SCIENZA E FANTASCIENZA tra CONOSCENZA INQUIETUDINE e MERAVIGLIA
Pensare la natura ed essere “pensati” dalla natura, quando la natura diventa il Prometeo principale
Giovedì 31 marzo alle ore 18 quinto appuntamento della rassegna culturale promossa dalla Biblioteca Provinciale nell’ambito dei programmi di promozione della lettura. L’incontro-dibattito si terrà presso la sala conferenze della Biblioteca Provinciale, parco di Monte Claro, ingresso da via Mattei in auto e a piedi. – segue –
Pensare la natura ed essere “pensati” dalla natura, quando la natura diventa il Prometeo principale. L’essere umano è abituato a “dominare” la natura, ma ultimamente ci sono segnali di forte “insofferenza” da parte della natura verso questo tipo di dominio. Nello stesso tempo tutti noi siamo parte della natura e con questa viviamo in un rapporto non solo collettivo ma anche personale molto più stretto di quello che possa sembrare. Noi leggiamo l’ambiente in cui viviamo ma, nello stesso tempo, questo disegna la nostra mente. L’essere umano è tale in quanto è un essere sociale e culturale, quindi immerso nelle interrelazioni ambientali-naturali. Di questi argomenti e di tanto altro si parlerà nell’incontro di giovedì 31 marzo coi due scienziati Giovanni Biggio ed Edoardo Boncinelli prendendo spunto dal libro “Annientamento” di Jeff Vandermeer, considerate uno dei più interessanti autori della fantascienza post cyberpunk. Il libro rappresenta il primo volume della “Trilogia dell’Area X”, un’opera insolita e incatalogabile che lo scorso anno ha smosso il panorama fantascientifico internazionale scalando classifiche di vendita e ottenendo l’inatteso plauso della critica. Nell’opera, la cui voce narrante è una biologa, la protagonista più importante è la natura di questa misteriosa Area X, un territorio dove un fenomeno in costante espansione e dall’origine sconosciuta altera le leggi fisiche, trasforma gli animali, le piante, sembra manipolare lo stesso scorrere del tempo. Un luogo in cui l’essere umano sembra aver perso la sua primogenitura per diventare un qualcosa “pensato” dalla natura.
Giovanni Biggio, neuroscienziato, proveniente dalla scuola fondata da Gian Luigi Gessa (è stato il suo primo assistente). Tra i tanti incarichi Biggio è stato professore ordinario di Neuropsicofarmacologia, direttore del dipartimento di Biologia sperimentale, socio fondatore e segretario esecutivo della Società Italiana di Neuroscienze (dal 1984 al 1994), membro European College of Neuropsychopharmacology (ECNP); presidente della Società Italiana di Neuropsicofarmacologia dal 2008 e membro America College of Neuropsychopharmacology dal 2009. Biggio è considerato uno dei più autorevoli esperti nel meccanismo d’azione degli psicofarmaci.
Edoardo Boncinelli. Genetista e divulgatore scientifico, dopo la laurea in fisica si è dedicato allo studio della genetica e della biologia molecolare con particolare riferimento allo sviluppo embrionale degli animali superiori e dell’uomo. L’approfondimento dei meccanismi di formazione dell’asse corporeo e della corteccia cerebrale ha portato la sua ricerca a intrecciarsi con le neuroscienze e con l’indagine delle funzioni mentali superiori. Tra I suoi tanti incarichi, ha diretto il laboratorio di biologia molecolare presso l’Istituto scientifico universitario “San Raffaele” e il Centro per lo studio della farmacologia cellulare e molecolare del CNR. Attualmente insegna biologia e genetica all’Università Vita-Salute “San Raffaele” (Milano). A lui e al suo gruppo di lavoro si deve l’individuazione di una famiglia di geni (detti geni architetti) atti al controllo del corretto sviluppo corporeo. Accanto all’attività di ricerca scientifica Boncinelli ha intrapreso una brillante carriera come saggista e divulgatore scientifico con all’attivo una cinquantina di libri.
L’incontro dibattito di giovedì 31 marzo (ore 18) con Giovanni Biggio ed Edoardo Boncinelli sarà coordinato da Roberto Paracchini (ideatore della rassegna), con la lettura di brani del libro fatte da Dafne Satta.
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- Dipinto di Filippo Figari, alula magna Università di Cagliari (Foto Francesco Cogotti)
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