Non solo per La Collina, ma da La Collina riparte una rinnovata iniziativa di lotta
Scrive sulla nostra pagina fb Antonello Caria (segretario regionale delle Acli e direttore dell’Istituto Acli per la ricerca e lo sviluppo): “… la lotta solo per la Collina è mal posta, visto che ci sono altre strutture nella stessa condizione e fanno lo stesso servizio. La lotta giusta è quella per i diritti dei nostri ospiti e per un altro modo per generare meccanismi di riconciliazione civile. La lotta deve essere per procedure più snelle e ora per l’accreditamento di tutte le strutture già selezionate dalla Regione. Le altre strutture soffrono da anni i disagi che quest’anno sono toccati anche alla Collina”.
Risposta-riflessione del direttore: “Caro Antonello, confesso la mia quasi nulla conoscenza della problematica comune a tutte le Organizzazioni che si occupano di accoglienza alternativa al carcere. La maggiore visibilità de La Collina di don Ettore dovrebbe consentirne una maggiore attenzione “a 360 gradi” e contribuire a risolvere i problemi, almeno quelli delle lungaggini burocratiche che uccidono organizzazioni e, quel che più conta, le persone destinatarie degli interventi. Per quanto possa contare la mia (personale, e come direttore di Aladinews) attività di comunicazione, mi impegno nella direzione da te indicata. Buona lotta e a presto.”
Ancora una precisazione di Antonello: “si Franco, ma in nessuno degli interventi di questi ultimi giorni gli esponenti della Collina hanno fatto riferimento alla lotta comune. Anche se devo riconoscere che don Ettore mi avverte di tutto. Stiamo generando una nuova politica che passa anche da pionieri come don Ettore, ma non basta. La Carità dei singoli fuori dalla modifica delle regole comuni per generare nuovi diritti è debole”.
E, allora, avanti insieme!
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