Ricordando Ignazio Garau
di Gigi Sotgiu
Ho conosciuto Ignazio Garau nei primi anni ’70 quando eravamo giovani e belli e militanti del Manifesto. Quando capitavo a Roma per qualche riunione andavo spesso a dormire nella sua casa al quartiere San Lorenzo, una specie di comune con tanti studenti fuori sede, simile a quella dove vivevo io a Cagliari, in Via Baylle. Una volta rientrato a Cagliari, diventato un valente architetto, alla fine degli anni ’70, Ignazio progettò la ristrutturazione della mia casa di famiglia a Cuglieri.
(segue)
Sempre in quel centro, dove in quegli anni ero consigliere comunale di minoranza, Ignazio, insieme al nucleo nascente dell’Inu Sardegna, ci diede una grossa mano a sventare un progetto di speculazione edilizia nelle borgate a mare. Abbiamo avuto varie occasioni di collaborazione, in particolare nel mio periodo di presidenza all’Ersu e nella ristrutturazione della casa a Cagliari. Successivamente, come succede, i nostri rapporti si sono allentati ma mai interrotti. L’ultima volta ci siamo visti a cena, qualche mese fa, a casa di Luca e Sandra. In quella occasione, chiacchierando, mi raccontò che uno di quegli studenti del Manifesto della casa di San Lorenzo, il famoso Molfetta, era diventato un senatore di Forza Italia e che aveva avuto anche dei guai giudiziari. Mi venne da pensare a quanto diversi siano stati i percorsi di quegli ex studenti: qualcuno addirittura berlusconiano, chi della sinistra riformista come me, altri della sinistra radicale o dei grillini. Meglio così, il mondo è bello perché è vario! Sempre in quella cena prendemmo l’impegno a tre, Ignazio, Luca ed io, ad organizzare tre visite guidate ai nostri terreni, vista la comune passione per la coltivazione della terra. Purtroppo non c’è stato il tempo. Ti sia lieve la terra, caro Ignazio.
Gigi Sotgiu
Sono un compagno di università di Ignazio. Non so come sono arrivato su questa pagina. Frequentavamo lo stesso studio di Piazza Vittorio. Ricordo Ignazio come persona gentile. Un saluto a tutti voi.