Oggi lunedì 18 giugno 2018

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    Oggi lunedì allo Studium Franciscanum

    Incontro

informale, senza relazioni, ma con brevi riflessioni nell’ambito di una riflessione collettiva.

Avvia il confronto Andrea Pubusa – CoStat

seguono i vostri interventi

insieme a quelli di Ettore Cannavera (Comunità La Collina – Serdiana), Davide Carta (PD), Andrea Contu (ARCI), Fernando Codonesu e Tonino Dessì (CoStat), sen. Gianni Marilotti e Pino Calledda (M5S), Giacomo Meloni (sindacalista CSS), Marco Mereu (FIOM), Roberto Mirasola (LeU), Luisa Sassu (ANPI), Franco Meloni (Amici sardi della Cittadella di Assisi), Carlo Dore jr. (Lib. e Giustizia), Michela Lippi (Eureka), Gaia Pitzalis (UniCa 2.0), esponenti delle comunità straniere a Cagliari.

Sono invitate le confessioni religiose.

Il dibattito pubblico sull’Aquarius è ricco di spunti polemici, dettati da logiche di schieramento. Vogliamo avviare un confronto, preoccupandoci solo del merito della questione dei migranti, che ha complesse implicazioni di carattere etico, giuridico e politico.

    Oggi Lunedì 18 giugno 2018, ore 17.45
    Studium franciscanum
    via Principe Amedeo n. 22 Cagliari

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eccomiIn apertura sarà proiettato Eccomi “Flamingos”- The short film scritto e diretto da Sergio Falchi, che sarà presente.
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Anche su Democraziaoggi.

3 Responses to Oggi lunedì 18 giugno 2018

  1. […] di pubblico e completezza di contenuti dell’incontro-dibattito su Migranti Che fare? Promosso da CoStat e Anpi oggi allo Studium Franciscanum di Cagliari: […]

  2. […] Sala affollata anche nel palchetto superiore della bella sala dello Studium Franciscanum. Dopo la presentazione di Giacomo Meloni (Amici sardi della Cittadella di Assisi) e l’introduzione di Andrea Pubusa (coordinatore del CoStat) – che presiedeva l’incontro-dibattito con Franco Meloni – la proiezione del film-breve “Eccomi- Flamingos” di Sergio Falqui, molto apprezzato a giudicare dagli applausi. Si vede che il tema dei migranti preoccupa e interroga i democratici anche a Cagliari. Si vede che le persone vogliono non solo assistere ai talk show ma intervenire di persona. E il dibattito non delude. Pacato sì ma appassionato in tutti gli interventi, dai quali emerge una trama comune, pur nelle differenze di accenti e di posizioni. Rispetto della persona, corridoi umanitari sicuri, centralità dell’accoglienza, necessità dell’inserimento, attacco al razzismo gridato e nascosto sono i punti fermi, come generale è la consapevolezza che una migrazione di dimensioni epocali è inarrestabile e necessita di una risposta continentale, europea. Tanti sono in questa cornice condivisa gli approfondimenti. Ettore Cannavera, ad esempio, mette in luce l’accettabilità in Italia della prima accoglienza, ma non della seconda. Manca il reinserimento, su cui lui ha lavorato a La Collina con esiti positivi. Lorena Cordeddu spiega il perché del fallimento ricordando la scelta di sottrarre la seconda accoglienza al sistema delle autonomie locali per assegnarla ai prefetti. Una scelta sconsiderata posto che i prefetti affrontano la questione come problema di ordine pubblico e non di inserimento per il quale non sono attrezzati neanche culturalmente. Luisa Sassu invece ci introduce nelle tortuosità burocratiche sul tema e attacca la penalizzazione dell’ingresso clandestino, che intasa uffici giudiziari e le forze dell’ordine senza alcuna utilità. Fernando Codonesu (CoStat) e Andrea Contu dell’ARCI sottolineano la necessità di una battaglia cullturale contro la paura e il razzismo, tema ripreso anche dalle giovani rappresentanti di Eureka (Michela Lippi) e di Unica2.0 (Gaia Pitzalis), che immettono nell’assemblea lo spirito battagliero della loro gioventù. Lontani da intenti propagandistici anche gli interventi dei politici da Roberto Mirasola (LeU) a Davide Carta (PD) a Gianni Marilotti (M5S). Tutti mettono in luce la continuità della politica di Minniti con un accentuazione truculenza nei toni di Salvini. Appassionato e molto applaudita la riflessione di Tonino Dessì, il quale con realismo mette in evidenza la improbabilità di una revisione dell’intervento europeo in Africa, ancora incentrato sulla rapina delle risorse e la distruzione dell’ambiente. Una devastazione del tessuto sociale che crea migrazione economica al pari delle guerre che lacerano l’Africa nera. E ancora la debolezza dell’iniziativa europea dell’attuale governo in bilico fra respingimenti e richiesta di apertura dei porti europei. Marco Mameli ha messo in luce come la distruzione, che genera migrazione, viene anche dall’uso delle bombe prodotte a Domusnovas dalla RWM. Insomma, un dibattito ricco [di cui daremo conto anche nei prossimi giorni], concluso da Giacomo Meloni, che ha richiamato alla necessità di una lotta unitaria nel nome dei principi costituzionali. Una bella assemblea con tanti spunti e proposte. Tanta voglia di mettere in campo cultura e passione democratica. Si tratta ora per il CoStat e l’ANPI di tirare le fila e rilanciare l’iniziativa su un tema ormai decisivo per le sorti della democrazia in Italia e in Europa. —————————————- […]

  3. […] Sala affollata anche nel palchetto superiore della bella sala dello Studium Franciscanum. Dopo la presentazione di Giacomo Meloni (Amici sardi della Cittadella di Assisi) e l’introduzione di Andrea Pubusa (coordinatore del CoStat) – che presiedeva l’incontro-dibattito con Franco Meloni – la proiezione del film-breve “Eccomi- Flamingos” di Sergio Falchi, molto apprezzato a giudicare dagli applausi. Si vede che il tema dei migranti preoccupa e interroga i democratici anche a Cagliari. Si vede che le persone vogliono non solo assistere ai talk show ma intervenire di persona. E il dibattito non delude. Pacato sì ma appassionato in tutti gli interventi, dai quali emerge una trama comune, pur nelle differenze di accenti e di posizioni. Rispetto della persona, corridoi umanitari sicuri, centralità dell’accoglienza, necessità dell’inserimento, attacco al razzismo gridato e nascosto sono i punti fermi, come generale è la consapevolezza che una migrazione di dimensioni epocali è inarrestabile e necessita di una risposta continentale, europea. Tanti sono in questa cornice condivisa gli approfondimenti. [segue] Ettore Cannavera, ad esempio, mette in luce l’accettabilità in Italia della prima accoglienza, ma non della seconda. Manca il reinserimento, su cui lui ha lavorato a La Collina con esiti positivi. Lorena Cordeddu spiega il perché del fallimento ricordando la scelta di sottrarre la seconda accoglienza al sistema delle autonomie locali per assegnarla ai prefetti. Una scelta sconsiderata posto che i prefetti affrontano la questione come problema di ordine pubblico e non di inserimento per il quale non sono attrezzati neanche culturalmente. Luisa Sassu invece ci introduce nelle tortuosità burocratiche sul tema e attacca la penalizzazione dell’ingresso clandestino, che intasa uffici giudiziari e le forze dell’ordine senza alcuna utilità. Fernando Codonesu (CoStat) e Andrea Contu dell’ARCI sottolineano la necessità di una battaglia cullturale contro la paura e il razzismo, tema ripreso anche dalle giovani rappresentanti di Eureka (Michela Lippi) e di Unica2.0 (Gaia Pitzalis), che immettono nell’assemblea lo spirito battagliero della loro gioventù. Lontani da intenti propagandistici anche gli interventi dei politici da Roberto Mirasola (LeU) a Davide Carta (PD) a Gianni Marilotti (M5S). Tutti mettono in luce la continuità della politica di Minniti con un accentuazione truculenza nei toni di Salvini. Appassionato e molto applaudita la riflessione di Tonino Dessì, il quale con realismo mette in evidenza la improbabilità di una revisione dell’intervento europeo in Africa, ancora incentrato sulla rapina delle risorse e la distruzione dell’ambiente. Una devastazione del tessuto sociale che crea migrazione economica al pari delle guerre che lacerano l’Africa nera. E ancora la debolezza dell’iniziativa europea dell’attuale governo in bilico fra respingimenti e richiesta di apertura dei porti europei. Marco Mameli ha messo in luce come la distruzione, che genera migrazione, viene anche dall’uso delle bombe prodotte a Domusnovas dalla RWM. Insomma, un dibattito ricco [di cui daremo conto anche nei prossimi giorni], concluso da Giacomo Meloni, che ha richiamato alla necessità di una lotta unitaria nel nome dei principi costituzionali. Una bella assemblea con tanti spunti e proposte. Tanta voglia di mettere in campo cultura e passione democratica. Si tratta ora per il CoStat e l’ANPI di tirare le fila e rilanciare l’iniziativa su un tema ormai decisivo per le sorti della democrazia in Italia e in Europa. —————————————- […]

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