Terra Persa, storie di land grabbing in Sardegna

land grabbing in sardegnaQuesto breve documentario racconta la corsa alla terra n_Terra-Persa-A3_15_web3e l’abuso che questa subisce in Sardegna. Le ragioni delle proteste dei comitati. La pagina fb dedicata.
Questo breve documentario racconta la corsa alla terra e l’abuso che questa subisce in Sardegna. L’isola è colonizzata da operazioni speculative che tolgono una parte consistente del territorio della regione all’agricoltura. Basi militari, wind farms, impianti fotovoltaici e termodinamici realizzati senza alcun rispetto per il territorio e in evidente antagonismo con le comunità locali. Il racconto filmico dà spazio alle voci dei comitati di protesta che combattono, in tutta l’isola, contro quest’aggressione spudorata. Le persone coinvolte nelle proteste argomentano le proprie ragioni con cognizione di causa, passione, amore. E la Sardegna, ferita, riesce a svelarci ancora angoli naturalistici d’imparagonabile bellezza.

Il documentario è stato realizzato all’interno del progetto “Apriti Sesamo” finanziato dalla Cooperazione italiana allo sviluppo – Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale. Tutte le informazioni sul documentario

Diretto, filmato e montato da Michele Mellara e Alessandro Rossi
Prodotto da Ilaria Malagutti
Una produzione Mammut Film
in collaborazione con CEFA, OSVIC, Overseas
Finanziato dalla Cooperazione italiana allo sviluppo – Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale
Animazioni grafiche di Andrea Gadaleta Caldarola
Organizzazione e logistica Paola Gaidano
Musiche originali Nicola Bagnoli
Con Franca Roiatti (giornalista); Francesco Benciolini (Via Campesina Europa); Consuelo Costa
(Comitato Gettiamo le basi); Pietro Porcedda (Comitato S’Arrieddu per Narbolia); Riccardo Chiozzi
(Comitato Inbosa); Damiano Sanna (Comitato Salviamo Tentizzos per Bosa); Graziano Bullegas
(Italia Nostra Sardegna); Maurizio Onnis (Comitato fuori dalle pale); Davide Rullo, Antonella Cenghialta,
Paolo Pinos, Federico Torresan, Irene Nuvoli, Manuela Pintus (Comitato no al progetto Eleonora);
Giovanni Cualbo (pastore); Catia Signorelli, Carlo Contu (Comitato Terra Sana); Laura Cadeddu
(Comitato No alla mega centrale); Luciana Mele (Terra che ci appartiene); Antonio Onorati
(Centro Internazionale Crocevia)

Durata 30′
Colore
Formato HD
Anno 2015- Tutte le informazioni sul documentario.
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In tema
(Dal sito web della RAS) Ambiente, indagini del Corpo Forestale sulla serra fotovoltaica di Villasor. Spano: “Operazione brillante, la Regione tutela il suo territorio”Le indagini del Corpo Forestale hanno invece condotto alle ipotesi di reato per lottizzazione abusiva, truffa aggravata e falso. La magistratura accerterà se si è trattato dell’illecita realizzazione di un impianto industriale mascherato da attività colturale. Su ordine del Gip è stata intanto disposta la misura cautelare del sequestro dell’impianto.

CAGLIARI, 2 LUGLIO 2015 – Presentato questo pomeriggio a Cagliari, nel corso di una conferenza stampa, l’esito dell’operazione Helios, condotta dal Corpo Forestale della Regione Sardegna in collaborazione con la magistratura e la Guardia di Finanza, sull’impianto fotovoltaico “Su Scioffu” di Villasor. Considerato il più grande al mondo, con i suoi 84mila pannelli divisi in 134 serre su 26 ettari di terreno agricolo, l’impianto, della società indiana Moser Bear Clean Energy in collaborazione con l’americana General Electric e affidato, per la gestione agricola, alla Twelve Energy, era stato inaugurato il 30 novembre 2011 e avrebbe dovuto produrre beni ortofrutticoli di qualità.

Le indagini del Corpo Forestale hanno invece condotto alle ipotesi di reato per lottizzazione abusiva, truffa aggravata e falso. La magistratura accerterà se si è trattato dell’illecita realizzazione di un impianto industriale mascherato da attività colturale. Su ordine del Gip è stata intanto disposta la misura cautelare del sequestro dell’impianto.

I risultati delle indagini sono stati presentati dal comandante del Corpo Forestale, Gavino Diana, che ha parlato di “verifiche doverose per quanto di elevata complessità, al fine di assicurare la tutela del territorio e lo sviluppo ecocompatibile, per accertare che si trattasse effettivamente di serre funzionali ad attività agricola e non di meri sostegni di impianti industriali, finalizzati solamente alla produzione di energia elettrica”. Il comandante Diana ha inoltre sottolineato che controlli simili proseguiranno in maniera serrata su tutto il territorio regionale.

“Il Corpo Forestale, che qui ringrazio e con cui mi complimento per i risultati conseguiti, ha portato avanti una complessa attività investigativa, volta alla tutela del territorio e dei cittadini”, ha dichiarato l’assessore della Difesa dall’Ambiente Donatella Spano, intervenuta telefonicamente da Lione, dove è impegnata nei lavori del Summit mondiale sui Cambiamenti Climatici assieme al Presidente Francesco Pigliaru. “L’Assessorato regionale, tramite il Corpo Forestale, non abbassa la guardia di fronte alle aggressioni del territorio vecchie e nuove, e anzi implementa controlli e verifiche, agendo ad alto livello tecnico e secondo principi di trasparenza e integrità, facendo sistema con l’Autorità giudiziaria. Oggi dimostriamo che la Regione Sardegna, in virtù della sua autonomia, è in grado di tutelare l’ambiente in generale e il territorio agricolo in particolare, anche da potenziali forme di aggressione e da speculazioni che tentano di impoverirlo a discapito della collettività”, ha concluso la titolare della Difesa dell’Ambiente.

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