con gli occhiali di Piero…

Francesco_cocco_ortuGLI-OCCHIALI-DI-PIERO1-150x15014131FRANCESCO COCCO ORTU
Francesco Cocco Ortu nasce a Benetutti il 22 ottobre 1842.
La Sardegna è ancora Regno, la “fusione perfetta” deve ancora compiersi.
Il nonno di Francesco, l’avvocato Giuseppe Ortu, ha partecipato ai moti di fine Settecento, alla congiura di Palabanda del 1812.
Da bambino Francesco sente le discussioni, i dubbi, le incertezze che suo padre e suo nonno mantengono nei riguardi della Fusione, ma appunto è solo un bambino.
A 21 anni, laureato, entra in politica, ma fuori da logge massoniche e varie consorterie: diventa consigliere comunale, poi sindaco di Cagliari, deputato e Ministro di Grazia e Giustizia, Ministro dell’Agricoltura e Commercio.
E’ un governativo, un conservatore, malvisto dai socialisti che lo chiamano “genio malefico”, ma comunque genio, ed è animato da una sincera volontà di operare per il bene dell’Isola, convinto che questo bene coincida col bene dell’Italia.
Promuove una legislazione speciale, crea il Corpo degli ispettori del Lavoro,
l’assicurazione infortuni e il riposo festivo, le Cattedre Ambulanti per l’Agricoltura, il Magistrato delle Acque, promuove il credito agrario, la sistemazione idraulica, la grande diga sul Tirso.
All’avvento del fascismo ha la statura morale di dire al re:
“Ricordi che la storia registrerà che Sua Maestà si sarà pentito di aver dato i pieni poteri a Mussolini”.
Vota contro il governo Mussolini e si dimette da capogruppo dei liberali.
Ritiratosi, muore a Roma il 4 marzo 1929.

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