Bene la doppia preferenza per il rispetto della parità di genere, ma è necessario democratizzare l’intera legge elettorale regionale

Passata in Consiglio regionale a voto segreto e con la quasi unanimità dei votanti (solo due contrari e un astenuto) la norma che introduce la doppia preferenza nella vigente legge elettorale regionale sarda.
Un lavoro istituzionale interno delle poche elette e più ancora un’iniziativa esterna di opinione, condotta da molte donne, ben fatti – bisogna riconoscerlo – per un principio condivisibile.
Ma se nel prosieguo non sarà democratizzata l’intera legge elettorale regionale, la rappresentanza resterà oligarchica, il numero delle donne elette non è scontato che cresca secondo le aspettative e sconteremo piuttosto la delusione delle promotrici, delle elettrici e più in generale di un elettorato che non tornerà certo al voto grazie a questa sola modifica (Tonino Dessì su fb).
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Il Consiglio regionale ha approvato l’emendamento che introduce la doppia preferenza nella legge elettorale sarda. Pur nel giudizio positivo sul voto, dando atto di un lavoro istituzionale interno delle poche elette e più ancora un’iniziativa esterna di opinione, condotta da molte donne, ben fatti per un principio condivisibile, non possiamo sottacere che con l’attuale legge le donne che entrerebbero in Consiglio lo farebbero in forza di una disciplina gravemente lesiva del principio dell’uguaglianza del voto e della rappresentatività.
Auspichiamo, pertanto, che, partendo dall’emendamento di oggi, si vada speditamente ad una riforma integrale della legge elettorale sarda in vista della scadenza del 2019.
Al riguardo ribadiamo che se nel prosieguo non sarà democratizzata l’intera legge elettorale regionale, la rappresentanza resterà oligarchica, il numero delle donne elette non è scontato che cresca secondo le aspettative e sconteremo piuttosto la delusione delle promotrici, delle elettrici e più in generale di un elettorato che non tornerà certo al voto grazie a questa sola modifica
Pigliaru ha una specifica responsabilità in questa partita perché può orientare la maggioranza ad assumere una iniziativa legislativa in questa delicata materia. Tanto più che uno stimolo viene dalla nuova legge siciliana, che unisce al proporzionale un lieve premio di maggioranza e l’elezione diretta del Presidente. E’ un testo che presenta alcune criticità, ma è molto più equilibrato di quello vigente da noi, perché non ha iperpremi di maggioranza e rappresenta meglio la volontà del corpo elettorale. Continueremo la battaglia per una legge elettorale giusta.
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democraziaoggi loghettoPassa la doppia preferenza in una legge che rimane truffaldina
21 Novembre 2017

Red su Democraziaoggi.
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