Cronaca incompleta, arbitraria… e tuttavia presuntuosamente utile di un convegno, In diretta da fb. Che dire? Riflettiamo. Ma una domanda è lecita: Soru senz’altro ha studiato dai gesuiti. Da piccolo o da grande?

ape-innovativaFranco Meloni, estensore
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Convegno sul territorio (legge urbanistica Piano paesaggistico e dintorni) promosso da Renato Soru nella sua qualità di parlamentare europeo. Interessanti i relatori scelti anche tra gli oppositori alle politiche dell’attuale Giunta e maggioranza regionali. Interessanti anche per quanti non sono stati invitati al tavolo dei relatori, cioè i rappresentanti istituzionali, di centro sinistra, responsabili di una politica non dissimile da quella del centro destra, anzi in piena continuità. Che succede? Soru si candida per una politica in direzione (ostinata e) contraria all’attuale? Chiederà al PD di appoggiarlo? In sostanza, si propone per una ri-candidatura alla presidenza della Regione? Con quali chance di riuscita? Peraltro, lo sappiamo, il PD non è in grado di proporre alcuna candidatura credibile. Alla disperata potrebbe assecondarlo e puntare sul “candidato forte”. Perdente? Ma, come sappiamo, il PD a volte preferirebbe perdere. Comunque il quadro si complica eccome! Ovviamente le “smentite” lasciano il tempo che trovano.
[foto 4] Intervento politico di Pasquale Mistretta. Bisogna avere un’idea della Sardegna e affrontare i problemi nella loro complessità. Quando si ragiona quasi esclusivamente in termini tecnici (dimensionamenti, costi…) si finisce per assecondare e incrementare i disastri verso la catastrofe. A seguire, per equilibrare: un intervento “governativo” di Maurizio De Pascale (industriale, presidente Camera di Commercio di Cagliari), che sferra un attacco (in astratto) ai populismi (Mistretta si risente, ma De Pascale nega qualsiasi riferimento personale), pur mitigato da un appello all’unità e al coinvolgimento (siamo tutti classe dirigente! )
[foto 5] Maria Paola Morittu, dirigente nazionale di Italia Nostra, decisamente all’attacco, in linea con l’intervento di apertura di Sandro Roggio (colpevolmente non citato dall’estensore), ma con non celata maggiore vis polemica. Richiama le motivazioni del premio europeo al Piano paesaggistico della Giunta Soru, sostenendo che da allora in poi tutto è andato peggiorando, passando per Cappellacci fino all’attuale Giunta. Scrollandosi di dosso l’accusa di essere talebana, cita illustri economisti che proprio per la situazione sarda affermano che si stiano provocando notevoli danni al territorio. Di questi economisti, dopo aver dato lettura di un testo specifico, di alcuni anni fa, ne svela uno: Francesco Pigliaru.
[foto 6] Carla Medau, Sindaca di Pula, si dice ottimista, decisamente influenzata dalla sua folgorante vittoria elettorale, e, pur avendo come faro di riferimento il Piano paesaggistico soriano, dà cautamente credito al governo regionale. “Vedremo. Noi sindaci saremo vigili”.
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[foto 7] Ecco Soru. Si presenta unitario ed ecumenico. “Non sono pregiudizialmente contrario al progetto di legge urbanistica attualmente in discussione. Ma la legge dobbiamo farla bene e insieme. No ai grandi sacerdoti che decidono incontrollati. Le regole devono essere scritte insieme, chiare e inequivocabili” . “Non sono contro Pigliaru. Ho lavorato sodo per farlo vincere”. “Certo sono critico con qualche, con molte cose… per esempio sul fatto che non si è completato il Ppr, come lui aveva promesso e come si era impegnata la direzione PD. La priorità sarebbe dovuta essere il completamento del Ppr per le zone interne. Facciamo la legge urbanistica, non manutenzioni dell’esistente che dobbiamo invece superare per una nuova legge urbanistica. No a norme di manutenzione che si sospetta vogliano sostituire la nuova legge che si dovrà fare e che forse molti non vorrebbero fare. Oggi ci sono in discussione due ipotesi di nuova legge urbanistica: una complicatissima, che vuole tutto comprendere e prevedere (240 pagine), l’altra quella che io vorrei, essenziale, impegnativa e rapidissima nei tempi. Primo punto: eliminare o almeno alleggerire la burocrazia”. Cita il progetto De Pascale per Elmas, bloccato da dieci anni dalla burocrazia. Ecco, se c’è da essere talebani lo si deve essere contro la burocrazia che esaspera i cittadini e le imprese. “Si sblocca la Sardegna se si danno tempi certi a chi vuole fare. E invece il dibattito è fermo sui sospetti abusi, a prescindere. Diamo invece regole certe e il resto verrà. Com’è che per fare un PUC ci vogliono 10 anni? Il meglio è nemico del bene. Su 350 Puc da fare oggi ce ne sono appena 10! Il Ppr vigente non è responsabile dei blocchi. Lo sono i PUC non fatti. Abbiamo un sacco di architetti e ingegneri, facciamoli lavorare, li paghi la Regione direttamente. Si facciano i PUC per Unioni dei Comuni. Scriviamo una legge per questo. Finanziamola. Così non votano Grillo! Quindi: un grande piano per fare tutti i PUC. Sminiamo il percorso di guerra che oggi vincola i PUC. Prevederei per questo il “silenzio assenso”. La proposta di legge urbanistica deve prevedere percorsi certi e semplici, per i cittadini e per le amministrazioni”. Elogio dei Sindaci. “Ad essi va data libertà di movimento e date competenze da togliere alla burocrazia regionale. Dobbiamo liberare energie, dare lavoro… sbloccare di più e in fretta, dentro le regole, avendo come riferimento quelle che ci siamo date nel Ppr”. Attenzione all’ambiente e al progressivo innalzamento della temperatura terrestre. Solo Trump non lo capisce. In Sardegna peggio che in Italia. “Che fare per il turismo? 300 mila case inutilizzate. Solo tre Alberghi di altissimo livello. Le grandi catene alberghiere non vengono. E non si tratta di consumare nuovo territorio, ma di utilizzare l’esistente, razionalizzare, riallacciare… Perché non si può fare un albergo nelle coste dell’oristanese? Per colpa del Ppr? No, perché manca il PUC! Si può modificare il Ppr? Certo ma non cancellazioni a sportello, invece con procedure certe e partecipate, ogni 5 anni per esempio”. Difesa delle “intese”.
- Conclusioni, ringraziamenti e saluti. Soru si è poi perso e anch’io.
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Soru più gesuita che talebano.
Commento lapidario. Che dire? Riflettiamo. Ma una domanda è lecita: Soru senz’altro ha studiato dai gesuiti. Da piccolo o da grande?
Le foto. soru1soru2soru3soru4soru5soru6soru7

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