LA SEDIA di VANNI TOLA
Le paure di Grillo
Articolo 67 della Costituzione italiana: “Ogni membro del Parlamento rappresenta la Nazione ed esercita le sue funzioni senza vincolo di mandato”. Perché Beppe Grillo ha cosi tanta paura di quest’articolo della Costituzione? Penso tema che accada al suo gruppo parlamentare ciò che è già accaduto in passato. Onorevoli senatori e deputati trasmigrati dal partito per il quale erano stati eletti verso altre formazioni politiche in nome di una distorta interpretazione dell’art 67 e per motivazioni talvolta inconfessabili (leggi corruzione) che niente hanno da spartire sulla legittima assenza del vincolo di mandato per gli eletti. Si va bene mettere le mani avanti ma chi ha portato in Parlamento Beppe Grillo? Giovani sprovveduti e privi di coscienza e morale e pronti a farsi comprare dal primo acquirente o le nuove promesse del panorama politico italiano? Individui capaci di distinguere tra politica intesa come servizio per il paese o politica degli affari, delle consorterie, della corruzione diffusa o giovani uomini e donne ingenui fino alla dabbenaggine? A meno che la paura di Beppe Grillo non sia un’altra e di ben altra natura. Dopo aver creato un movimento politico per molti versi “rivoluzionario”, dopo aver adempiuto la sua missione di portare in parlamento il “lievito” di una nuova classe politica per il cambiamento del Paese, non si sia reso conto di una verità per lui spiacevole. Il suo compito, il suo ruolo e quello di Casaleggio si sono esauriti, non hanno più ragione di esistere. Ora devono farsi da parte e lasciare che i giovani uomini e donne eletti operino al meglio delle loro capacità e competenze. O preferisce continuare a essere lui e soltanto lui quello che pensa e decide per tutti?
Lascia un Commento