Europa: raccogliamo le vecchie bandiere…
La fine del sogno europeo
Questi giorni stiamo assistendo alla fine del sogno europeo, della possibilità di costruire un’Europa dei popoli, pacifica e solidale. Ha prevalso un’altra idea d’Europa nella quale comandano i finanziari e i tecnocrati che amministrano i loro capitali. Un’Europa nella quale ciascun paese cura principalmente i propri interessi nazionali prima e al di là di qualunque altra considerazione. L’Europa è morta. L’unica possibilità resta quella di ripensare, riscrivere questo progetto su altre basi. Un’Europa vera, solidale, unita da progetti di sviluppo e progresso dei popoli che ne fanno parte, sono in molti ad auspicarla.
Benedetto Sechi. E’ morta l’Europa perché sono morti due grandi filoni di pensiero, quello socialista e quello cattolico popolare. Grande responsabilità ha chi ha pensato di poter fare a meno di queste correnti di pensiero, sostituendole con una ideologia finanziaria e monetaria e con il peggior liberismo, che pare faccia arricciare il naso perfino agli USA. A forza di continuare a dire che non c’è più differenza da destra e sinistra, che queste sono categorie vecchie e inutili, ci si è smarriti. Oggi restano i finanzieri da una parte e i salvini dall’altra.
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PAROLA DI RENZI – Non va male, anzi. Si vedono chiari segnali di ripresa. Pensate che gli italiani in condizioni di povertà assoluta (oltre quattro milioni, per intenderci) quest’anno non sono aumentati, sono sempre quattro milioni. Se non è un miglioramento dell’economia questo vuol dire che siete proprio Gufi.
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