Oggi venerdì, cenabara, 3 luglio Mes’e Argiolas (Orgiolas, Mes’e Trìulas, Mes’e su Cramu) 2015

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Oggi venerdì 3 luglio secondo e ultimo giorno diSinnova 2015. Anche, una riflessione sul Sinnova di un anno fa. *** IL PROGRAMMA ***
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INSULARITA’
di Paolo Fois su La Nuova Sardegna 3 luglio 2015
Mai come in questi ultimi tempi tutti gli schieramenti politici si battono affinché vengano riconosciuti gli svantaggi strutturali che ostacolano lo sviluppo economico
Si può dire non sia passato giorno, nel corso delle ultime settimane, senza che i nostri esponenti politici abbiano fatto riferimento all’insularità della Sardegna come principio al quale ispirare le scelte politiche del prossimo futuro. Scelte della cui necessità ed urgenza tutti gli intervenuti -di qualsiasi estrazione politica – si dichiarano profondamente convinti. Questa progressiva crescita di consensi intorno al principio di insularità, che secondo il diritto dell’Unione europea legittimerebbe azioni volte a compensare gli svantaggi strutturali che ostacolano lo sviluppo economico e sociale di una regione insulare, deve essere salutata con particolare favore dai cittadini sardi, considerato che da circa vent’anni non si registrano prese di posizione così diffuse e convergenti in merito all’importanza strategica di un siffatto principio. Al tempo stesso, tuttavia, tale indirizzo non può sfuggire ad una doverosa constatazione: il fatto di invocare oggi con tanta insistenza una politica incentrata sull’insularità di una regione come la Sardegna costituisce la prova eloquente che, finora, ben poco è stato ottenuto sul piano di un effettivo riconoscimento del principio da parte dell’Unione europea e dello stesso Stato italiano. Non basta sostenere che anche in precedenza la bandiera dell’insularità sarebbe stata in varie occasioni agitata: quello che veramente conta, in definitiva, sono i risultati realmente conseguiti. E di risultati di un qualche rilievo non riusciamo francamente a cogliere tracce visibili. Si consideri, ad esempio, la vertenza sulla continuità territoriale, di fondamentale importanza per la Sardegna:malgrado il chiaro riconoscimento, nei Trattati europei, della necessità e della fondatezza di un regime particolare per le regioni insulari, in materia di trasporto aereo il vigente Regolamento dell’Unione n. 1008/2008 del 24 ottobre 2008 continua (sulla scia di un precedente atto del 1992) ad ignorare la condizione insulare proprio in un settore in cui tale condizione dovrebbe avere un rilievo determinante. Nell’arco di oltre vent’anni, in definitiva, nessun progresso significativo in merito al riconoscimento del principio di insularità è stato purtroppo conseguito. Stando così le cose, si tratta di stabilire, sulla base delle dichiarazioni che nelle scorse settimane si sono succedute, a quali condizioni sia fondato attendersi oggi, in materia di insularità, risultati più concreti ed incoraggianti. Sul versante che presenta maggiori difficoltà – quello che attiene al riconoscimento del principio – conviene rendersi conto che in una trattativa diretta fra la Sardegna e le istituzioni europee la pur fondata posizione della nostra isola avrebbe una ben scarsa possibilità di successo. Le autorità di Bruxelles, invero, non sembrano disposte ad accogliere richieste che a loro giudizio possano minacciare l’unità del mercato interno. Non resta, allora, che puntare decisamente, in una prima fase, su organiche alleanze con le altre regioni insulari europee da un lato e con una indispensabile intesa con il Governo italiano, dall’altro. Per quanto riguarda questo secondo fronte è a settembre, nel corso degli incontri programmati durante la recente visita di Matteo Renzi ad Olbia, che la questione dovrebbe essere affrontata, con la precisa richiesta al presidente del Consiglio di un deciso sostegno al principio di insularità presso l’Unione europea. Questa volta sarà difficile per Renzi tirarsi indietro: la linea, da lui in questi giorni sostenuta con forza, che per avere più peso a Bruxelles in materia di accoglienza dei migranti occorre che Regioni e Stato “facciano sistema” dovrà pur valere, se si vuole essere credibili, anche per la mai risolta partita dell’insularità.

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