con gli occhiali di Piero…

GLI-OCCHIALI-DI-PIERO1-150x1501414Deu ddu sciu chi su sardu est morendi.
FUEDDA SARDU
PIBIREDDU PIBIREDDU

Pibireddu Pibireddu
ita portas in su scarteddu?
Agus e agullas,
agullas de oru
agullas de prata,
boccimì aundi m’agattas
.
———————————————-
Maureen_O'Hara_Black_Swan_3MAUREEN O’HARA
Oggi, 24 ottobre 2015, se n’è andata, pacificamente nel sonno, una delle più belle e brave attrici del cinema mondiale.
Aveva appena compiuto 95 anni, essendo nata il 17 agosto 1920, a Dublino, la rossa irlandese, scoperta da Charles Laughton, col quale ebbe la ventura di interpretare la zingara Esmeralda, nel film Notre Dame, dove Laughton era il gobbo Quasimodo. Questo film le aprì una lunga carriera:
Com’era verde la mia valle, Miracolo nella 34a strada, Rio Bravo, Un uomo tranquillo, e tanti altri film, diretta da grandi registi, quali Hitchcock, Ford, Hathaway, Renoir, Lang, Ray, per dirne solo alcuni.
Memorabili i film nei quali, diretta da Ford, è al fianco di John Wayne.
Ha lavorato dal 1938 fino al 1991 per il cinema, e fino al 2000 per la televisione. Ancora a 94 anni non aveva perduto la sua bellezza e la sua grinta di donna irlandese.
Orgogliosa delle sue origini irlandesi, il lavoro però l’ha tenuta a vivere negli Stati Uniti: è morta nella sua casa di Boise, capoluogo dell’Idaho, nel nord-ovest degli Usa, abbastanza lontano da Hollywood, dove comunque il suo nome inciso nel Walk of Fame rimane incancellabile.
———————
GIOVEDI’ NERO
Comprate azioni
Il 24 ottobre 1929 era giovedì e fu l’inizio del disastro di Wall Street, che culminò il 29 ottobre 1929, il martedì nero, con il crollo definitivo della Borsa di New York.
Due giorni prima le banche dichiaravano che le condizioni del mercato azionario erano “fondamentalmente sane”. Quel giovedì 11 speculatori si tolsero la vita.
Il martedì 29 la perdita fu pari a 10 miliardi di dollari.
Quanti avevano comprato azioni all’inizio dell’anno, e non si uccisero, impiegarono tutta la vita per mettersi in pari.
————————————————
Hitler voleva sterminare tutti, tedeschi compresi.
WERNER SEELENBINDER
Il 24 ottobre 1944 nel lager di Brandeburg si procede all’esecuzione di un gruppo di detenuti. Sono tutti malridotti, uno solo ha ancora una notevole prestanza fisica. E’ lui che grida agli altri prigionieri: “compagni, resistete! A morte Hitler! Salutateci l’Armata Rossa!”
Non è un ebreo, non è un polacco, non è uno zingaro… E’ un tedesco.
WERNER-SEELENBINDERE’ Werner Seelenbinder, comunista, campione internazionale di lotta greco-romana, nato a Stettino il 2 agosto 1904, 2 medaglie di bronzo in Europa e 6 medaglie d’oro in Germania.
Ricevendo la medaglia d’oro non ha salutato Hitler, non ha salutato con la mano tesa, ha tenuto le mani dietro la schiena, non ha cantato l’inno nazista. Viene incarcerato il 4 novembre del 1942, torturato, da un lager all’altro. L’atleta Charlotte Eisenblatter, comunista e femminista, sua moglie, anche lei arrestata nel 1942 (vedi Aladin pensiero, 24 ottobre 2013) è morta in agosto, torturata e uccisa nel carcere di Berlino.
Werner dal carcere scrisse a suo padre: “spero di essermi conquistato un posto in qualche cuore”.
A lui è intitolato uno stadio, il suo volto figurò in un francobollo della DDR.
———————————
Peperino, peperino, cosa porti nel cestino? Aghi e spille, spille d’oro, spille d’argento, uccidimi sul momento. Traduzione e adattamento miei, ma nelle filastrocche non è tanto importante il significato, quanto la musica. Es. italiano: Bimbì e bombò, tre galline e tre capò ecc.

Lascia un Commento

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

È possibile utilizzare questi tag ed attributi XHTML: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <strike> <strong>