Parole simboli narrazioni tra scritture e neuroscienze. Questo il tema di domani: “Il sosia, diventare un altro”

neuroscienze“Parole simboli narrazioni tra scritture e neuroscienze” è il titolo dell’iniziativa promossa dalla Biblioteca provinciale nell’ambito della promozione alla lettura con particolare attenzione, in questo caso, ai rapporti tra letterature e scienze, e supportata, come partner, dalle associazioni “Scienza-società-scienza”, “Il teatro del segno” e “Appariscienza”. Martedì 19 maggio alle ore 18 nella sala Polifunzionale interna al parco di Monte Claro (situata di fronte al laghetto, ingresso da via Cadello) si svolgerà l’ultimo dei dieci incontri previsti in “Parole simboli narrazioni tra scritture e neuroscienze”. Il neuroscienziato Gian Luigi Gessa e lo scrittore Alessandro De Roma affronteranno il tema “Il sosia, diventare un altro”, – segue – argomento che prenderà lo spunto dal romanzo di De Roma Vita e morte di Ludovico Lauter. L’argomento dell’incontro sarà declinato da diversi punti di vista. In particolare vi sarà quello della finzione letteraria (nel libro citato, attraverso un biografo che scrive la vita di Lauter, si entra in un mondo che viaggia dal passato al presente e dall’essere al non essere declinato in modo contemporaneo.
Un tema, quello del sosia e del doppio nato nella letteratura gotica ottocentesca e molto presente anche
nell’oggi; e che, anche alla luce degli studi delle neuroscienze, assume valenze inaspettate che coinvolgono, tra le alter cose, i discorsi sulla coscienza, le intelligenze connettive, la possibilità di entrare nelle menti degli antri,
I trapianti di memoria e tante altre cose.
Martedì 19 maggio alle ore 18, come accennato, ne parleranno:

Gian Luigi Gessa: numero uno internazionale nel campo delle neuroscienze, ha fondato la scuola sarda del settore.
Tornato dagli Usa negli anni Settanta con la convinzione che quello che mancava in Sardegna era, proprio, una scuola in
grado di valorizzare le molte risorse intellettuali presenti nell’isola, ha formato un gruppo di ricercatori (una
quindicina sono diventati cattedrattrici di fascia “A”) che hanno fatto della sua scuola uno dei punti di riferimento mondiali del settore.

Alessandro De Roma: scrittore nato in Sardegna nel 1970, laureatosi in Filosofia, insegna alle scuole superiori a Sassari e ha vissuto diversi anni a Nizza. Ha pubblicato quattro romanzi Vita e morte di Ludovico Lauter (vincitore del premio Dessì e del Vigevano Opera Prima, tradotto in Francia da Gallimard) da cui prenderà lo spunto l’incontro, La fine dei giorni, Il primo passo nel bosco e La mia maledizione.

Anche l’incontro di martedì 19 maggio alle ore 18, presentato dal direttore della biblioteca Salvatore Melis e coordinato dall’ideatore dell’iniziativa Roberto Paracchini, sarà accompagnato da letture del libro e dalle musiche e le canzoni di Rossella Faa.

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