Oggi domenica 14 gennaio 2018

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70 anni della Costituzione
14 Gennaio 2018
Sandra Bonsanti
[Democraziaoggi] Domani lunedì ricorderemo il 70° della Costituzione lunedi a Cagliari (ore 17 Sala Fondazione di Sardegna via S, Salvatore d’Horta 2). In vista di questo incontro pubblichiamo l’intervento Sandra Bonsanti al Convegno in ricordo della promulgazione Costituzione che il Comitato nazionale per la democorazia costituzionale ha tenuto a Roma al Palazzo della Minerva il 27 dicembre scorso.
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La Rivoluzione d’ottobre e le eresie interne
democraziaoggi10 Gennaio 2018

Gianfranco Sabattini su Democraziaoggi.
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img_4614La corsa solitaria del Polo dell’Autodeterminatzione: un progetto nuovo che nasce con un metodo vecchio.
Vito Biolchini su vitobiolchini.it.
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Approfondimenti (dalla pagina fb del Progetto)
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Ecco il testo dell’intervento di ieri del portavoce Anthony Muroni, durante la conferenza stampa di presentazione di #Progettoautodeterminatzione.

Progetto AutodetermiNatzione è la speranza perché la Sardegna esca dalla fase attuale di decadenza e impoverimento, legata alle politiche di dipendenza delle Giunte regionali espresse dai partiti dipendenti da Roma e dai loro alleati, e che si metta l’obiettivo di modificare il vecchio modello di sviluppo basato sulla dipendenza.

Progetto AutodetermiNatzione è il cambiamento di cui abbiamo tutti bisogno per migliorare le nostre vite.

Progetto AutodetermiNaztione vuole rappresentare un processo di rottura rispetto alle politiche espresse dalla Giunta regionale attuale e da quelle precedenti.

E’ necessaria Discontinuità rispetto al passato, che poi si traduca in volontà precisa e si possa concretizzare nella realtà di un nuovo governo del territorio sardo.

Al centro del nostro Progetto c’è il problema del lavoro e dell’occupazione. Un numero sempre maggiore di Sarde e di Sardi sono senza lavoro e un numero impressionante emigra.

Non sempre il lavoro esistente offre redditi decorosi. La povertà dilaga e tocca i ceti medi e perfino i ceti medio-alti.

La Sardegna è allo sbando anche perché la classe politica è troppo subalterna a interessi esterni, o è interessata principalmente alla semplice occupazione di posizioni di potere.

Tutte le politiche devono tenere in considerazione l’aspetto occupativo.

Per questo, Progetto Autodeterminazione sottolinea l’importanza dell’allargamento della base produttiva, del sostegno alle imprese che creano occupazione, alle imprese locali e diffuse, e allo stesso tempo per la difesa delle condizioni di lavoro e di reddito di tutti i Sardi.

Progetto Autodeterminazione ha un progetto culturale, che è quello del rafforzamento dell’istruzione, della scuola, dell’università, della formazione e della ricerca, come strada maestra per fare della Sardegna un paese in linea con l’Europa.

Un progetto culturale che contiene il rispetto, la tutela, lo sviluppo e il superamento della negazione del nostro immenso patrimonio linguistico, e in primo luogo il riconoscimento della lingua sarda e delle nostre altre lingue storiche.

Noi difendiamo i beni comuni e i diritti della Sardegna, a cominciare dal fatto che il nostro dovuto da parte dello Stato ci debba essere restituito. Nessuna Vertenza Entrate può essere data per risolta.

Non possiamo, in una fase di crisi come l’attuale, rinunciare alla quota di nostre tasse indebitamente incamerata dallo Stato e che le Giunte regionali hanno ceduto al Governo.

Per quanto riguarda le politiche dello Stato italiano, Progetto Autodeterminazione contesta la validità delle politiche del Governo italiano del lavoro, dal Jobs Act all’abolizione dell’art. 18 dello Statuto dei lavoratori, della cosiddetta “Buona scuola”, le politiche universitarie e le politiche di austerità costruite sulle spalle delle persone ordinarie e del loro reddito.

Occorre superare le politiche legate ai flussi migratori e gli accordi con la Libia, che negli ultimi mesi hanno prodotto tragedie umane e ulteriore malessere nei profughi, e paura e diffidenza nella comunità accogliente.

Agli elettori presenteremo candidate e candidati autorevoli, alfieri di un dettagliato programma imperniato su:

- Entrate
- Un nuovo modello di sviluppo
- Sociale
- Ambiente e urbanistica
- Riforma della Regione
- Federalismo interno
- Mobilità
- Sanità
- Parità linguistica
- Presenza militare in Sardegna
- Istruzione, università e ricerca
- Accoglienza
- Diritti

Ogni capitolo proporrà un nuovo modello di autogoverno, all’insegna della nuova autocoscienza di normalità e autogoverno. In una parola: autodeterminazione.

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