Pratiche di «nuova economia»

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Iniziative di “giovane impresa” che la pubblica amministrazione deve sostenere. Senz’altro più produttive del “reddito di cittadinanza”. Sono espressioni di “nuova economia” su cui è necessario investire. Al riguardo appaiono deboli gli interventi della Regione e del Comune di Cagliari. Decisamente inadeguato il ruolo delle Università che sembrano maledettamente inchiodate sulla vecchia economia. Non è un caso che il Rettore Maria Del Zompo abbia preferito invitare Romano Prodi per l’inaugurazione dell’anno accademico piuttosto che dare spazio a nuove riflessioni e studi sulla “nuova economia” (come avevano richiesto, purtroppo del tutto ignorati), che peraltro è rappresentata da illustri accademici, anche tra le fila delle Università isolane. Un riferimento mondiale è senza dubbio rappresentato da Papa Francesco, ma non basta certo. Ovviamente l’iniziativa cagliaritana rappresenta solo una parte piccola ma significativa ed apprezzabile del grande mondo della nuova economia.

One Response to Pratiche di «nuova economia»

  1. […] varie. Ovviamente insieme agli spazi immateriali occorrono quelli fisici, massimamente aperti. Per esempio da offrire a prezzi minimi alle entità della “nuova economia”. – Fiera della Sardegna: la posizione di […]

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