Il DIBATTITO su CAGLIARI e il suo ruolo in SARDEGNA (e non solo)

ape-innovativa«Sardegna: ma c’è solo Cagliari?» E’ questo il titolo del convegno organizzato ieri a Cagliari dalla Fondazione Antonio Segni. La Nuova Sardegna e L’Unione Sarda (con più ampio spazio) ne danno conto nelle cronache odierne. Curioso che a sollecitare il dibattito su Cagliari e sul suo ruolo di capitale, tutto da ripensare e da ridefinire rispetto alla Sardegna, sia un’organizzazione di dimensioni regionali sì, ma sostanzialmente sassarese. Ad essa (e soprattutto al suo principale animatore Mario Segni) va il merito di tutto ciò. Sostanzialmente condivisibile l’impostazione delle problematiche e le indicazioni verso ulteriori approfondimenti. Forse l’ansia della primogenitura dell’iniziativa rispetto ad altre programmate in altri ambienti ha determinato una certa incompletezza di ambiti tematici e di partecipanti. Carenze che gli organizzatori crediamo abbiano messo in conto, vincendo però in termini di tempismo. Anche sui cagliaritani poco rappresentati perfino in casa propria. Ma Cagliari è (deve, o dovrebbe essere) il luogo (sardo) per eccellenza dove tutti i sardi possano (devono o dovrebbero) sentirsi a casa propria. Anche in questo aspetto si esplica la funzione di città capitale della Sardegna. Parlando di partecipanti, da notare l’assenza dei sindaci delle due città maggiormente interessate e in discussione. Forse Massimo Zedda e Nicola Sanna non sono stati neppure invitati. Così pensiamo maliziosamente, e forse non a torto (non sono stati invitati), considerato il prevalente, (in)comprensibile, impegno dei due rispetto alle contingenze del presente piuttosto che alla riflessione proiettata sul divenire. Ci sbagliamo?
Crediamo comunque che il dibattito meriti di essere riassunto e ripreso. Lo facciamo riportando i servizi dei due quotidiani sardi (cartacei), e l’unica relazione scritta allo stato disponibile che Guido Melis ha pubblicato sulla sua pagina fb, nella quale appaiono numerosi vivaci interventi di commento, che meritano attenzione. Torneremo ovviamente sull’argomento, particolarmente attuale tenendo conto di due circostanze: la discussione della legge regionale di riforma degli enti locali e le prossime elezioni comunali di Cagliari.

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