Casa e Qualità della vita urbana
Il Programma è provvisorio.
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Per programmare le iniziative e data del convegno nell’ambito delle iniziative “Mese dei diritti”, stiamo ipotizzando :
Titolo provvisorio: Diritto alla Casa e qualità dell’abitare urbano
Luogo: Sala Fondazione di Sardegna in S. Salvatore da Horta, 2 Cagliari.
Data: lunedì 3 dicembre ore 16,30
Organizzano: Comitato Casa del Quartiere di Is Mirrionis, CoStat e ANPI, Assotzius Consumadori Sardigna, Sunia, in collaborazione con Amici sardi della Cittadella di Assisi e Is picciocus de Palabanda.
Coordina Felice Carta, architetto animatore Comitato Casa del Quartiere di Is Mirrionis.
Ospiti partecipanti: [segue]
1. Ester Cois (Sociologa, Ricercatrice in Sociologia dell’Ambiente e del Territorio (SPS/10) presso il Dipartimento di Scienze Sociali e delle
Istituzioni, Università degli Studi di Cagliari): Tema: Analisi sociale e statistica delle problematiche dell’abitare nella città di Cagliari. Le domande emergenti dall’analisi delle criticità alla lettura dei bisogni per la prefigurazione di una nuova qualità urbana e di una città ideale. Quali i bisogni? Quali le risposte da suggerire ai vari soggetti istituzionali ed ai tecnici delle discipline urbanistiche?
2. Marco Cuccu (Avvocato, sindacalista del SUNIA). Tema: Il Sindacato degli Inquilini, da protagonista dell’antagonismo delle lotte degli anni ’70 a mediatore propositivo della domanda sociale per superare criticità e far emergere nuovi bisogni per i nuovi soggetti nella città contemporanea. Il rapporto con gli enti di gestione dell’edilizia pubblica, deficit di risposta e proposte.
3. Valeria Saiu (Ingegnere ricercatrice presso il Dipartimento di ingegneria civile, ambientale e architettura dell’Università di Cagliari).
Tema: “ Negli anni del grande spreco edilizio, con Legge 167 si scrive in Italia l’ultimo grande capitolo
della “città pubblica” e si avvia un inedito e complesso intreccio tra intervento pubblico e operazioni immobiliari private. Cagliari, che presenta i
tipici tratti della città meridionale, con tutte le similitudini e i suoi elementi peculiari, si offre come un osservatorio sulle contraddizioni e il senso di queste operazioni su cui si fonderà la costruzione del nucleo dell’attuale Città metropolitana. Una analisi sintetica delle politiche, gli strumenti e le relazioni tra fenomeni sociali e trasformazioni dello spazio urbano, attraversando quattro dimensioni fondamentali del progetto: territorio-città-quartiere-comunità. È attraverso questa articolata struttura interpretativa cheemergono i quartieri 167, non più periferie ma
“centralità metropolitane” allo snodo di importanti relazioni territoriali. Nuove polarità da cui partire per il ridisegno dell’assetto strategico del territorio e il progetto dei futuri paesaggi dell’abitare.” (estratto dal testo di Valeria Saiu: L’ultimo capitolo della città pubblica” Ed. Edizioni LIStLab.
L’architettura dovrà misurarsi con il progetto urbano dalla scala minima sino alla dimensione urbana metropolitana della città di massa se vorrà risolvere le aporie del Movimento Moderno. Quali limiti riscontrati dai Piani INA Casa sino ai Piani 167? I piani complessi possono essere una risposta adeguata? Quali nuove strategia dell’architettura e dell’urbanistica?
4. Aldo Lino (Architetto, Professore Associato di Composizione Architettonica e urbana (ICAR/14) presso il Dipartimento di Architettura,
Designe e Urbanistica dell’Università di Sassari). Il percorso dalla citta alla … casa, lasciando il cucchiaio di Ernesto Rogers nel cassetto. La progettazione della casa richiede esperienza ed affinamento che si avvale di millenni di storia dell’umanità, l’alloggio popolare è una
conquista recente del movimento operaio. L’argomento che vorrei trattare è come si evolve storicamente la qualità specifica dell’alloggio in generale, in quanto rifugio minimo dell’individuo e della famiglia, ora anche per i nuovi soggetti sociali emergenti, i giovani, gli anziani, i migranti, i nomadi, etc, i quali devono fare i conti con una qualità urbana variegata, i piccoli centri urbani che si spopolano, le periferie delle città, i centri storici. Una delle risposte nate dalla spontaneità popolare auto organizzativa è quella nota anche come cohousing, o abitare condiviso, che prevede la possibilità di creare spazi di abitazione condivisi da gruppi elettivi quali gruppi familiari o sociali omogenei. Quali possono essere i buoni ingredienti oggi, anche alla luce del nuovo paradigma della sostenibilità, per un buon alloggio, per un buon quartiere, per una buona citta?
5. Gian Valerio Sanna (già Assessore all’Urbanistica ed Enti locali della Regione Sardegna, Ingegnere funzionario di AREA). Tema: “L’evoluzione della qualità dell’abitare, le problematiche della gestione dall’unità minima (l’alloggio) all’unità di vicinato, al condominio, al contesto urbano di rione o di quartiere, in un passaggio di scala che vede l’alloggio pubblico e le sue estensioni transitare dal privato al pubblico con le loro problematiche che variano e vedono coinvolti diversi soggetti e diversi Enti gestori. L’Ente AREA ha subito diverse fasi di riforma, nelle sue trasformazioni vi sono contenute nuove politiche, strategie, competenze che possono migliorare la qualità della vita negli alloggi pubblici? Quali le strategie attuali?
6. Francesca Ghirra (Assessore all’Urbanistica del Comune di Cagliari). Tema: Il Comune di Cagliari si appresta a predisporre un nuovo PUC e presenta “Le Linee Guida” che contengono spunti di grande interesse e novità sul piano disciplinare, per gli indirizzi di metodo e di processo presentati per temi strategici, che riguardano grandi sistemi e contenitori in dismissione della città, o spazi ed aree urbane significative. Le L.G. contengono un accenno promettente alla progettazione partecipata, l’idea di un piano per progetti-guida per ambiti, mentre sembra carente se non assente una strategia per l’accesso alla casa ed il miglioramento, rivitalizzazione dei quartieri periferici, che non comprendono solo S. Elia, ma quasi tutti i quartieri pur con problematiche diverse. Le politiche per la casa, possono arricchirsi nel percorso di formazione-consultazione. La stessa progettazione partecipata può fare un salto di qualità avvalendosi di un sistema di coinvolgimento dei professionisti ed ordini locali organizzati in gruppi di lavoro e coordinati da competenti e qualificate figure per i diversi aspetti disciplinari. La domanda che si rivolge all’Assessore è di illustrare quali sono le linee guida e le idee che possono essere introdotte sul tema della casa e per migliorare la qualità dell’abitare nella città di Cagliari. Quali spunti o suggerimenti possono essere estratti da questa tavola rotonda che, se pur non è esauriente e non completa il mosaico di una visione complessiva, può rendere più semplice l’interpretazione e la pianificazione del disegno urbano, che come suggerisce la stessa Assessora, ha come scopo la felicità dei suoi abitanti.
7. Domande e risposte in conclusione di serata,
8. Intervento conclusivo di Franco Meloni, animatore Comitato Casa del Quartiere di Is Mirrionis. in rappresentanza del presidente Terenzio Calledda, impegnato all’estero..
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Riferimenti più vicini all’Agenda 2030 dell’Onu
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