PETIZIONE POPOLARE per una NUOVA LEGGE ELETTORALE per la SARDEGNA
Al Presidente del Consiglio Regionale della Sardegna
Ai Presidenti dei Gruppi consiliari
In Consiglio regionale sono state depositate numerose proposte di Legge elettorale statutaria presentate da gruppi di consiglieri e forze politiche e, ultimamente, lo stesso Presidente del Consiglio ha presentato una sua proposta con per correggere evidenti storture presenti nella legge attuale e sollecitare uno specifico dibattito sia interno al Consiglio che tra la popolazione sarda.
Tra gli evidenti stravolgimenti e gravi anomalie della democrazia presenti nella legge elettorale con la quale si è votato nel 2014 si segnalano l’esclusione dalla rappresentanza nel Consiglio regionale di oltre 120 mila elettori, la presenza di appena 4 donne su 60 Consiglieri e l’astensione prossima alla metà dell’elettorato. Il tutto senza avere garantito né la governabilità né la stabilità dell’esecutivo, considerato che sì è incominciato a sentire l’esigenza di un rimpasto dopo appena un anno dalle elezioni e ci si è arrivati a meno di due anni dal termine del mandato, per esigenze di potere delle consorterie dei vari partiti e non per le esigenze della società sarda.
Come Comitato di Iniziativa Costituzionale e Statutaria riteniamo che
A partire dal grande risultato del NO al referendum quale fonte di nuova speranza e di concreta espressione di partecipazione della cittadinanza alle decisioni che riguardano l’intera Sardegna, è ora che si proponga, eventualmente dal basso anche mediante una iniziativa popolare come previsto dallo Statuto sardo, una nuova Legge elettorale statutaria di tipo proporzionale.
Una legge da scrivere avendo come riferimenti costanti la Costituzione e lo Statuto sardo, che sia in grado di garantire la
• sovranità del popolo, che è tanto più reale quanto più si ha una larga partecipazione popolare al voto;
• uguaglianza nel voto, sia che si voti per la maggioranza che per un partito o movimento di opposizione, senza gli stravolgimenti generati da qualunque premio di maggioranza e soglie di sbarramento differenziate che sono sempre elementi di “distorsione” del principio di uguaglianza del voto sancita dalla Costituzione;
• rappresentanza, perché ad una supposta governabilità che non può mai essere garantita da una legge elettorale, si preferisce la rappresentanza, questa sì possibile attraverso una buona legge, anche di partiti e movimenti minori perché la democrazia è fatta di pluralità di opinioni che devono trovare sintesi nel parlamento come nei consigli regionali, ovvero negli organi elettivi di governo;
• parità di rappresentanza di uomini e donne, perché la società è composta di uomini e donne, e non vi può essere discriminazione di genere nell’accesso agli organi elettivi: sarà l’elettorato a scegliere chi eleggere senza discriminazioni in partenza;
CHIEDIAMO
che il Presidente del Consiglio regionale e i Presidenti dei Gruppi consiliari destinatari di questa petizione popolare si impegnino nella scrittura di una nuova Legge elettorale statutaria che rispetti i principi su elencati al fine di permettere al popolo sardo di esercitare il proprio voto tornando convintamente alle urne per scegliere i propri rappresentanti fin dalle prossime elezioni del 2019.
[…] Legge elettorale regionale: usciamo da su connottu? 27 Maggio 2017 Andrea Pubusa su Democraziaoggi. ————————————————————————————————– PETIZIONE POPOLARE PER UNA LEGGE ELETTORALE PER LA SARDEGNA […]