con gli occhiali di Piero…
S.ANTIOCO MARTIRE
Oggi (secondo altri il 13 dicembre) si commemora S.Antioco del Sulcis.
Nato in Cappadocia nel 95 dell’era cristiana, medico, fu arrestato per la sua propaganda della fede cristiana e condannato “ad metalla” nelle miniere del Sulcis, anche se forse non fu schiavo nelle miniere in quanto eremita in una grotta dov’era custodito dal soldato Ciriaco. Antioco commise l’errore di convertire anche il suo carceriere Ciriaco e quindi fu condannato a morte in quanto recidivo. Mori nel 127 e morendo invocò la benedizione divina sul popolo della Sardegna. Divenne così santo patrono della Sardegna, e tale risulta in un documento del Giudice di Cagliari (1520).
Tale gloria conserva ancora oggi, pur dovendola dividere non con S.Efisio, come alcuni credono, ma con la Madonna di Bonaria, che fu proclamata massima patrona della Sardegna nel 1907 da papa Pio X.
S.Antioco ha dato anche il suo nome all’isola e alla città del Sulcis, che gli dedica una sagra (siamo quest’anno alla 656ma edizione).
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80 MILIONI SUPERVELOCI
Nell’epoca dei tagli a tutto l’utile, al bello e al necessario, la Regione Sarda, con la sua Giunta democratica, sovranista e indipendentista, oltre che dotta ed esperta, spende 80 milioni di euro perchè, finalmente, dopo circa 500 giorni in cui il treno superveloce prende polvere su un binario morto (precisamente 475), potremo arrivare dalla stazione di Cagliari a quella di Oristano un quarto d’ora prima del solito.
Sì, perchè dopo Oristano e fino a Sassari-Portotorres o fino ad Olbia, i binari non sono idonei per reggere l’alta velocità.
Il dotto ed esperto assessore ai trasporti se n’è accorto adesso.
Però che progresso arrivare ad Oristano o da Oristano a Cagliari 15, o anche 20 minuti prima, si potrà prendere con tutta calma caffè e croissant al bar della stazione prima di andare a scuola o al lavoro.
Se lo valeva un’ottantina di milioni…
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C’è poco da ridere (Raffaele Deidda, su pagina fb)
Letteralmente preso d’assalto il treno super veloce che farà risparmiare 15 minuti sulla tratta Cagliari – Oristano. Per proseguire fino a Sassari sarà meglio scendere e andare a piedi. Perché, come dice l’assessore regionale, la rete ferroviaria non è idonea a reggere l’alta velocità.
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