di Aladin
La Regione, attraverso l’assessorato al lavoro e alla formazione professionale, ha recentemente emanato un bando (scadenza 23 ottobre) per aiutare i giovani nella realizzazione di idee imprenditoriali, anche utilizzando interessanti esperienze di altri paesi europei e oltre. Si tratta di creare appositi centri per l”’affidamento dei servizi di programmazione, creazione reti, comunicazione, sensibilizzazione, pubblicazione Avviso, supporto informativo, gestione e selezione candidature, attivazione Reti per incontro domanda/offerta, organizzazione e gestione work experiences, valutazione e diffusione dei risultati e tutte le azioni necessarie alla realizzazione di un apposito Programma, denominato “MAISTRU TORRA”, cofinanziato con i fondi europei FES 2007-2013″ (vedi i dettagli nel capitolato pubblicato sul sito della Ras).
L’iniziativa è buona ma con tutta probabilità destinata a perdersi nel tempo e a non avere efficacia rispetto ai risultati attesi e dichiarati. Perchè? Perchè nel programmare la realizzazione dell’idea ci si affida ai soliti meccanismi dei bandi pubblici, nei quali la finalità virtuosa si perde nella definizione degli aspetti burocratici, nell’osservanza di astrusi regolamenti, fatti soprattutto con l’intento di salvaguardarsi da possibili responsabilità in relazione a possibili inadempienze.
C’è molto da cambiare, se si vuole ristabilire la gerarchia dei diversi aspetti: prima vengono gli obiettivi e i risultati da perseguire e da valutare nella loro attuazione, poi gli aspetti di procedure e controlli, che comunque devono essere finalizzati ai risultati e non alla mera osservanza degli adempimenti.
Proprio stando al Programma “MAISTRU TORRA”, la realizzazione degli obiettivi poteva essere affidata direttamente ad aggregazioni fatte da Comuni, Camere di Commercio e Università, potendo le medesime aggregazioni gestire in proprio o affidare le fasi gestionali a terzi, attraverso apposite regolari procedure di scelta.
Per quanto riguarda Cagliari, ci risulta che sia la Camera di Commercio che il Comune, dispongano di strutture adeguate e immediatamente disponibili per localizzarvi i servizi previsti dal bando di cui stiamo parlando.
Non sappiamo se le leggi e i tempi lo consentano, ma se dovessimo decidere noi (di Aladinpensiero), annulleremmo il bando in sede di autotutela e provvederemmo ad affidamenti diretti, così come sopra sinteticamente descritti.
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