Referendum costituzionale

chiederòNO SARDEGNACaro Pigliaru, che pasticcio!, tu e, forse, neanche Massimo potete essere eletti senatori di Renzi .

democraziaoggidi Andrea Pubusa su Democraziaoggi.

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sedia di VannitolaLa paura fa novanta. I sondaggi sfavorevoli, pure. Continuo a credere che Renzi un pensierino sullo spostamento del referendum ad altra data ce lo stia facendo. Lo potrebbero aiutare il ricorso di Onida al Tar e al Tribunale di Milano e la necessità di doversi occupare principalmente dell’emergenza terremoto. Penso anche che la tanto preannunciata “discesa in campo” di Berlusconi potrebbe avvenire sotto forma di un potente assist al Presidente del Consiglio. La proposta del rinvio del referendum potrebbe essere l’asso nella manica di Silvio, potrebbe essere proprio Lui a farsene promotore . Il seguito, naturalmente, non potrà che essere la materializzazione del partito della nazione. Considerate tra l’altro che c’è sempre in ballo la questione della grazia a Silvio che potrebbe essere un potente argomento di scambio di favori con il Premier. Staremo a vedere. (vt)
- Ipotesi di rinvio. Su Il fatto quotidiano.
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- segue
Caro Pigliaru, che pasticcio!, tu e, forse, neanche Massimo potete essere eletti senatori di Renzi .
democraziaoggidi Andrea Pubusa su Democraziaoggi.
Caro Francesco,

non per frapporre ostacoli o insinuare dubbi o perplessità alla tua sempre entusiastica adesione alle proposte di Renzi e del governo, anche quando sono di dubbia utilità o addirittura dannose alla Sardegna e ai sardi, permettimi un quesito: come lo intepreti il combinato disposto del capoverso dell’art. 17 del nostro Statuto speciale e l’art. 57 del testo Renzi-Boschi-Verdini? Come sai questo articolo renziano ci toglie il diritto di eleggere il Senato e stabilisce che, a seguito di oscure trame partitiche, i senatori saranno eletti dal Consiglio regionale fra i propri componenti. Sennonché l’art. 17 cpv. dispone che “l’ufficio di consigliere regionale è incompatibile con quello di membro di una delle Camere o di un altro Consiglio regionale o di un sindaco di un Comune con popolazione superiore a diecimila abitanti, ovvero di membro del Parlamento europeo“. Come la mettiamo? In vrtù dell’art. 17 tu e tutti i consiglieri regionali sardi non potete essere eletti o nominati senatori. E – come ben sai – lo Statuto sardo è legge costituzionale, è un pezzo di Costituzione; oer di più, trattandosi di una legge speciale, per la Sardegna prevale sulla legge generale. Non lo hai detto tu stesso che il titolo V come disciplina generale non si applica alla Sardegna, per la quale vale lo Statuto speciale? Allora, tirando le somme, mi pare che il combinato disposto conduca a dire che nel senato renziano ci possono stare… cavalli e asini, ma non voi quali consiglieri regionali.
E i sindaci? Ahinoi! Lo stesso articolo 17 stabilisce che non può essere consigliere regionale il sindaco di un comune con popolazione superiore a diecimila abitanti, dunque a fortiori, non può essere senatore.
Ergo non potete eleggere consiglieri regionali e dovete mandare in Senato un sindaco di un comune con popolazione inferiore a 10.000 abitanti, che so io, il primo dirttadino di Decimomannu o Serramanna, ma non di Quartu, Iglesias, Olbia e tantomeno quello di Sassari. Ancor meno il nostro Massimino (peccato! che perdita!).
Ma forse per Massimo uno spirale c’è! C’è un principio giuridico secondo cui le limitazioni dell’elettorato passivo hanno carattere eccezionale e, dunque, non si applicano in via analogica a casi simili non espressamente previsti. Ergo, il sindaco di un comune con più di diecimila abitanti non può fare parte del Consiglio regionale… ma forse del Senato della Repubblica sì! Un po’ contraddittoria e irrazionale la soluzione, ma oramai più che nella patria di Giustiniano siamo in quella del casinaro di Rignano! Dunque, per essere sicuri, al Senato mandate il Sindaco di Siliqua, non quello di Cagliari, o, se in base agli accordi spetta al Capo di Sopra, quello di Olmedo, non di Sassari. Voi, però, statevene buoni in attesa delle revisione dello Statuto, secondo il procedimento aggravato di approvazione delle leggi costituzionali. In quella sede ricordatevi di togliere anche l’incompatibilità fra sindaci e consiglio regionale. Così qualunque sindaco può essere, senza limiti, consigliere regionale e da lì spiccare il volo per il senato. In questo modo il senato sarà formato non solo di consiglieri e sindaci, ma tutto o quasi di sindaci-consiglieri. E dire che fino a poco tempo fa si diceva che le incompatibilità sono l’antidoto avverso il cumulo delle cariche, che porta con sé immancabilmente la formazione di grumi di potere e una caterva di disfunzioni.
Caro Francesco, siccome – come vedi – l’editto renziano è piuttosto confuso e intricato, per risolvere le oscurità interpretative, fatti aiutare da Demuro, lui – vedrai – sbroglierà la matassa da par suo. Però sbigatevi!, rischiate di non entrare in senato, di lasciare i sardi senza rappresentanti! Ma, forse, tutto questo dispendio di energie neppure serve. Una valanga di NO il 4 dicembre risolverà tutti i problemi.

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