Oggi Sabato 7 luglio indossiamo una maglietta rossa per un’accoglienza capace di coniugare sicurezza e solidarietà
Di rosso era vestito il piccolo Alan, tre anni, la cui foto nel settembre 2015 suscitò la commozione e l’indignazione di mezzo mondo. Di rosso erano vestiti i tre bambini annegati l’altro giorno davanti alle coste libiche. Di rosso ne verranno vestiti altri dalle madri, nella speranza che, in caso di naufragio, quel colore richiami l’attenzione dei soccorritori.
Oggi Sabato 7 luglio indossiamo una maglietta rossa per un’accoglienza capace di coniugare sicurezza e solidarietà.
E’ una campagna di ANPI, Libera, ARCI, Legambiente
ASSOCIAZIONE NAZIONALE PARTIGIANI D’ITALIA
La Presidente 3 luglio 2018
Prot. 99
Ai Presidenti dei Comitati Provinciali ANPI (con preghiera di trasmissione alle Sezioni) Ai Coordinatori Regionali ANPI Ai Presidenti Sezioni ANPI all’estero Ai Responsabili Aree Territoriali
Carissime e carissimi,
Certa della vostra attenzione, vi invio affettuosi saluti
(Allego di seguito l’appello pubblicato ieri su www.repubblica.it)
Carla Nespolo
e p.c.
Ai componenti il Comitato Nazionale ANPI Al Presidente emerito Carlo Smuraglia
A.N.P .I.
vi informo con piacere, che ieri su iniziativa di Don Ciotti, i presidenti nazionali di Libera, ANPI, ARCI e Legambiente hanno promosso un appello dal titolo: Una maglietta rossa per fermare l’emorragia di umanità. Si tratta di una iniziativa con cui si chiede alle cittadine e ai cittadini di indossare il giorno 7 luglio una maglietta rossa, appunto, non solo in memoria dei bambini recentemente morti in mare ma per lanciare un messaggio forte e corale: restiamo umani. Abbandonare l’accoglienza e la solidarietà al loro destino è un atto, oltreché indegno, pericoloso perché lesivo della convivenza civile. E’ importante “prendere per mano questo appello” sostenerlo con iniziative anche piccole, ma simboliche, in tutta Italia. Vi chiedo dunque di esserci, come sapete fare con passione, dedizione ed orgoglio antifascista. Dobbiamo fare rete e a questo proposito sarebbe bello e importante che nei luoghi dove vi attiverete, vi faceste delle fotografie con le magliette rosse indossate e le bandiere o medaglieri identificativi dei Comitati provinciali o delle Sezioni. Non ci sono limiti temporali, nel senso che potreste farle anche prima del 7 luglio per costruire “attesa”.
Le fotografie possono essere mandate a ufficiostampa@anpi.it o come messaggio alla nostra pagina nazionale FB www.anpi.it/facebook Verranno regolarmente postate sui nostri social con l’auspicio di un bel giro nel web e nelle coscienze.
Mi piace considerare il 7 luglio come un momento per tirarci bene su le maniche dell’impegno pacifista e per i diritti umani che condurrà naturalmente ad un altro appuntamento cui l’ANPI ha prontamente aderito: La Marcia della pace Perugia-Assisi del 7 ottobre. Un fil rouge urgente, prezioso, ben innervato nella nostra missione statutaria: la piena attuazione della Costituzione.
Mi attendo partecipazione e calore. Siamo, come ben sapete, in una fase dove regna una assoluta confusione politica, uno smarrimento civile impressionante, un inquietante ritorno indietro rispetto allo stile e alla sostanza democratica dell’agire politico e di governo. E L’ANPI ha il dovere di giocare un ruolo di “Resistenza” attiva importante e visibile. Ce lo chiedono tante italiane e italiani, ce lo chiedono i combattenti per la libertà di cui siamo eredi diretti.
00192 Roma – Via degli Scipioni, 271 – Telefoni 06/3211949 – 3212345 –3212807 – Fax 06/3218495 Ente Morale Decreto Luogotenenziale n. 224 del 5 aprile 1945 – Cod. Fisc. 00776550584
www.anpi.it – e-mail segreterianazionale@anpi.it oppure comitatonazionale@anpi.it
A.N.P .I.
ASSOCIAZIONE NAZIONALE PARTIGIANI D’ITALIA
Una maglietta rossa per fermare l’emorragia di umanità
Sabato 7 luglio: indossiamo una maglietta rossa per un’accoglienza capace di coniugare sicurezza e solidarietà
Rosso è il colore che ci invita a sostare. Ma c’è un altro rosso, oggi, che ancor più perentoriamente ci chiede di fermarci, di riflettere, e poi d’impegnarci e darci da fare. È quello dei vestiti e delle magliette dei bambini che muoiono in mare e che a volte il mare riversa sulle spiagge del Mediterraneo. Di rosso era vestito il piccolo Alan, tre anni, la cui foto nel settembre 2015 suscitò la commozione e l’indignazione di mezzo mondo. Di rosso erano vestiti i tre bambini annegati l’altro giorno davanti alle coste libiche. Di rosso ne verranno vestiti altri dalle madri, nella speranza che, in caso di naufragio, quel colore richiami l’attenzione dei soccorritori.
Muoiono, questi bambini, mentre l’Europa gioca allo scaricabarile con il problema dell’immigrazione – cioè con la vita di migliaia di persone – e per non affrontarlo in modo politicamente degno arriva a colpevolizzare chi presta soccorsi o chi auspica un’accoglienza capace di coniugare sicurezza e solidarietà. Bisogna contrastare questa emorragia di umanità, questo cinismo dilagante alimentato dagli imprenditori della paura. L’Europa moderna non è questa. L’Europa moderna è libertà, uguaglianza, fraternità. Fermiamoci allora un giorno, sabato 7 luglio, e indossiamo tutti una maglietta, un indumento rosso, come quei bambini. Perché mettersi nei panni degli altri – cominciando da quelli dei bambini, che sono patrimonio dell’umanità – è il primo passo per costruire un mondo più giusto, dove riconoscersi diversi come persone e uguali come cittadini.
d. Luigi Ciotti, presidente nazionale Libera e Gruppo Abele Francesco Viviano, giornalista
Francesca Chiavacci, presidente nazionale Arci
Stefano Ciafani, presidente nazionale Legambiente
Carla Nespolo, presidente nazionale ANPI per adesioni organizzazione@libera.it
http://www.libera.it/schede-549- una_maglietta_rossa_per_fermare_l_emorragia_di_umanita
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