Riprende la programmazione del film di Peter Marcias “Dimmi che destino avrò”
Lunedì prossimo, a grande richiesta, riprende la programmazione del film “Dimmi che destino avrò”. Il film è in programma lunedì 8 giugno presso il cinema Odissea in Viale Trieste. L’orario degli spettacoli è il seguente: ore 19,15 – ore 21,30. Sarà presente l’attrice protagonista Luli Bitri.
- Una scheda informativa con il trailer.
“La nostra quarantena” in prima assoluta alla Mostra del cinema nuovo
La pellicola del regista sardo già richiesta da diverse rassegne internazionali
Film sul dramma del lavoro
Marcias al festival di Pesaro. Su La Nuova Sardegna on line, 6 giugno 2015
PESARO È uno dei più importanti festival cinematografici italiani, con una storia ormai di mezzo secolo: la Mostra internazionale del Nuovo Cinema di Pesaro. La nuova edizione, presentata ieri, si svolgerà dal 20 al 27 giugno e il programma presenta tra gli eventi speciali l’anteprima dell’ultimo film di Peter Marcias. La serata di chiusura sarà l’occasione della prima del nuovo lungometraggio del regista oristanese: “La nostra quarantena”. Il film, sceneggiato da Gianni Loy e con protagonista Francesca Neri e Moisè Curia, uscirà poi nelle sale a settembre distribuito da Cinecittà Luce. Inoltre al recente mercato di Cannes ha avuto richiesta da diversi festival internazionali ed è stato venduto in Marocco, Francia e Portogallo. Al centro della vicenda raccontata nel film – prodotto dalla Capetown srl di Camillo Esposito con il patrocinio di Sardegna Solidale e il sostegno della Fondazione Sardegna Film Commission – una docente universitaria che insegna a Roma e uno studente che viene inviato a Cagliari per realizzare un reportage su un gruppo di marinai marocchini bloccati nel porto di Cagliari in stato di sciopero perché senza stipendio da mesi. «Sono partito da un fatto di cronaca, quello della nave Kenza sotto sequestro per mesi – spiega Marcias –. Un episodio dal quale si sviluppa poi il tema centrale del film che sposta l’attenzione su una questione semplice, se vogliamo perfino banale: come può un giovane studente italiano e prossimo alla ricerca di un’occupazione, addentrarsi in un terreno complesso e spinoso come i diritti del mondo del lavoro? Da qui parte “La nostra quarantena”, che getta uno sguardo sul nostro Paese immobile e nello stesso tempo “porto” di migrazioni. Su quella nave la città di Cagliari sembra lontana, il mondo solo un’ombra fugace. L’unica vera realtà è il tempo, un tempo che scorre incessante ed impietoso, che assiste alla rappresentazione di un piccolo dramma che simboleggia il dramma universale del lavoro. Ho provato a metter in luce la sospensione dei corpi, la paura. Insieme alla bellezza del nostro Paese, alla ricerca di una verità e soprattutto dell’incomprensione che attraversa l’identità dei nuovi individui racchiusi come in quarantena». La settimana del festival sarà caratterizzata da numerose visioni, film nuovi e classici come “Lo squalo” di Spielberg che, a 40 anni esatti dalla sua uscita, è stato scelto come film d ‘apertura. Tra gli eventi da ricordare anche un importante omaggio a Pier Paolo Pasolini. (f.b.)
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