Condanna per Soru in primo grado per evasione fiscale. Noi siamo garantisti e doverosamente aspettiamo tutti i gradi della procedura giudiziale. Intanto si dimette da segretario regionale del Pd. Decisione apprezzabile che gli fa onore.

Per Soru condanna in primo grado, i sardi rappresentati da indagati o condannati
5 Maggio 2016

democraziaoggiA.P. su Democraziaoggi

Non sono giorni lieti per le istituzioni, per la Sardegna, per il Paese. Ieri Satta è passato dalla cella di Bancali ai banchi del Consiglio regionale. E insisto nel dire che il Presidente Ganau avrebbe dovuto avere il coraggio di riufiutare il giuramento e farlo insediare dal commissario ad acta, nominato dal giudice. Oggi il segretario regionale del PD ed europarlamentare, nonché patron di Tiscali, Renato Soru è stato condannato a tre anni di reclusione. Evasione fiscale, signori per Soru, traffico internazionale di droga per Satta!
“Sentenza ingiusta“, sentenzia Soru. “Farò il bene dei sardi” dichiara Satta.
Soru era accusato di aver evaso 2,6 milioni di euro nell’ambito di un prestito fatto dalla società Andalas Ldt (sempre di Soru) a Tiscali. Il pm Andrea Massidda aveva chiesto una condanna a quattro anni. L’indagine su Andalas è iniziata nel 2009 dopo una trasmissione di Annozero. - segue -
“Dimissioni?” Ci penserà. Del resto c’è l’appello, la presunzione d’innocenza è sempre efficace. “Non credo di aver commesso reati, dice, credo sia una sentenza che spero venga ribaltata nelle altre fasi del processo”. Noi glielo auguriamo, ma, da cittadini, gli chiediamo nelle more di dimettersi[*]. Non è possibile che i sardi, da destra, al centro e a manca, sia rappresentata da indagati o condannati. D’accordo sulla presunzione d’innocenza, ma, di grazia, un po’ di rispetto per le istituzioni e per i cittadini!
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[* a metà mattinata di oggi giovedì 5 maggio Soru si è dimesso da segretario regionale del Pd sardo]

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