Cagliari verso le elezioni

AladinDibattito-CA_2_2-300x130Elezioni comunali: a Zedda e a Lobina domando…
22 Marzo 2016

democraziaoggi loghettodi Andrea Pubusa su Democraziaoggi

Inizia la campagna elettorale e tutti ci promettono tutto. Ricordate Zedda? Impegno per il lavoro, cultura, partecipazione democratica: non più sogni calpestati da sindaci di destra, ma obiettivi al centro dell’amministrazione di sinistra. “Ora tocca a noi“, diceva il suo slogan, intrigante, coinvolgente e pieno di promesse. Associazioni, democratici, combattenti e reduci della sinistra, lavoratori, disoccupati ce l’abbiamo messa tutta per eleggerlo. E poi? Giardinetti, strade e piazze come Mariano Delogu, ma di cultura, lavoro e partecipazione neanche l’ombra. Associazioni culturali per strada, neanche uno straccio di sede, neppure all’ANPI alla quale l’aveva esplicitamente promessa! E la partecipazione? A livello comunale c’è una ricca esperienza in Italia e nel mondo, a partire dal mitico bilancio partecipato di P. Allegre o dal “dibattito pubblico” francese, ma a Cagliari silenzio assoluto, tematica tabù. Il sindaco neppure concede udienza. Da questo punto di vista era più aperto perfino Emilio Floris che, magari non faceva granché, ma almeno ti ascoltava.
A Zedda, però, al pari di tutti i candidati del centrodestra come lui è stato nella sostanza, una domanda la pongo: come voterai al referendum costituzionale di ottobre? - segue - Direte: è un tema così alto, da esulare completamente dall’orizzonte municipale. Ribatto: proprio perché investe la base della nostra convivenza, non c’è livello di governo o amministratore che non abbia il dovere politico di rispondere a questo quesito. E’ dirimente. Per chi difende la Costituzione contro la manomissione Renzi-Boschi-Verdini è indispensabile sapere in quale sponda si sta in questa partita fondamentale per il futuro del Paese. E allora, chiedo a Massimo: sei per lo scasso renziano o sei per ripartire, nella riforma delle nostre istituzioni, dall’impianto della Costituzione? Sei per la prospettiva autoritaria, voluta da Renzi in combutta con Alfano Verdini e B., o vuoi snellire l’impianto costituzionale mantenendo al centro e rilanciando la rappresentanza democratica?
Lo so, caro Massimo, puoi fare il furbo, come spesso ti capita di fare, e non rispondere nella speranza di buscare voti da chi è per il sì e da chi è per il no; ma devo avvertirti che il silenzio nel fronte del NO sarà elemento sufficiente per non votarti.
Questa domanda, naturalmente, non la pongo alla Martinez e a Lobina, che – è ben noto – sono per la difesa e il rilancio della Costituzione. Il M5S, del resto, è il più strenuo difensore della Carta in Parlamento. Enrico nelle battaglie democratiche c’è da quando aveva ancora i pantaloni corti e, coerentemente, è ancora in questa sponda. A Lobina chiedo invece come si schiererà se – com’è probabile – la Martinez andrà al ballottaggio? Voterà Zedda o Martinez. Anche questo è un quesito dirimente per molti, almeno per tutti coloro che ritengono cha la Casta vada sconfitta senza far pringionieri e che il PD sia parte ormai integrante e, oggi, soggetto principale di questo impasto di privilegio, corrutela e arroganza.
Ho detto e ripeto che la presenza di Enrico Lobina (possibilmente con una pattuglia di eletti) in Consiglio comunale è auspicabile, ma a una condizione: che il suo voto neppure indirettamente e remotamente finisca per rinforzare il PD.
E allora, compagni ed amici di Cagliari Città Capitale cosa ci dite? So che risponderete con chiarezza, ma ricordate che, anche per voi, vale il vecchio brocado: in caso di silenzio, niente voto.

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