Scienza e fantascienza tra conoscenza, inquietudine e meraviglia
E’ il titolo della rassegna culturale che inizierà giovedì 3 marzo alle ore 18. L’iniziativa, promossa dalla Biblioteca provinciale nell’ambito del programma di promozione della lettura, si svolgerà nella sala convegni Emilio Lussu della Biblioteca provinciale (situata in cima al parco di Monte Claro, ingresso in auto da via Romagna).
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La fantascienza oggi, immagini di futuro tra utopie e distopie, è il titolo dell’incontro che si svolgerà giovedì 3 marzo alle ore 18 con un dibattito con Franco Meloni, già professore ordinario di fisica della materia presso il corso di laurea in fisica nell’Università di Cagliari, sostenitore e promotore di innovativi settori di ricerca volti anche al recupero di zone industriali dismesse, nonché attento cultore di letteratura di fantascienza; il tutto prendendo spunto dal libro L’inferno comincia nel giardino di Jonathan Lethem (scrittore e saggista statunitense). Si discuterà sul ruolo della fantascienza oggi sia nei suoi rapporti con le scienze, che in termini sociologici e pedagogici.
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Ma perché la fantascienza? Si può dire che sino alla fine del secolo scorso scienza e fantascienza hanno spesso marciato, più o meno, di pari passo caratterizzandosi, la fantascienza, in due grandi filoni: uno, che si può far risalire a Giulio Verne, per lo più teso all’avventuroso, al meraviglioso e al cosmico, e con un interesse affascinato verso il progresso tecnico-scientifico; l’altro, riconducibile al filone aperto da George Wells, volto a un atteggiamento più scettico, che guarda al futuro con occhio critico e preoccupato per l’uso che l’essere umano fa dello sviluppo del pensiero tecnico-scientifico. E così si ha, per fare alcuni esempi, da un lato il formidabile progresso della fisica, della matematica e della biologia nei primi due terzi del secolo scorso (dalla relatività generale alla fisica quantistica, dalle geometrie non euclidee agli indecidibili di Kurt Godel, dai vaccini al codice genetico); e, dall’altro e in parallelo, si ha l’uso delle bombe atomiche nella seconda guerra mondiale e l’aumento del dislivello economico col sud del mondo. Da cui l’entusiasmo e lo scetticismo della fantascienza. – SEGUE –
In generale, però, è possibile affermare che la fantascienza, sia nel cinema che nella letteratura (si pensi ai classici Isaac Asimov e Robert Heinlein), ha cercato di leggere (in positivo o in negativo) i possibili sviluppi del progresso tecnico-scientifico e questo sino a quasi tutto il secolo scorso.
Ora invece, e grazie ad altri impetuosi sviluppi scientifici (dalla gravità quantistica alle nuove teorie cosmologiche, dalle neuroscienze che zoomano sempre più in profondità nel nostro cervello, sino al cosiddetto secondo cervello o cervello viscerale; dalle matematiche – di cui sono figli i progressi della telematica e delle teorie della complessità – all’imporsi delle così dette scienze di confine, che stanno aprendo altri fascinosi mondi legati alle interconnessioni del sapere), il quadro sta ulteriormente mutando e la bandiera della meraviglia è diventata – se così si può dire – sempre più intrinseca alle scienze sino a farle conquistare la testa del corteo dell’immaginazione. Con paradigmi (scienze, da un lato e fantascienza, dall’altro) che stanno sempre più perdendo la loro connotazione precisa in un virtuoso meticciato culturale.
Da qui l’idea di un discorso articolato (proposto in diversi linguaggi) e multidisciplinare su “Scienza e fantascienza tra conoscenza, inquietudine e meraviglia” in cui quest’ultimo predicato, la meraviglia (mirabilia, cose meravigliose; mirabilis, ammirevole), diventa uno degli elementi più potenti e unificanti della cultura contemporanea: dall’immaginazione scientifica a quella artistica.
Il progetto, che si svolgerà nello spazio temporale di oltre otto mesi, si articolerà su tre moduli: il primo, legato alla presentazione di diversi libri scritti da alcuni dei più autorevoli autori di fantascienza contemporanea (più i classici Italo Calvino e Jorge Luis Borges) col supporto di scienziati, filosofi, linguisti e scrittori, più originali interventi musicali e la presenza di alcuni attori, si svolgerà da marzo a fine maggio; il secondo modulo, che consiste in una rassegna cinematografica di film di fantascienza (dai primi del Novecento sino ad oggi), si svolgerà nel periodo estivo da giugno a fine agosto; il terzo modulo infine, che si svolgerà in auturnno e comprenderà una serie di dibattiti scientifici (che prenderanno spunto dai film proiettati in estate o dai libri da cui sono tratti), alcune piece teatrali, mostre del fumetto di fantascienza, interventi sul web e la fantascienza e le stampanti 3D, si svolgerà da metà settembre a metà novembre.
Il progetto, promosso dalla Biblioteca provinciale e ideato e coordinato dal giornalista scientifico Roberto Paracchini, si avvale di un comitato scientifico composto dal genetista Edoardo Boncinelli, il neuroscienziato Gian Luigi Gessa, la linguista e filologa Cristina Lavinio, il fisico delle particelle elementary Giuseppe Mezzorani e il filosofo della scienza Silvano Tagliagambe. Il tutto supportato anche da altre specifiche competenze (Gianni Olla, Bepi Vigna e Antonelo Zanda) e dalla collaborazione della Società Umanitaria – Cineteca Sarda, dell’associazione ScienzaSocietàScienza, dell’associazione Appariscienza e della Società Servizi Socioculturale.
La fantascienza oggi, immagini di futuro tra utopie e distopie, è il titolo dell’incontro che si svolgerà giovedì 3 marzo alle ore 18 con un dibattito con Franco Meloni, già professore ordinario di fisica della materia presso il corso di laurea in fisica nell’Università di Cagliari, sostenitore e promotore di innovativi settori di ricerca volti anche al recupero di zone industriali dismesse, nonché attento cultore di letteratura di fantascienza; il tutto prendendo spunto dal libro L’inferno comincia nel giardino di Jonathan Lethem (scrittore e saggista statunitense). Si discuterà sul ruolo della fantascienza oggi sia nei suoi rapporti con le scienze, che in termini sociologici e pedagogici.
L’inferno comincia nel giardino è un libro suggestivo che meticcia il quotidiano col fantascientifico e l’onirico: un padre di famiglia che torna periodicamente dall’aldilà (che potrebbe essere un disturbato paesaggio interiore) e aiuta suo figlio a progettare un videogame ispirato alle sue avventure ultraterrene; un inferno popolato di bellissime streghe a cavallo e cani robot; un felino alieno che segue a mo’ di angelo custode due spacciatori di crack dilettanti; un penitenziario le cui mura sono fatte di criminali incalliti; una schiera di dormiglioni il cui sonno aiuta le piante, ecc. Queste e molte altre sono le creazioni della fantasia visionaria di Lethem, che in sette irresistibili racconti mescola in maniera geniale il noir, la fantascienza e la pura fiaba, giocando a nascondere gli orrori del quotidiano dietro il velo della surrealtà.
Introduce e coordina Roberto Paracchini.
(Comunicato stampa)
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