Auscwitz
L’avvenimento più importante della visita del Papa ad Auscwitz, una visita silenziosa, nessun discorso, parlano le immagini e le espressioni del volto di Francesco. Ha lasciato una sola frase nel libro dei visitatori. Ha scritto, nella sua lingua: ” Signore, perdona tanta crudeltà”. Durante la giornata il Papa ha poi espresso altre considerazioni. – segue –
“Dov’è Dio?. Dov’è Dio se nel mondo c’è il male, se ci sono uomini affamati, assetati, senzatetto, profughi, rifugiati? Dov’è Dio, quando persone innocenti muoiono a causa della violenza, del terrorismo, delle guerre? Dov’è Dio, quando malattie spietate rompono legami di vita e di affetto? O quando i bambini vengono sfruttati, umiliati, e anch’essi soffrono a causa di gravi patologie? Dov’è Dio, di fronte all’inquietudine dei dubbiosi e degli afflitti dell’anima?”
“Esistono domande per le quali non ci sono risposte umane – ha ammesso Bergoglio – Possiamo solo guardare a Gesù e domandare a Lui. E la risposta di Gesù è questa: ‘Dio è in loro’, Gesù è in loro, soffre in loro, profondamente identificato con ciascuno. Egli è così unito ad essi, quasi da formare un solo corpo. Nell’accoglienza dell’emarginato che è ferito nel corpo, e nell’accoglienza del peccatore che è ferito nell’anima, si gioca la nostra credibilità come cristiani”, ha aggiunto Francesco. La via della croce, ha sottolineato, “non è una abitudine sadomasochista”, bensì “la via della vita e dello stile di Dio”.
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