaia. Un’Isola che sostenga la sua agricoltura e che ne faccia uno strumento di tutela del territorio; che sappia raccontare la sua storia ma rincorrere la modernità; che valorizzi i suoi giovani, creando occasioni, impresa, lavoro e benessere.
AUTODETERMINATZIONE vuole essere la scintilla che accende il fuoco dell’autonomismo e raccoglie la legna per alimentare l’autogoverno dei sardi. Chi aderisce non lo fa in nome di un passato glorioso ma di un progetto concreto, lo fa perché attorno vede le macerie che i partiti nazionali hanno lasciato. Lo fa perché la Sardegna che è uscita dalla crisi economica è più fragile, meno solidale, più incazzata.
Andrea Murgia in questo contesto cosa c’entra? È stato scelto per rappresentare questo progetto, per andare in giro a raccontare che una speranza esiste, che la passione si può alimentare e che l’Autogoverno non è utopia.
Il crollo dei grandi partiti della sinistra europea non è un processo, è un fatto che si è manifestato. Quei partiti sono come dinosauri che non sanno di essere già morti, perché il loro sistema nervoso periferico non l’ha ancora comunicato al cervello.
In Sardegna, il centrosinistra ha governato l’Isola per cinque anni; il centrodestra i cinque anni precedenti. La Sardegna non è migliorata, per dispersione scolastica siamo ai primi posti in Europa, i ripetenti delle scuole superiori sono doppi rispetto alle altre regioni italiane. Attraversare il mare è sempre un’avventura, i due monopoli, quello navale e quello aereo, non sono stati scalfiti e neppure messi in discussione.
La regione è burocraticamente inefficiente e non riesce a darsi una riforma seria che riduca le sue competenze e le distribuisca agli enti locali. Sempre la stessa Regione, con gli stessi dodici assessorati e con la stessa organizzazione di dieci anni fa.
La fascia costiera è sempre in balia della maggioranza che governa, quasi a disposizione dei suoi interessi e dei suoi sentimenti.
L’agricoltura non è neppure alla frutta perché anche la frutta la stiamo importando.
In questo contesto mi si tende la mano. La stringerò forte, una stretta di mano calorosa e poi andremo avanti.
Sono una persona con tanti difetti che cerca disperatamente la coscienza dei propri limiti, come tante persone senza talento vorrei costruirmi una reputazione che mi salvi in vecchiaia dal giudizio dei miei figli.
Per questo manterrò l’impegno preso col tavolo di AUTODETERMINATZIONE e rappresenterò quel progetto in giro per la Sardegna. Continueremo a dialogare coi sardi.
Le porte sono aperte a chiunque voglia aderire ma per parlare di programma e non di alleanze. Nessuno ci chieda di confondere questo progetto con chi ha amministrato la Sardegna negli ultimi dieci anni.
Testa, gambe e cuore in Sardegna.
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