con gli occhiali di Piero…
QUATTRO ANNI FA MORIVA ROMAGNINO. TRA DUE ANNI IL CENTENARIO DELLA NASCITA
(Gli occhiali di Piero 11/11/2013) L’11 novembre di due anni fa, a quasi 94 anni, moriva Antonio Romagnino.
Cagliaritano, insegnante, giornalista e scrittore, era nato il 25 novembre 1917. Memoria della vecchia Cagliari, di cui scriveva sul quotidiano L’Unione Sarda, ebbe molteplici esperienze: due lauree, prigioniero di guerra, ambientalista e uomo di cultura, vero liberale, candidato nelle liste del PCI, fondatore e presidente della sezione sarda di Italia Nostra, presidente degli Amici del Libro.
Celebrandone la memoria un anno fa, alla Fiera del Libro di Torino, lessi, tra l’altro, un suo brano da “Torri e mare”:
“… dire ‘pirrese’ voleva dire tonto. Mio padre, che era nato a Pirri, incantava tutti con la sua parola. Ma pirrese non vuol dire quasi più nulla, ora che l’antico Comune se l’è mangiato tutto la città, cresciuta fin là e oltre. E neppure ‘pirreria’ che per i cagliaritani arroganti valeva per stupidaggine campagnola, è appena un poco comprensibile.”
Oggi è san Martino. La data è celebre e celebrata in poesia (ricordate? “La nebbia agli irti colli…”) e nei proverbi “San Martino ogni mosto è vino”, infatti era in questo giorno che, fino a qualche tempo fa, si presentavano i vini novelli, la cui presentazione di anno in anno si sta anticipando.
Per san Martino però è bello ricordare proprio il santo, quello famoso che tagliò il suo mantello per darne metà a un poveretto che tremava per il freddo. Mi viene da pensare che c’è un insegnamento in quel gesto del santo: i tagli, quelli santi, si devono fare a quelli che hanno per dare a quelli che non hanno, il contrario non è nè santo, nè giusto, nè bello.
Utilizzato da Romagnino per la copertina del suo libro “La mano sul mento”: Ritratto del dottor Gachet, opera pittorica di Vincent Van Gogh eseguita nel 1890.
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