News da chiesadituttichiesadeipoveri

Scegliete oggi chi volete servire (Gs 24,15)

logo76Notizie da
Chiesa di tutti Chiesa dei poveri
Newsletter n. 65 del 6 febbraio 2018.
Raniero La Valle.

Cari Amici,
mentre il papa è sempre sotto attacco (ancora per il suo caso di coscienza, per non aver voluto condannare senza esserne persuaso il vescovo cileno Barros, ma ora ancora di più per il suo sforzo di sanare lo scisma con la Cina) egli continua tuttavia serenamente il suo ministero profetico. Così, da un lato cerca di trattenere la mano di Erdogan contro i Curdi, dall’altro continua a ridisegnare la geografia spirituale dell’Italia. Come se dovesse unire i punti di un ideale disegno per farne emergere una nuova figura di Chiesa, ha deciso ora di andare ad Alessano, sulla tomba del vescovo della “Chiesa del grembiule”, Tonino Bello e a Molfetta, dove quel vescovo a una cerimonia militare osò proclamare la pace, e a Nomadelfia, per ricordare don Zeno, e a Loppiano dove ci sono i focolarini. E prima era andato a Barbiana per proporre quel modello di prete dei non violenti e dei poveri che fu don Milani, come era andato a Bozzolo, per fare memoria di don Mazzolari, e a Caserta per l’amicizia con i pentecostali; poi andò a Bologna a ripetere col cardinale Lercaro a suo tempo deposto, che la via della Chiesa non è la neutralità ma la profezia, come era andato a Firenze per incontrare gli Stati generali della Chiesa italiana, e a Milano per il dialogo con i giovani, e a Genova e a Cagliari per incoraggiare le lotte dei lavoratori; e il disegno lo aveva cominciato con Lampedusa, che è la chiave di volta di tutto l’edificio, perché è il segno dell’amore più contestato e costoso, quello per gli stranieri, i migranti, i diversi, i respinti, la pietra scartata dai costruttori che invece è la pietra d’angolo.
La questione del lavoro, su cui già avevamo richiamato l’attenzione con l’articolo di Mario Dogliani, torna nella sua urgenza attraverso l’istanza di una sua rifondazione costituzionale. È uno dei temi cruciali affrontati dal filosofo del diritto Luigi Ferrajoli, in un suo “Manifesto per l’uguaglianza” appena uscito per le edizioni Laterza. Si tratta di una delle questioni primarie che dovrebbe stare al centro dell’attuale campagna elettorale politica. Infatti senza lavoro non c’è nemmeno uguaglianza, e senza uguaglianza è vanificato il diritto universale al lavoro, come si legge nella parte che pubblichiamo del V capitolo del libro di Ferrajoli. (Segue)
Continua intanto la discussione sul tema affrontato nella recente assemblea di Chiesa di tutti Chiesa dei poveri, del “nuovo tempo che viene”. Ne offre un’intensa rilettura il padre Alberto Bruno Simoni, che riflette sul “cambiamento d’epoca” e parla di un kairós, di un tempo favorevole che irrompa sulla geografia spirituale dell’Italia.

Con i più cordiali saluti
www.chiesadituttichiesadeipoveri.it
Copyright © 2018 Chiesadituttichiesadeipoveri.it, All rights reserved.

Lascia un Commento

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

È possibile utilizzare questi tag ed attributi XHTML: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <strike> <strong>