Oggi giovedì 1° ottobre 2015

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Buono a sapersi. Punt’e billettu. Il mese di Ottobre in Lingua Sarda è chiamato in modi differenti a seconda delle zone geografiche. Al sud si chiama Mes’e Ladàmini, mentre al centro nord prevale la denominazione Santuaine: la prima richiama su ladàmini, cioè il concime, e corrisponde a quella parte dell’anno in cui si concimavano i terreni; la seconda invece si riferisce all’importante festa di San Gavino Martire che si festeggia il 25 ottobre. A Ortueri e nel Mandrolisai il mese di ottobre è chiamato anche Santumiale.
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convegno 1 ottobre 15 bambini e cittàGli organizzatori comunicano che causa allerta meteo di criticità elevata, il Convegno “La città dei bambini e delle bambine: garanzie, tutela, benessere” previsto per oggi giovedì 1 Ottobre 2015, è annullato.

L’opinione. Da La Nuova Sardegna on line 1 ottobre 2015
Lo scontro governo-ue
Ridurre le tasse sulla casa farà crescere il lavoro.
di Andrea Saba
Una scelta che porterà a una ripresa dell’ occupazione nell’edilizia e in tutte le attività connesse al comparto delle costruzioni
Il contrasto fra l’Unione Europea ed il governo italiano sulle politica fiscale è molto indicativo. Alla richiesta di ridurre il peso fiscale sul lavoro e non sulla prima casa da parte della Ue Renzi ha risposto duramente: «Noi decidiamo che tasse ridurre e quali: non è un problema di competenza europea».È vero. La politica fiscale è di competenza degli stati membri. È uno dei punti di maggiore debolezza di una unione che ogni giorno di più si dimostra solo una somma di unioni burocratiche che si occupa della misura delle vongole e della lunghezza delle carote, e non esiste di fronte ai problemi politici gravi come l’emigrazione, la guerra in Siria, l’ Isis e l’Ucraina. È un assurdo che si sia affidato alla Bce il controllo della moneta europea e tutta la politica monetaria e poi sia possibile che esistano diciotto diverse politiche tributarie senza nessun coordinamento. È come guidare un camion con un solo acceleratore e diciotto freni!Da tempo ho criticato questa assurda e pericolosa situazione in un lungo saggio del 2008 (“L’Europa incompiuta e la crisi globale”. Ed. Gazzetta Ambiente 2008 n. 2), ma il ritardo di unificare le istituzioni politiche fondamentali in una unica autorità europea non si riduce e condurrà alla crisi definitiva dell’Europa nonostante la ottima politica della Bce. Renzi ha dunque risposto in modo corretto: ed ha ragione anche nel merito. L’obbiettivo principale del Governo è combattere la disoccupazione. Riducendo il peso fiscale sul lavoro si può ottenere un vantaggio in termini di occupazione, ma è un effetto debole e poco probabile. I tecnici europei ragionano come se la scienza economica fosse qualcosa di meccanico. Non è così.Il lavoro è un aggregato nel quale convergono tutti i settori della attività economica. Ed è proprio nelle aggregazioni che si nascondono i peggiori errori, diceva Schumpeter.Invece una riduzione del costo della casa, in questo momento in cui l’edilizia manifesta segni di ripresa, può avere un effetto rapido e molto più efficace sui livelli occupativi. L’edilizia è infatti il settore che crea direttamente ed indirettamente il maggiore numero di occupati: mobilio, elettrodomestici, riparazioni, idraulica, pulizie, ecc, specie, come in questa fase, ci si orienta verso il recupero dei centri storici dove non sono possibili meccanizzazioni, ma è tutto legato alla mano d’opera. Come si vede, se si vuole creare occupazione, bisogna agire su quei settori della attività economica che hanno un alta “intensità di lavoro”, e non muoversi in generale su grandi aggregazioni. C’è poi un aspetto sociale. Negli ultimi quindici anni, con i bassi tassi di interesse garantiti dall’Euro,molte famiglie hanno contratto mutui per comprarsi la casa; ma la crisi, riducendo redditi ed occupazione specie nelle fasce medio -basse, ha creato gravi difficoltà per fare fronte al pagamento del mutuo (non dimentichiamo che tutta la crisi è nata in America proprio per il mancato pagamento dei “subprime”cioè dei mutui immobiliari e col conseguente fallimento della Lehman Brothers, una della maggiori banche del mondo). Ora i mutui in Italia sono tornati a crescere e se vengono aiutati con l’eliminazione della tassa sulla prima casa, la tendenza ha la possibilità alta di consolidarsi. È una notizia ottima. Significa una ripresa della occupazione nell’edilizia ed in tutte le attività connesse, che ne hanno urgente bisogno.

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