> MOVIMENTO PASTORI SARDI
Pastori, Agricoltori, Cittadini, la situazione che il mondo delle campagne sta vivendo è drammatica, nell’arco di due anni abbiamo perso circa il 50% del valore del latte e il 40% dal valore delle carni e come se non bastasse, da due anni subiamo le conseguenze di una delle più gravi siccità. Come Pastori, con il latte a 50/60 centesimi, non siamo più in grado di continuare a soddisfare il fabbisogno dei nostri animali. Come Agricoltori, con il crollo dei prezzi e delle produzioni, siamo allo stremo e ormai impossibilitati ad affrontare l’inizio di una nuova campagna agraria. COSì NON SI PUO’ ANDARE AVANTI. E’ necessario che l’Amministrazione Regionale intervenga immediatamente per salvare il patrimonio zootecnico, destinando risorse immediate pari ad un quintale di mangime per capo e nel contempo, attivi tutte le procedure per il ristoro dei danni causati dalla calamità naturale, compreso il blocco delle cambiali agrarie, l’azzeramento dei pagamenti INPS e il blocco dei procedimenti di Equitalia. La Regione Sardegna dovrebbe, inoltre, in maniera urgente liquidare tutte le vecchie pratiche di PSR (Piano Sviluppo Rurale) ed anticipare al mese di Settembre-Ottobre il pagamento delle nuove pratiche PAC (Politica Agricola Comunitaria) e PSR come già fatto in passato da altre regioni più virtuose. Ma non ci basta! Chiederemo alla politica Regionale dove sono finite le promesse del 2014 in materia di infrastrutture come l’energia elettrica, la viabilità aziendale, l’acqua potabile e la creazione di centri di raccolta e refrigerazione latte diffusi nel territorio regionale. Chiederemmo una riforma radicale del sistema dell’Amministrazione Agricola. Su questi argomenti il Movimento Pastori Sardi ha convocato una Manifestazione con corteo Cagliari mercoledì 2 Agosto 2017 concentramento Piazza Marco Polo (antistante fiera Campionaria ) alle ore 9:00 conclusione Via Roma davanti al Consiglio Regionale. Siliqua, 19/07/2017.
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Solidarietà e pieno sostegno al Movimento Pastori Sardi è stata espressa dalla Confederazione Sindacale Sarda (CSS).
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LA CONFEDERAZIONE SINDACALE SARDA – CSS
CON I PASTORI E GLI AGRICOLTORI DELLA SARDEGNA.
La CSS scende in piazza insieme ai pastori e agli agricoltori della Sardegna, condividendo il documento/appello dell’Assemblea del 19 luglio 2017 con cui è stata indetta la grande manifestazione di mercoledì 2 agosto 2017. I termini della vertenza sono chiari:con la perdita del valore del latte del 50% oggi deprezzato a 0,60 centesimi al litro ed il valore delle carni sceso del 40%, non è possibile assicurare la sopravvivenza del settore; né va meglio per il comparto agricolo colpito anch’esso da una delle più gravi siccità, dal conseguente crollo delle produzioni e dei prezzi che rendono impossibile una nuova campagna agraria. - segue -
Il grido d’allarme che si eleva dagli ovili, dalle campagne, dal mondo agropastorale e da tutte le Aziende in forte affanno non può restare inascoltato. Vi è in gioco la vita e la stessa dignità delle persone e delle famiglie che operano in questi settori, fondamentali per la nostra isola.
Noi della CSS rilanciamo l’idea-forza che i pastori, gli allevatori ed i contadini che operano nei territori di montagna e nelle zone interne dell’isola abbiano il riconoscimento e lo status di sentinelle e custodi dell’ambiente ed in forza di questo una retribuzione adeguata per sé e perle loro famiglie. La ricaduta positiva per l’erario è il risparmio di milioni di euro che si è costretti a spendere in presenza dei disastri naturali favoriti dall’abbandono e dalla desertificazione di interi territori dell’isola.
Preziosa ed indispensabile è, dunque, la presenza umana nelle montagne e nei territori interni della Sardegna dove il fenomeno dello spopolamento dei nostri paesi è più marcato. Il nostro appello ai pastori e ai contadini è quello di resistere e di non abbandonare i loro luoghi di lavoro ad iniziare dal capitale dei capi di bestiame che hanno il dovere di curare ed assistere nel migliore dei modi, così come la cura dei campi e delle
coltivazioni principali. La Regione Sardegna ha il dovere di intervenire urgentemente con una politica di largo respiro che non si fermi all’emergenza che va comunque risolta ed assicurata. L’emergenza significa dare risposte concrete ai danni causati dalla siccità, salvando il grande patrimonio zootecnico ed assicurando l’irrigazione dei campi con i sistemi più moderni a disposizione.
L’emergenza impone una grande moratoria nei pagamenti con il blocco delle cambiali agricole, l’azzeramento dei pagamenti INPS ed il blocco dei procedimenti di Equitalia. La Giunta Regionale e l’Assessorato all’Agricoltura in particolare sanno dove reperire le Risorse, ancora bloccate nei fondi del PSR (Piano Sviluppo Rurale) e del PAC (Politica Agricola Comunitaria).
La gravità della situazione esige una risposta corale ed anche un riscatto della stessa classe politica regionale che suggeriamo stia molto attenta e sensibile alle richieste che vengono dal mondo Pastorale e Agricolo su cui si fonda in gran parte anche il nuovo modello di sviluppo della Sardegna e molte aspettative di nuova occupazione. Sappiamo che è un sogno, ma la via Roma Mercoledì 2 agosto 2017 potrebbe diventare un luogo di incontro tra la Giunta, il Consiglio Regionale ed il Mondo Agro-pastorale.
Pigliaru e Ganau dovrebbero scendere dai loro Palazzi ed andare incontro ai manifestanti che sono e rimangono una larga parte del popolo sardo a cui occorre dare le giuste risposte lungamente attese e inascoltate.
Cagliari, 31 luglio 2017 Le Segreteria Nazionale della CSS
Il Segretario Generale della CSS Dr. Giacomo Meloni