Ricordando Pinuccio
Raffaele Deidda in un commento a un articolo di Franco Masala in ricordo di Pinuccio Sciola (Suoni di pietra su SardegnaSoprattutto del 13 maggio) ha ricordato che Pinuccio nella sua casa campidanese di San Sperate per un certo periodo – di cui non ho precisa informazione, ma sicuramente comprendente la fine degli anni 70 – ospitò la redazione del giornale “Sa Repubblica Sarda”, di cui era direttore Gianfranco Pintore. Anche a me in quella casa capitò di passarci alcune volte perché Pinuccio e Gianfranco disponevano di una macchina di ultima generazione per la “pre-stampa” di libri e giornali che consentiva un rilevante risparmio nella fase precedente la stampa vera e propria da affidare alle aziende tipografiche. Precisamente nel febbraio del 1979 Gianni Loy, sempre a caccia di innovazione e risparmio, ci convinse a sperimentare questo procedimento per la pre-stampa degli atti (in realtà solo una parte più qualcosa di ulteriore) di un Convegno sulla Questione Sarda che come Democrazia Proletaria Sarda avevamo realizzato a Tonara pochi mesi prima, nell’anno 1978. Cosa che facemmo con risultati per noi eccezionali, in realtà modesti seppure dignitosi. Perché ne parlo? Perché Pinuccio non solo ci prestò i macchinari, peraltro gratuitamente, ma volle partecipare alla piccola impresa proponendoci di realizzare la copertina e la controcopertina. Proposta approvata immediatamente, in un battibaleno, pressapoco lo stesso tempo che bastò a Pinuccio per realizzare due disegni in carboncino, uno dei quali fu poi stampato in negativo, come si vede nell’illustrazione che sopra riportiamo. Non ci sfuggì la richiesta a Pinuccio di firmare almeno uno dei disegni. Cosa che fece volentieri. Sapevamo già da allora della grandezza di Pinuccio e la sua collaborazione per noi era quella di un grande artista e insieme di un amante appassionato della sua Sardegna, per la quale non perdeva occasione di esternare sentimenti di appartenenza, di difesa e di valorizzazione. Insomma quando gli era dato da dimostrare passione e amore per la Sardegna anche nelle più diverse circostanze, di modesto o di grande rilievo, lui c’era sempre, a prescindere.
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