Oggi giovedì 12 luglio 2018
————Avvenimenti&Dibattiti&Commenti———-
Salvini, datti una calmata, o vuoi far la fine di Renzi?
12 Luglio 2018
Amsicora su Democraziaoggi.
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Claudia Zuncheddu: in Sardegna situazione sanitaria insostenibile. Urge una vasta mobilitazione popolare.
12 Luglio 2018
Claudia Zuncheddu, portavoce della Rete Sarda Difesa Sanità Pubblica, su Democraziaoggi.
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Da fb. Copio, incollo
Andrea Grieco
Ieri ho scritto un post in cui ho analizzato il successo di Matteo Salvini, ho fatto mia personale analisi sulla sua ascesa e ho espresso il mio punto di vista. Il post ha ricevuto oltre 2200 like e 1300 condivisioni in meno di un giorno, questo perchè evidentemente molte persone condividevano il mio punto di vista. Ma il post non è stato apprezzato da tutti, diverse persone hanno deciso di segnalarlo a facebook indicando come motivo: “l’istigazione all’odio”. Io ho riletto il post e onestamente non ci vedo alcuna istigazione all’odio, il post è una riflessione, un mio punto di vista, un invito al confronto.
Ho appena riletto gli standard della comunity di facebook e ritengo di non aver violato nessuna regola e trovo la censura del mio post una violazione dell’articolo 21 della costituzione
(“Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione. La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure”.
Ho deciso quindi di ripubblicarlo, lo ritengo più un dovere che un diritto e invito tutti, chi lo desidera ovviamente, a condiverlo.
NB: se anche questo verra censurato la vostra eventuale condivisione si perderà, se invece copiate e incollate il testo sulla vostra bacheca come nuovo post resterà li in ogni caso).
Ci tengo inoltre a ringraziare tutti quelli che si sono schierati a favore di questa causa, tutti i vostri commenti e le vostre parole di appoggio sono state molto importanti per me. Grazie, grazie e ancora grazie.
Qui sotto il post incriminato:
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Vi siete mai chiesti come abbia fatto una persona del calibro di Matteo #Salvini ad avere questo enorme successo e a diventare il politico preferito dagli italiani?
La risposta a mio avviso è tanto semplice quanto triste: Salvini rappresenta l’italiano medio, Salvini è il marito della donna che guarda “uomini e donne” in tv mentre rassetta casa, Salvini è l’uomo seduto al tavolino del bar che ride e scherza sui n*gri e sugli extracomunitari morti, Salvini è quell’uomo che giudica le donne libere ed emancipate etichettandole come tr**e, Salvini è quell’uomo che crede di essere libero di poter chiamare altre persone fr**i solo perché diverse da lui, Salvini è quel tipo di uomo che rifiuta ogni confronto con ciò che non conosce.
Praticamente Matteo Salvini è l’emblema dell’uomo medio, poco colto, poco istruito e molto arrogante, insomma Salvini è purtroppo uno di “noi italiani”.
A molti italiani piace Matteo Salvini perché lui è diretto, facile da capire, è una persona in grado di dire le cose così come stanno, senza fare troppi giri di parole.
- I flussi migratori sono un processo complesso: chiudiamo i porti.
- Gli immigrati affogano in mare: blocchiamoli in Libia prima che partano.
- La morte di Giulio Regeni è irrisolta: l’importante è che ritorniamo ad essere amici dell’Egitto.
- L’ingresso nell’euro ha portato un minore potere d’acquisto per gli italiani: usciamo dall’Euro.
- La legge Basaglia ha creato delle difficoltà: riapriamo i manicomi.
- Parte la campagna umanitaria di sensibilizzazione con le “maglie rosse”: lui dichiara di non avere maglie rosse a casa ed etichetta come radical chic chi la promuove.
Salvini è così, o bianco o nero, non lo puoi fraintendere, è molto facile da capire ed è alla portata di tutti. Ma salvini non è assolutamente uno stupido, Salvini è un grande comunicatore, è una persona che fa politica da anni.
Salvini non è l’italiano medio, lui sa però bene come rappresentarlo, è differente: sa ammaliarlo, sa sedurlo, sa cosa vuol sentirsi dire, e lo fa con maestria.
Credo purtroppo che tutto questo sia drammatico: in giro si sta sviluppando un pensiero primitivo, un’incapacità diffusa di fare semplici collegamenti. In altre parole siamo di fronte a un’incapacità generale di pensare che ci sta portando indietro nella scala evolutiva. Questo processo è favorito dal fatto che l’italiano medio non vuole pensare, vuole risposte semplici, immediate e facilmente comprensibili. E Salvini di questo tipo di risposte ne ha in quantità.
Bisogna però rendersi conto che la realtà non è tutta bianco o nero, la realtà è fatta di tante sfumature, i fenomeni migratori sono molto complessi, le politiche economiche sono articolate e difficili, l’integrazione reale del “diverso” è un problema intricato e completamente irrisolto. Insomma tutte le risposte di cui abbiamo bisogno sono tutt’altro che semplici, sono molto complesse.
Concludo dicendo che i politici con il maggiore consenso adesso in Italia, Luigi Di Maio e Matteo Salvini, sono state due persone che a loro tempo si sono iscritte all’università e che in in entrambi i casi non hanno mai completato gli studi conseguendo una laurea (Salvini ha cambiato anche due università ma si è fermato a 5 esami).
Non sono stati in grado neanche di conseguire una laurea e voi avete deciso di affidar loro l’Italia? Vi faccio i miei complimenti.
Mi sembra chiaro che molte delle persone che hanno sostenuto e continuano a sostenere i nostri due bei ministri hanno invece conseguito un’ottima laurea, che spesso sfoggiano con orgoglio anche qui su Facebook: l’ambitissima laurea rilasciata dall’università della strada.
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Ci tenevo a precisare che i valori umani, lo spessore e la cultura popolare di una persona non dipendono dal livello accademico raggiunto nella vita. Ho conosciuto persone non laureate con una grandissima umanità e cultura, concordo anche sul fatto che conseguire una laurea non è una caratteristica fondamentale di vita, ma la ritengo comunque un qualcosa di un certo valore.
Nel post ho inserito la questione “di non aver terminato gli studi da parte dei due ministri” per indicare che in passato sono state persone che non hanno completato qualcosa di importante che avevano iniziato nella loro vita, solo per questo.
Resto comunque dell’idea che una persona per essere un ministro, facciamo dell’economia ad esempio, come minimo, ma proprio come minimo, deve essere laureata in economia. Stessa cosa la ritengo valida per qualsiasi altro tipo di ministero e/o ruolo istituzionale.
(Andrea Grieco)