Scienza e fantascienza tra conoscenza inquietudine e meraviglia
I linguaggi e la “formazione” della parola come elemento simbolico nel cervello umano e le ipotesi di comunicazioni con civiltà extraterrestri.
Giovedì 28 aprile alle ore 18 nono appuntamento della rassegna culturale “Scienza e fantascienza tra conoscenza inquietudine e meraviglia” promossa dalla Biblioteca Provinciale nell’ambito dei programmi di promozione della lettura. L’incontro-dibattito si terrà nella sala conferenze della Biblioteca Provinciale, in cima al parco di Monte Claro, ingresso da via Mattei in auto e a piedi.
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I linguaggi e la “formazione” della parola come elemento simbolico nel cervello umano e le ipotesi di comunicazioni con civiltà extraterrestri. Imparare a pensare è solo un procedimento logico o un qualcosa di più complesso “guidato” dalla parola come elemento simbolico prodotto dal cervello umano? In questo quadro che cosa può significare parlare di ipotesi di intelligenge extraterrestri? Ed ancora: è possibile affermare, in linea teorica, che un’intelligenza artificiale possa essere equipollente a quella prodotta dal cervello umano? Si tratta di un discorso legato “solo” ad algoritmi estremamente raffinati o vi sono anche altri elementi da considerare?
Di questi argomenti si parlerà nell’incontro di giovedì 28 aprile alle ore 18 nella sala convegni dela Biblioteca Provinciale prendendo spunto dal libro di Mikael Niemi, Il manifesto dei cosmonisti attraverso un dibattito col neuroscienziato Gaetano Di Chiara e il filosofo del linguaggio Gian Pietro Storari.
Le vicende narrate nel libro sono ambientate in un futuro non meglio definito, in un universo brulicante di vita. La voce narrante è quella di un cosmonista, un viaggiatore nello spazio per professione, che racconta le vicende che hanno condotto all’esplorazione privata dello spazio in cui si incontrano modi di essere e di vivere molto diversi e un’originale e intrigante storia degli androidi di uno dei tanti futuri possibili.
Gaetano Di Chiara, Università di Cagliari, neuroscienziato già allievo di Gian Luigi Gessa, ha ricoperto numerosi incarichi nazionali e internazionali, tra cui quello di Presidente della Federation of the European Neuroscience Societes (FENS).
Gian Pietro Storari, Università di Cagliari, filosofo della scienza, già allievo di Silvano Tagliagambe, coordinatore di vari progetti di ricerca, ha approfondito in particolare problemi legati alla filosofia dei linguaggi ed è docente di filosofia e teoria dei linguaggi.
L’incontro dibattito di giovedì 28 aprile (ore 18) con Gaetano Di Chiara e Gian Pietro Storari sarà coordinato da Roberto Paracchini (ideatore della rassegna), col supporto di Rossella Briganti e Antonella Pinna che illustreranno il libro.
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