GLI OCCHIALI di PIERO
VENERDI’ SANTO
Appuntamento in parrocchia alle 8 del mattino.
Dopo l’arrivo delle confraternite si parte, con la statua della Madonna, attraverso le vie del paese per la Via Crucis.
Le stazioni vengono raffigurate da una croce, appesa al muro esterno di una casa, adorna di fiori e con un drappo bianco intorno.
Ad ogni stazione ci si ferma, il parroco legge la stazione, si risponde in coro.
Si canta e si prega fino alla stazione successiva, per un totale di 14 stazioni.
Si torna in parrocchia dove si conclude la Via crucis con le preghiere di rito.
I confratelli si riuniscono insieme ad altri invitati per un pranzo magro che è composto da: pane, fave, sardine e vino nero.
(I riti della settimana santa a Gesturi, di Usai e Marcialis, ed. Condaghes, 1997).
Francesco Guccini Venerdì Santo
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PENSO A PATRIZIA MORETTIFiglio l’alma t’è uscita
figlio della smarrita
figlio della sparita
figlio attossicato!Figlio bianco e vermiglio
figlio senza simiglio
figlio a chi m’appiglio?
figlio pur m’hai lassato.Figlio bianco e biondo,
figlio, volto iocondo,
figlio perchè t’ha il mondo,
figlio, così sprezzato?Figlio, dolce e piacente,
figlio della dolente,
figlio, hatte la gente
malamente trattato!(Iacopone da Todi, Il pianto della Madonna)
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POESIA SARDA
A casu, Signora mia,
sezis cudda lastimada,
afflitta, disconsolada,
sa chi si narat Maria?
Comente mare de agonia
e de contrariedade?
Nade, Signora, e pro chie
su mantu nieddu portades?Unu fizu chelestiale
han mortu a issa tambene,
a totus faghiat bene
e a nemos faghiat male;
cun cussu dolu mortale
su coru nos trapassades.
Nade, Signora, e pro chie
su mantu nieddu portades?Signora posta in fastizu,
nademi os cun trista boghe,
si su mortu chi est inoghe
bos toccat de parentizu,
si accasu est bostru fizu
su mortu chi abbrazzades.
Nade, Signora, e pro chie
su mantu nieddu portades?(Gosos de sa Vergine addolorada, Po sa prima die)
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Dicono che ogni popolo si merita il governo che ha. Nessuno però si merita il Ministro Anna Maria Cancellieri. Infatti nessuno l’ha eletta. E’ l’incaricato di un incaricato che nessuno aveva votato. Permane al suo posto per sua e nostra vergogna.
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Storia sarda. Il 29 marzo 1410, si firma la Convenzione di S.Martino. Leonardo Cubello, discendente del giudice Ugone II, ottiene, oltre all’amnistia per i suoi seguaci e vari territori e concessioni commerciali, il titolo di marchese di Oristano e conte del Goceano, diritti pari a quelli dei Giudici sugli stessi territori, ma il Giudicato e il titolo di giudice vengono aboliti e Cubello paga nell’immediato 30mila fiorini d’oro e un tributo annuo di 800 fiorini d’oro alla corona di Aragona. Cubello morirà il 9 novembre 1427.
Dalla figlia Benedetta, che sposò il nobile Artale Alagon, nacque Leonardo Alagon, l’ultima speranza, sconfitta, di riacquistare l’antica autonomia del Giudicato d’Arborea.
[…] VENERDI’ SANTO Appuntamento in parrocchia alle 8 del mattino. Dopo l’arrivo delle confraternite si parte, con la statua della Madonna, attraverso le vie del paese per la Via Crucis. Le stazioni vengono raffigurate da una croce, appesa al muro esterno di una casa, adorna di fiori e con un drappo bianco intorno. Ad ogni stazione ci si ferma, il parroco legge la stazione, si risponde in coro. Si canta e si prega fino alla stazione successiva, per un totale di 14 stazioni. Si torna in parrocchia dove si conclude la Via crucis con le preghiere di rito. I confratelli si riuniscono insieme ad altri invitati per un pranzo magro che è composto da: pane, fave, sardine e vino nero. (I riti della settimana santa a Gesturi, di Usai e Marcialis, ed. Condaghes, 1997). Francesco Guccini Venerdì Santo […]