Mattinale

pensatoredi Tonino Dessì
Mattinalino dall’estero.
Da quando sono arrivato ad Amsterdam, ho notato che CNN, su cui sono sintonizzati gli schermi dei salottini e del ristorante dell’hotel, è fissa sulle vicende giudiziarie degli ambienti vicini al Presidente Trump, che in questo momento pare se la stia vedendo brutta.
Anche dalla lettura di alcuni quotidiani in lingua inglese la sensazione è che questa Presidenza non finirà tranquillamente il mandato.
Leggendo sul web le notizie di cronaca politica italiana, sembrerebbe che Salvini, di fronte alle pressioni del Quirinale sul Presidente del Consiglio affinchè risolva decentemente il cul de sac in cui il Governo si è cacciato nella scandalosa e illegale detenzione dei 176 profughi a bordo della nave Diciotti, abbia minacciato le dimissioni.
Fonti di stampa rivelano inoltre che per coprire le spese del dirottamento di Stato della nave Acquarius verso la Spagna sarebbero stati distolti duecentomila euro di fondi europei destinati all’accoglienza.
Già il dubbio sui numerosi aspetti di illegalità di quel precedente episodio era emerso nelle settimane scorse.
È vero che è estate, che il Parlamento è in vacanza e pertanto non è stato convocato nemmeno per essere informato dal Governo su quanto emerso in ordine alla strage autostradale di Genova (come se si fosse trattato dei soliti morti stradali da traffico vacanziero), ma di nient’altro pare potersi occupare la politica italiana se non delle campagne cinicamente propagandistiche del Vicepresidente Ministro del disordine. (Segue)
A occhio nemmeno questo Governo italiano mi pare abbia prospettive di proseguire il mandato per lungo tempo.
È vero che opposizione politico-parlamentare non ce n’è, a rappresentare un’opinione pubblica democratica che però -come a Catania- sta conoscendo momenti di mobilitazione spontanea.
Tuttavia, a ben vedere, una crisi politica che riportasse il Paese alle urne forse sarebbe salutare.
Torneremmo a una situazione nella quale plausibilmente Lega e M5S sarebbero costretti a collocarsi su posizioni reciprocamente alternative e verosimilmente, qualsiasi risultato avessero le elezioni, il fatto che uno dei due partiti andasse al governo e l’altro all’opposizione gioverebbe di per sè al Paese.
Direi che val la pena di restare vigili e di continuare a esprimere disagio, dissenso e critica, ove possibile anche azione civile, piuttosto che rassegnarsi dando per scontato il perdurare di una situazione che invece, vista a freddo, sta diventando ogni giorno meno sostenibile.

http://huffp.st/UxaxoAK

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