Promozione della Sardegna

basiGrazie, signor questore, ma non lo faccia più!Basi2
3 Novembre 2015

democraziaoggiAndrea Pubusa su Democraziaoggi

Signor questore, se fossi un pubblicitario, non baderei a spese pur d’ingaggiarla. Sì, signor questore perché, se questa manifestazione contro Trident ha avuto una grande copertura mediatica, il merito è tutto suo. Quale amplificazione hanno dato all’iniziativa i suoi inappropriati proclami alla stampa! E quali le sue maldestre iniziative! S’immagini se la manifestazione si fosse svolta, con un questore normale, di buon senso. Mi creda, non avrebbe fatto notizia. I pacifisti avrebbero sfilato in corteo verso S. Anna Arresi o nella spiaggia, gridando tranquillamente i loro slogan “A foras is basis”, “No a sa gherra!” “Boleus trabballai in paxi” e simili. E tutto sarebbe andato liscio. Traffiletto su L’Unione sarda e su La Nuova e niente più. Lei invece ne ha fatto un evento nazionale e forse persino internazionale. Grazie per questo impagabile contributo alla causa. L’Italia sa e il mondo sa che in Sardegna c’è opposizione alle basi e ai giochi di guerra.
Se invece, guardo la sua condotta da cittadino e da giurista democratico, debbo essere severo. Lei, signor questore, ignora la Costituzione e, nonostante i miei inviti, si rifiuta di leggerla o se la legge, la legge alla rovescia. Trasforma una manifestazione di gente tranquilla e perfino allegra, con la presenza pure d’intere famigliole, in un momento di tensione. Lei è stato preavvisato per tutelare i manifestanti, per consentir loro di esercitare il loro diritto, senza intralci o pericoli connessi. Doveva, ad esempio, controllare la circolazione stradale a garanzia della sicurezza e dell’incolumità. Cosa c’entra con tutto questo l’invasione dei pullmann dei partecipanti per un controllo occhiuto dei documenti? Forse in questo modo si tutela qualcuno o qualcosa? O si è creata un’inutile tensione? E’ questo il segnale che lei, signor questore, voleva dare?
Anche il pestaggio di un drappello di una quarantina di pacifisti, che ha deviato la marcia e si è diretta nello sterrato verso il poligono, è del tutto sproporzionato. Si tratta di percorsi usuali degli abitanti e dei turisti, che portano fin dentro l’area del poligono, ma sono lontani qualche miglio dai luoghi dove si spara. Lei sa, signor questore, che nel perimetro della base rientrano anche “le montagne di sabbia”, le bellissime e bianche dune, visitate d’estate da migliaia di gitanti? In realtà la base è tanto grande che queste aree limitrofe sono, per volontà delle stesse gerarchie militari, prive di custodia e normalmente accessibili a tutti senza limitazioni. E poi, signor questore, all’esercitazione partecipano 36 mila soldati, dotati delle armi più sofisticate al mondo. Quale pericolo potevano creare 40 giovani armati solo di scritte e cartelli?
Lei in questi giorni ha ribaltato la prospettiva costituzionale anche in altro modo. La Carta ripudia la guerra, ossia enuncia il principio pacifista, e i pacifisti vengono compressi con le milizie, mentre viene protetto chi fa giochi di guerra in vista di una guerra vera. E si badi i sistemi d’arma adottati e le esercitazioni non riguardano una attività di difesa del nostro territorio, attività ammessa dall’art. 11 della Carta, ma sono mirate ad attacchi in territori lontani, ossia sono del tutto fuori dallo spirito della legge fondamentale. E, allora, visto che siamo in tempi di segnali, un segnale lo lanciamo anche noi, noi normali cittadini democratici: a questa violazione della lettere e dello spirito della Carta non ci stiamo, lo diciamo tranquillamente ma con fermezza a lei signor Questore pro tempore, come lo dicemmo a piè fermo a quel prefetto che intendeva vietare i cortei nelle vie centrali di Cagliari, per relegarli nella periferia. Non ci stiamo, a prescindere dal merito delle iniziative, perché le libertà non sono buone se ne condividiano i contenuti concreti e cattive se dissentiamo. No, sono inviolabili sempre, sono buone e sacrosante in sé, a prescindere. E noi non consentiremo che vengano conculcate. Chiaro?
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Css logoCOMUNICATO STAMPA della C.S.S. Confederazione Sindacale Sarda
Caro Sig. Questore di Cagliari, e se dovessimo noi sardi dare a lei il foglio di via come indesiderato nella nostra terra ?
Un tempo nelle prerogative della RAS era previsto che il Presidente della Giunta Regionale della Sardegna esprimesse il gradimento sulle alte cariche e sui Manager delle Aziende di Stato. inviate nell’Isola. Ricordo che il compianto Presidente Mario Melis non esitò a negare l’assenso alla nomina del Presidente dell’Enel in Sardegna bloccandola.
Se il Presidente Francesco Pigliaru interpretasse correttamente il grido dei sardi contro le servitù militari e lo stupro delle esercitazioni Nato Trident Juncture,dovrebbe uscire pubblicamente dichiarando il non gradimento di tutte quelle autorità che hanno permesso questo disastro nella nostra Sardegna.
Sul comportamento del Questore di Cagliari ,che ha ordinato l’aperta repressione di una manifestazione pacifica e popolare davanti al perimetro della base di Teulada dove si svolgevano le esercitazioni di guerra non autorizzate e illegali per lo spirito e la lettera della Costituzione Italiana,non solo non si deve tacere,ma il Presidente della Giunta della Sardegna dovrebbe chiedere il trasferimento dello stesso Questore che ha offeso la dignità del popolo sardo.

CAGLIARI, 4 novembre 2015

Il Segretario Generale della CSS Dr Giacomo Meloni

One Response to Promozione della Sardegna

  1. COMUNICATO STAMPA della C.S.S. Confederazione Sindacale Sarda

    Caro Sig. Questore di Cagliari, e se dovessimo noi sardi dare a lei il foglio di via come indesiderato nella nostra terra ?
    Un tempo nelle prerogative della RAS era previsto che il Presidente della Giunta Regionale della Sardegna esprimesse il gradimento sulle alte cariche e sui Manager delle Aziende di Stato. inviate nell’Isola. Ricordo che il compianto Presidente Mario Melis non esitò a negare l’assenso alla nomina del Presidente dell’Enel in Sardegna bloccandola.
    Se il Presidente Francesco Pigliaru interpretasse correttamente il grido dei sardi contro le servitù militari e lo stupro delle esercitazioni Nato Trident Juncture,dovrebbe uscire pubblicamente dichiarando il non gradimento di tutte quelle autorità che hanno permesso questo disastro nella nostra Sardegna.
    Sul comportamento del Questore di Cagliari ,che ha ordinato l’aperta repressione di una manifestazione pacifica e popolare davanti al perimetro della base di Teulada dove si svolgevano le esercitazioni di guerra non autorizzate e illegali per lo spirito e la lettera della Costituzione Italiana,non solo non si deve tacere,ma il Presidente della Giunta della Sardegna dovrebbe chiedere il trasferimento dello stesso Questore che ha offeso la dignità del popolo sardo.

    CAGLIARI, 4 novembre 2015

    Il Segretario Generale della CSS
    Dr Giacomo Meloni

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