Francesco Cilocco
RICORDIAMO E ONORIAMO FRANCESCO CILOCCO, EROE NAZIONALE SARDO.
di Francesco Casula
Ricorre oggi 30 agosto il 214° Anniversario della morte di Francesco Cilocco, eroe nazionale sardo, vittima della repressione sabauda (essendo re Vittorio Emanuele I e vicerè Carlo Feroce).
Ma ecco come descrive, nel suo Diario, la sua orrenda morte, un giurista algherese, filo monarchico e filosabaudo, Giovanni Lavagna:
“Agosto 1802,
ad. 9. Si è saputo che li 3 è stato fustigato barbaramente in Sassari Francesco Cilocco, essendo stato pagato il Boja da qualche Sassarese a batterlo assai; che la nobiltà Sassarese ha esultato per questa frustrazione; che la frusta era di doppia suola intessuta con piombo; che una ciurma di ragazzi prezzolati andavano fischiando e gridando Evviva il Generale Cagliaritano; e che dopo la fustigazione gli è sopraggiunta una febbre acutissima, essendo rimasto tutto lacerato, ed in stato di non poter rimanere né in piedi né coricato, ma carpone; in sostanza una fustigazione così barbara, che mai si vide in Sassari la simile”*.
[*da Le Carte Lavagna e l’esilio di Casa Savoia in Sardegna di Carlino Sole (Giuffrè editore, Milano 1970, pagina 192)]
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La Sarda Rivoluzione
di Nicolò Migheli, su fb
Quando andavo a scuola non sapevo nulla di Giovanni Maria Angioy, né di Michele Obino mio compaesano. Per me erano solo nomi di vie. Eppure vengo da un paese che ebbe ruolo protagonista nella Sarda Rivoluzione. Nei racconti familiari prevaleva il perdono del re, intervenuto anni dopo quei fatti. Niente sull’esilio e morte in Francia di Michele Obino, niente sulle vicende dei miei antenati materni e paterni esiliati o costretti alla latitanza. Però conoscevo tutto su Amatore Sciesa e il suo “Tirem innanz”, su Carlo Pisacane e la Spigolatrice di Sapri, mi commuovevo per i fratelli Bandiera. Oggi 30 agosto si ricorda il sacrificio di Francesco Cilloco, giustiziato in Sassari nel 1803 dai Savoia all’età di 33 anni, reo di aver sognato una Sardegna libera e repubblicana. Personaggio sconosciuto alla maggioranza dei sardi, molti dei quali continuano a ripetere la favoletta autoimposta dell’isola fuori dalla Storia. Ricordiamoli quei martiri, ricordiamo il loro sacrificio negato in primis dal nostro masochismo che derubrica la Sarda Rivoluzione al tradimento di Efisio Pintor Sirigu, noto Pintoreddu, lui sì il vero antesignano delle nostre classi dirigenti.
- Altri approfondimenti.
- Francesco Cilocco su Truncare sas cadenas.
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