Oggi mercoledì 13 dicembre 2017
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C’è ancora il senso dell’onore nelle cariche pubbliche?
13 Dicembre 2017
Andrea Pubusa su Democraziaoggi.
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Legge elettorale, Consulta: inammissibili i conflitti su Rosatellum e Italicum
13 Dicembre 2017
Red su Democraziaoggi.
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Giovedì 14 dicembre
Auditorium Comunale [Piazza Dettori 8, Cagliari] ore 18:00 L’economia della felicità – Incontro con l’economista Leonardo Becchetti.
Circondati da ipermercati dove si vende di tutto a prezzi bassissimi, siamo arrivati alla felicità?
Forse no, perché dall’economia non dipende solo il benessere delle nostre tasche, ma gran parte della felicità di tutti noi e, a lungo termine, la sopravvivenza del pianeta. Orientare le nostre scelte d’acquisto fa la differenza nel preservare e promuovere valori fondamentali come libertà, giustizia ed equità, valori che sono alla base di una vera felicità. Presenta l’incontro Roberto Sedda.
- Libro di riferimento: Capire l’economia in sette passi [Minimum Fax, 2016]
————–14 dicembre———————————————
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- La pagina fb dell’evento.
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Venerdì 15 dicembre
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Sabato 16 dicembre
Mercoledì 13 dicembre —————————————————————-
“Pro Salute e prosperitate nostra – Nostra Signora di Bonaria nella storia della salvezza, dalla corona al regno d’Italia”
——- di Gianlorenzo Porrà.
Politica, fede, religione. Si può trovare questo e molto altro, nelle pergamene del Santuario di Bonaria. È il contenuto del libro “Pro Salute e prosperitate nostra – Nostra Signora di Bonaria nella storia della salvezza, dalla corona al regno d’Italia”, a cura del ricercatore storico Luca Demontis.
La presentazione si terrà mercoledì 13 dicembre 2017 presso il Teatro di Bonaria a Cagliari ore 18.30.
Nel corso della presentazione interverranno Padre Giovannino Tolu, parroco di N.S. di Bonaria; Maria Giuseppina Meloni, dell’Istituto di Storia dell’Europa Mediterranea CNR; Roberto Porrà, archivista dell’Archivio di Bonaria; Angela Multinu, docente della scuola A.D.P. dell’Archivio di Stato. Il volume costituisce la trascrizione delle antiche e numerose pergamene un tempo conservate a Bonaria,oggi nell’Archivio dell’Ordine Mercedario a Roma, spaziando attraverso sei secoli.
La prefazione traccia un quadro accurato di come la storia del Santuario si riflette puntualmente nelle pergamene, spiegando la sua importante funzione non solo religiosa ma anche sociale. Ogni documento è in latino, ed è corredato di un riassunto (regesto). “Si tratta di una preziosa testimonianza storica” spiega Roberto Porrà, “in particolare del grande attaccamento dei sovrani spagnoli prima e piemontesi poi per questa istituzione religiosa”. Le pergamene hanno vissuto una vera avventura: padre Vincenzo Sulis nel 1866 le salvò dalla dispersione quando i conventi furono chiusi secondo le leggi “eversive”, e in seguito da Cagliari le trasportò a Roma dove sono custodite tuttora. La presentazione sarà un’occasione per approfondire la storia di questi documenti, prendendo in esame i principali, e raccontando i retroscena della realizzazione del volume.
https://www.fasi.biz/it/notizie/in-evidenza/17446-resto-al-sud-bando-per-finanziamenti-a-giovani-imprenditori.html
ORGANIZZAZIONE
Santuario di Bonaria
Sito internet: http://www.bonaria.eu/
TAGS
gianlorenzoporra@gmail.com
————————-E’ in libreria————————-
I movimenti degli anni Settanta fra Sardegna e Continente. Ricordando Riccardo Lai
Autore/i Federico Francioni, Loredana Rosenkranz
Anno di edizione 2017
ISBN 978-88-7356-930-5
Collana Convegni & Incontri
Pagine - (illustrato)
Supporto e-book
Prezzo € 4,99 – Novità
I movimenti degli anni Settanta fra Sardegna e Continente
Attraverso richiami alle vite vissute, alle amicizie, agli affetti, alle relazioni che si confrontavano in anni intensi e tumultuosi, le parole di chi interviene si offrono allo sguardo presente con sincera ricerca della verità e a volte con dolente scetticismo. Nei contributi di questo volume non emerge un nostalgico ripiegamento sul passato, tanto meno l´assurda convinzione di aver capito tutto; si fa spazio, al contrario, l´esigenza critica di cogliere quanto è ancora vivo di quel decennio e vale la pena di raccontare.
La consapevolezza di fare qualcosa di nuovo richiama quanto di bello c´è nella politica: fare impresa collettiva, convergere su un obiettivo nel rispetto delle differenze, avere e realizzare un progetto. Il taglio esplora la dimensione del territorio e rievoca l´orizzonte, comune a diverse generazioni, dei movimenti che legarono Sassari, la Sardegna e il suo oltre, ´il Continente´.
Contro l´immagine dominante di una Sardegna tagliata fuori dal flusso delle idee di rottura e cambiamento che contagiarono il mondo intero, si delinea un´isola-laboratorio in cui, anche nella seconda metà degli anni Settanta, il ´riflusso´ è contrastato da una persistente volontà partecipativa e oppositiva.
Cardine di questa opera è il ricordo di un giovane compagno troppo presto perduto all´affetto di molti, alla politica e all´impegno civile.
Il libro consente di muoversi in libertà sui temi che più interessano e può essere letto dalla fine verso il principio o solo per segmenti senza che il suo filo conduttore rischi di perdersi per strada. La sollecitazione che muove dai contributi degli autori intende spingere il lettore a riappropriarsi del proprio tempo, ad accoglierlo senza incasellarlo schematicamente, andando oltre determinate velleità interpretative o superficiali identificazioni generazionali.
Il libro è suddiviso nelle seguenti sezioni: gli studenti e gli operai nei contesti urbani; il movimento femminista in Sardegna nella sua pluralità; i percorsi che hanno condotto all´impegno nelle istituzioni alcuni giovani presenti nelle lotte di massa di quegli anni; le esperienze, ancora poco conosciute, delle radio libere isolane e di pratiche teatrali sperimentali e innovative; una ri-lettura, per nulla condiscendente, tanto meno apologetica, di alcuni fenomeni sociopolitici degli anni Settanta; interventi di Riccardo Lai.
Le differenze negli approcci, nella disamina e nelle conclusioni cui approdano i diversi autori testimoniano la ricchezza, la varietà e l´inventività dei movimenti. Gli scritti di questo volume contribuiscono a mettere in discussione l´etichetta ´anni di piombo´ da applicare indiscriminatamente a quel decennio e fanno criticamente i conti con il terrorismo e la violenza che tanto danno arrecarono anche alla spinta innovativa maturata nei contesti sociali e culturali dell´epoca.
- Fonte.
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