LEZIONE DI SOVRANISMO. Il presidente della Corsica Gilles Simeoni parla come un capo di stato: l’autonomia che ci da la Francia non ci basta. In Italia il Governo Renzi vuole ridimensionare l’autonomia sarda, se possibile abrogando la specialità della Sardegna come delle altre regioni a statuto speciale
Abbiate la pazienza di vedere fino in fondo il filmino sull’incontro tra la delegazione sarda e quella della Corsica pubblicato sul sito della RAS. Perché al termine potete ascoltare il breve discorso del presidente corso Gilles Simeoni. Lui parla come un capo di stato e rivendica più autonomia dalla Francia (che spesso non capisce). In Italia il Governo Renzi tende a ridimensionare le autonomie locali, specie quelle regionali, arrivando a perseguire l’obiettivo di abolire “la specialità”!
http://www.regione.sardegna.it/xml/getpage.php?cat=7873
Sardegna e Corsica per macroregione nel Mediterraneo
Pigliaru: felici di cogliere l’opportunità assieme alla Corsica
DCUMENTAZIONE
(Regioni.it 2880 – 12/02/2016) Patto istituzionale tra Sardegna e Corsica per la creazione di una Macroregione. “L’Europa ci consente di ragionare in termini di macroregioni e noi siamo felici di cogliere l’opportunità assieme alla Corsica”. L’indirizzo è stato dato dal presidente della Regione Sardegna, Francesco Pigliaru, nel corso dell’incontro con il presidente del Consiglio esecutivo della Corsica, Gilles Simeoni. – segue -
“Nell’incontro di oggi ci siamo limitati ad elencare i titoli dei temi che affronteremo assieme, ma già tra un mese saremo in grado di riferire sui contenuti”, ha dichiarato il presidente Pigliaru.
I temi messi sul tappeto sono quelli della mobilità, i trasporti, la continuità territoriale, l’energia, la fiscalità di vantaggio, la gestione di un turismo sostenibile, la sua destagionalizzazione, l’innovazione e la ricerca.
Se ne riparlerà presto tra un mese nel corso dell’incontro previsto ad Ajaccio il 14 o il 15 marzo.
La Macroregione potrebbe comprendere anche le isole Baleari: “due giorni fa – spiega Pigliaru – sono stato a Bruxelles e ho discusso con la presidentessa delle isole, anche con lei abbiamo condiviso idee comuni sugli stessi temi”.
“Ci sentiamo a casa - ha detto Gilles Simeoni – l’incontro di oggi è fondamentale perché manifestiamo la volontà di camminare assieme. E’ il primo incontro all’estero organizzato da quando sono presidente, ma è stata una scelta naturale, anzi abbiamo aspettato fin troppo tempo”. E si poi soffermato sulla questione della continuità territoriale: “vorremmo considerarla tra le nostre isole e il resto del Mediterraneo”.
Pigliaru si è incontrato a Bruxelles anche con il presidente delle Baleari Armengol per lavorare insieme e quindi “raggiungere più rapidamente obiettivi comuni”. Pigliaru spiega che “al primo posto abbiamo messo i trasporti, poi l’energia e il turismo, ma anche l’autonomia e la specialità, con particolare attenzione alla fiscalità nei rapporti con i rispettivi governi centrali. Un patto tra isole che, su invito del governo delle Baleari, sigleremo da loro nei prossimi mesi”.
————————————————–
(Dal sito web della Regione Sardegna) Incontro Sardegna- Corsica. Pigliaru: “Ragioniamo come macroregione d’Europa”"La nostra proposta del patto tra isole prende corpo”, ha detto il presidente Pigliaru al termine dei lavori. “Oggi abbiamo scritto i titoli e definito le modalità secondo cui organizzare i contenuti”.
CAGLIARI, 12 FEBBRAIO 2016 – Una nuova stagione di rapporti tra Sardegna e Corsica, con al centro i temi dell’insularità, svantaggi da superare e opportunità da cogliere. Questo il centro dell’incontro istituzionale e della prima giornata di lavoro comune tra il presidente della Regione Francesco Pigliaru e il presidente della Corsica Gilles Simeoni, prima a Villa Devoto dove hanno incontrato la stampa insieme al presidente del Consiglio regionale Gianfranco Ganau, poi in Consiglio per la riunione con i capigruppo dell’assemblea sarda.
Per Simeoni, in Sardegna su invito del presidente Pigliaru, è stato il primo viaggio istituzionale all’estero. Dopo la visita al Museo archeologico per ammirare le statue di Mont’e Prama, la delegazione del governo corso, composta Jean-Félix Acquaviva (Trasporti e montagna), Fabienne Giovannini (Agenzia Urbanistica e pianificazione territoriale), Jean-Christophe Angelini (Sviluppo economico) e Saveriu Luciani (lingua e cultura corsa, gestione idraulica), ha lavorato insieme ad alcuni assessori della giunta sarda in incontri separati, per mettere a fuoco gli ambiti di condivisione. Ai tavoli erano presenti Gianmario Demuro (Affari generali e riforme), Donatella Spano (Ambiente), Paolo Maninchedda (Lavori pubblici), Massimo Deiana (Trasporti), Francesco Morandi (Turismo) e Cristiano Erriu (Urbanistica). I punti sono stati fissati nella riunione generale, guidata da Pigliaru e Simeoni e in cui sono stati definiti i prossimi passi: gli uffici da subito al lavoro per affiancare ai dossier già avviati con le Baleari quelli aperti oggi con la Corsica, a metà marzo la visita istituzionale del presidente Pigliaru ad Ajaccio e all’inizio di maggio l’incontro a tre alle Baleari.
“La nostra proposta del patto tra isole prende corpo”, ha detto Francesco Pigliaru al termine dei lavori. “Oggi abbiamo scritto i titoli e definito le modalità secondo cui organizzare i contenuti. Come abbiamo detto due giorni fa a Bruxelles nella riunione con la presidente delle Baleari Francina Armengol, gli svantaggi dovuti alla discontinuità territoriale causano alle nostre regioni gli stessi problemi che, nel tempo, sono stati affrontati spesso in modo molto diverso, arrivando a risultati altrettanto diversi. Abbiamo deciso di comparare le esperienze – ha spiegato il Presidente della Regione – ragionando insieme su trasporti, energia, turismo, sostenibilità e in generale sviluppo dei nostri territori, così fortemente caratterizzati dalla condizione geografica. Vogliamo confrontarci anche sui rapporti che ognuno di noi ha con il proprio governo centrale, sulle nostre visioni di autonomia, su quanto ne deriva in termini di responsabilità. Sardegna, Corsica e Baleari potranno presentarsi unite a discutere di insularità con l’Unione europea, e farlo partendo da una prospettiva condivisa e su cui si è lavorato congiuntamente. Non ci interessa formare un’associazione d’intenti – ha concluso Francesco Pigliaru -, ma essere pragmatici, per raggiungere tutti più rapidamente i nostri obiettivi. È l’Europa a offrirci l’opportunità di pensare alle nostre isole come a una macroregione, sta a noi coglierla.”
Lascia un Commento