con gli occhiali di Piero…
COME SI MASSACRA UN’ARTISTA
FRANCES ELENA FARMER
Frances Elena Farmer muore di cancro a Indianapolis il 1 agosto 1970.
Prima di morire riesce a scrivere le sue memorie.
Nata a Seattle il 19 settembre 1913, a 18 anni vince un premio di scrittura e può andare in Russia a studiare presso il Teatro d’Arte di Mosca.
A 22 anni è a Hollywood per girare due film. Uno è “Come and get it” (venite e prendete, titolo italiano Ambizione). E’ una magica affascinante apparizione.
Nel film Frances Farmer interpreta due parti, in entrambe (soprattutto nella prima)produce fascino e turbamento: prima è una smaliziata cantante di saloon, poi è sua figlia, una ragazza incantevole, innamorata della vita.
E’ subito chiamata per altri film, ma per il suo carattere nervoso la produzione le affida solo parti minori.
Nel 1942 è fermata dalla polizia: sospetta guida in stato di ubriachezza.
Poi in tribunale, per aver dato un pugno a una parrucchiera, tira un calamaio al giudice: 6 mesi di carcere, ma dal carcere la inviano al reparto psichiatrico, qui la sottopongono senza consenso a una terapia che ne aggrava le condizioni.
Va a vivere dalla sorella, poi dalla madre, ma aggredisce la madre e viene ancora ricoverata e sottoposta a elettroshock.
Rilasciata nel ’44 come guarita, è di nuovo arrestata per vagabondaggio e internata in manicomio per 5 anni: isolamento, camicia di forza, abusata dai guardiani, infine lobotomizzata.
Viene dimenticata e per alcuni anni conduce una vita finalmente “normale”, poi la riscoprono nel 1958 e per alcuni anni, fino al ’64, ottiene delle parti in teatro, al cinema e in televisione.
Negli ultimi anni viene arrestata più volte per guida in stato di ubriachezza.
Su di lei sono stati girati 3 film, il più noto è “Frances” con Jessica Lange.
L’età giusta? Un anno fa su Aladinpensiero. Consoliamoci con Epicuro.
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