Non c’è solo campagna elettorale: chiediamo un impegno delle Istituzioni della Sardegna per l’organizzazione delle “reti territoriali per l’apprendimento permanente”
Conferenza Unificata Stato Regione Enti Locali (seduta del 20 dicembre 2012)
Intesa riguardante le politiche per l’apprendimento permanente e gli indirizzi per l’individuazione di criteri generali e priorità per la promozione e il sostegno alla realizzazione di reti territoriali, ai sensi dell’articolo 4, comma 51 e 55, della legge 28 giugno 2012, n. 92. ( Per il testo integrale dell’intesa consulta il blog di aladinpensiero)
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B) Organizzazione delle reti territoriali per l’apprendimento permanente
B.1 Le parti, ciascuna nel proprio ambito di competenza, si impegnano a promuovere e sostenere la realizzazione di reti territoriali che comprendano l’insieme dei servizi pubblici e privati di istruzione, formazione e lavoro attivi sul proprio territorio, di cui al comma 33 dell’art. 4 della legge n. 92/2012, nonché dei poli tecnico professionali di cui all’intesa del 25 settembre 2012 sullo schema di decreto del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca di concerto con il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, con il Ministro dello sviluppo economico e con il Ministro dell’economia e delle finanze riguardante l’adozione di linee guida per realizzare misure di semplificazione e promozione dell’istruzione tecnico professionale a norma all’art. 52 del decreto legge 9 febbraio 2012 n. 5 convertito con modificazioni nella legge 4 aprile 2012 n. 35, ivi compresi i servizi individuati ai sensi del comma 58 dell’art. 4 del legge n. 92/2012.
B.2 Alla realizzazione ed allo sviluppo delle reti territoriali dei servizi concorrono anche:
a) le università nella loro autonomia, attraverso l’inclusione dell’apprendimento permanente nelle proprie strategie istituzionali, l’offerta formativa flessibile e di qualità, che comprende anche la formazione a distanza, per una popolazione studentesca diversificata;
b) idonei servizi di orientamento e consulenza, partenariati nazionali, europei e internazionali a sostegno della mobilità delle persone e dello sviluppo sociale ed economico;
c) le imprese, attraverso rappresentanze datoriali e sindacali;
d) le camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura nell’erogazione dei servizi destinati a promuovere la crescita del sistema imprenditoriale e del territorio che comprendono la formazione, l’apprendimento e la valorizzazione dell’esperienza professionale acquisita dalle persone;
e) l’osservatorio sulla migrazione interna nell’ambito del territorio nazionale istituito con decreto del Ministero del lavoro e delle politiche sociali 11 dicembre 2009, le strutture territoriali degli enti pubblici di ricerca;
B.3 Per valorizzare le molteplici esperienze già maturate nei territori, convergere verso servizi omogenei e realizzare la dorsale informativa unica di cui all’art. 4 della legge n. 92/2012, le parti si impegnano ad assicurare progressivamente l’interoperabilità delle banche dati centrali e territoriali esistenti e ad assumere il Libretto Formativo del cittadino quale riferimento comune per i servizi di registrazione delle competenze, così come richiamato al punto B.3 dell’Accordo in Conferenza Stato-regioni del 19 aprile 2012, adeguandolo agli obiettivi della presente intesa ed alla attuazione dell’Agenda digitale.
B.4 Gli obiettivi specifici delle reti territoriali di cui alla presente Intesa sono:
a) creare sinergie tra i sistemi di apprendimento formali, non formali e informali e fra i diversi soggetti dell’offerta formativa, ivi compresi i CPIA, i servizi per il lavoro e le imprese, condividendo analisi dei fabbisogni, progettualità e risorse umane;
b) qualificare gli standard e gli obiettivi specifici dei diversi percorsi e servizi;
c) promuovere azioni trasversali fra le diverse offerte formative e di servizi, finalizzate in particolare all’accesso al lavoro dei giovani, all’invecchiamento attivo, all’esercizio della cittadinanza attiva anche da parte degli immigrati;
d) favorire l’integrazione fra le diverse opportunità finalizzate all’inserimento lavorativo, anche attraverso la ri-qualificazione professionale;
e) promuovere il contratto di apprendistato e qualificarne il contenuto formativo, con particolare riferimento al primo e terzo livello (d.lgs. n. 167/2011);
f) favorire azioni condivise di orientamento permanente a partire dalle azioni e dalle misure di coordinamento dell’offerta;
g) realizzare azioni di accompagnamento rivolte a giovani e adulti finalizzate al rientro nel sistema educativo di istruzione e di formazione e/o all’inserimento/reinserimento nel mercato del lavoro;
h) promuovere la formazione permanente e continua.
Nel quadro del perseguimento dei suddetti obiettivi, le parti si impegnano a sostenere le azioni delle reti volte a contrastare gli alti tassi di inattività della popolazione giovanile nell’attuale periodo di recessione.
C) Tavolo interistituzionale sull’apprendimento permanente e piano di lavoro
C.1 Con la presente Intesa è istituito presso la sede della Conferenza Unificata il Tavolo interistituzionale sull’apprendimento permanente composto dalle stesse Istituzioni firmatarie e dal Ministero dell’economia e delle finanze.
C.2 Il Tavolo si articola in gruppi tecnici di lavoro, in rapporto ai diversi ambiti e alle materie dell’apprendimento permanente, con particolare riferimento all’istruzione, alla formazione professionale, al lavoro e all’orientamento permanente.
Il Tavolo organizza periodici incontri con le Parti Sociali al fine di garantire informazione e partecipazione delle stesse nelle fasi di elaborazione dei documenti.
Il Tavolo può avvalersi di organizzazioni e Istituzioni pubbliche di ricerca con funzioni di assistenza tecnica.
C.3 Il Tavolo ha funzioni di raccordo e monitoraggio degli interventi di cui alla presente Intesa, in particolare degli obiettivi di cui al punto B.4; sulla base delle esperienze realizzate e nel rispetto delle diverse competenze e previsioni normative in materia, elabora proposte per la definizione di standard minimi e linee strategiche di intervento in ordine ai servizi per l’apprendimento permanente e all’organizzazione delle reti territoriali.
C.4. Il Tavolo si riunisce entro 30 giorni dalla data della raggiunta Intesa e definisce un piano di lavoro finalizzato alla implementazione di quanto previsto dalla presente Intesa. In sede di prima convocazione sono trattati i temi di cui al punto A5.
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Per connessione:
Università e formazione permanente
Slides Il Centro Unicafor, di Franco Meloni (slides convegno Isfol Roma giugno 2007)
testo Intervento Franco Meloni al Convegno Itaca del 24 aprile 2008
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