Oggi lunedì 6 marzo 2017

Oggi, lunedì 6 marzo alle ore 17.30 la Fondazione Sardinia, organizza presso la propria sede di piazza San Sepolcro a Cagliari la prima riunione per la Festa de Sa die de Sa Sardignia 2017.
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Dipinto di Filippo Figari, Sardegna Industre, 1925, olio su tela, aula magna dell’Università di Cagliari (Università della Sardegna).
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sardegnaeuropa-bomeluzo3-300x211Sardegna-bomeluzo22sedia-van-goghdemocraziaoggiGLI-OCCHIALI-DI-PIERO1-150x1501413
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antica-illustrazione-per-lutopia-di-tommaso-morolampada aladin micromicroDIBATTITO/DEBATE. Jesús Timoteo Álvarez: i pericoli della deriva populista. Ci può salvare l’Utopia? Forse… Si, crediamoci.
Editoriale di Aladinews.
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democraziaoggiTra presidenziale e proporzionale c’è una terza via?.
Andrea Pubusa su Democraziaoggi.
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disperazione AladinRiflessioni pertinenti
Tonino Dessì su fb
Tutto il gruppo L’Espresso sta mollando Renzi.
Su La Repubblica, sintomatica della sindrome dei topi che saltano dalla nave che affonda, la rubrica di Michele Serra: veramente un pezzo domenicale da Maramaldo.
Il numero del settimanale allegato a La Repubblica di oggi, poi, titola in copertina: “Il giglio nero”.
Ho letto la prima. Non leggerò il secondo.
È vero infatti che l’indagine Consip sta facendo emergere fatti (presunti) gravi.
Ma che il milieu renziano (e ancor prima boschiano) fosse quello era emerso nettamente anche in precedenza.
Perché allora questi media hanno sostenuto Renzi nell’operazione referendum?
Che interessi c’erano, dietro quello che oggi più che mai appare esser stato un tentativo di golpe bianco?
Cosa davvero rappresenta, attualmente, il gruppo economico-editoriale Debenedetti?
Secondo me è un quesito assai più rilevante di questa fase terminale del renzismo.
La parabola di una leadership di preminente creazione mediatica sta travolgendo il PD. Dubito che qualcuno pensi davvero che una figura del tutto priva di carisma e di spessore come il ministro Orlando possa fungere, se vincesse le primarie, più che da liquidatore del partito.
Chi poi abbia visto e sentito Emiliano dalla pur compiacente Annunziata non può che averne constatato la pomposa vacuità.
La crisi del sistema politico italiano, tolto dai piedi il tappeto (e il diversivo) delle invocate riforme costituzionali ed elettorali, sta deflagrando in una misura persino imprevista.
È anche vero che il voto popolare ha messo al sicuro le istituzioni repubblicane.
Ma gli interessi eversivi, ora, come si muoveranno?


pablo-e-amiche Sardegna

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